04.08.2017 - Meteo
Weatherness : le mappe con gli indici di disagio

Cinque anni fa annunciavamo il progetto “Wheatherness”, mai come oggi – e come ogni estate – l’argomento della temperatura percepita è sempre esposto alle luce della ribalta. L’Associazione MeteoNetwork in collaborazione scientifica con il dipartimento di Bioclimatologia dell’Università di Milano ha avviato un progetto basato sulla nostra rete di stazioni meteo e il calcolo degli indici di disagio. Vi riproponiamo volentieri l’articolo scritto 5 anni or sono con il buon auspicio che possa di essere di pubblica utilità a tutti.

Con l’arrivo della stagione estiva la nostra penisola, con frequenza statisticamente importante, tende ad essere interessata da anticicloni che, seppur con intensità e durata variabili, determinano specifiche condizioni di caldo-umido che rivestono un significato di particolare rilevanza per la salute umana. Non meno importanti sono le condizioni biometeorologiche invernali ove si estrinsecano situazioni opposte altrettanto significative sotto il profilo sanitario.

Le onde di calore, nella stagione estiva, costituiscono una minaccia per la salute umana e devono quindi essere previste con congruo anticipo di tempo e verificate in tempo reale in modo da consentire alle Strutture Pubbliche Sanitarie, alle strutture facenti capo alla Protezione Civile ed a tutte quelle organizzazioni collaterali di volontariato che operano sul territorio, ivi compresi i singoli operatori sanitari, di predisporre i mezzi idonei per prevenire ed attenuare sensibilmente gli effetti devastanti causati dagli intensi anticicloni caldi. In particolare, l’interesse per questo ambito si è definitivamente profilato con l’estate 2003 che ha posto in via definitiva il problema del caldo estivo e quello delle sue conseguenze epidemiologiche sulle fragilità presenti sul territorio, creando così le premesse per l’elaborazione e l’attuazione, a cura degli Enti istituzionali preposti a vigilare sulla salute umana, di sistemi efficaci per un soddisfacente controllo di situazioni meteo-ambientali a carattere estremo come le onde di calore.

In questa ottica, Il Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Biotecnologie e Medicine Naturali dell’Università degli Studi di Milano e l’Associazione Meteonetwork, sulla base di un sistema di osservazione meteorologica basato sul volontariato ed attualmente disponibile, hanno elaborato e formalizzato un progetto di collaborazione tecnico-scientifica denominato Weatherness che ha tra i suoi obiettivi più immediati quello di rendere disponibili al grande pubblico informazioni biomediche sensibili in termini sanitari. L’Associazione Meteonetwork, che opera in questo specifico campo come organizzazione di volontariato, costituisce uno dei tanti esempi di efficienza e dedizione. Non a caso l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ebbe già modo di sottolineare l’importanza del volontariato in questo settore dedicando nel 2001 il World Meteorological Day al tema: “Volunteers for weather, climate and water” riconoscendone così l’importanza.

Dopo una lunga fase di tests ed analisi operative preliminari su un parco Stazioni meteorologiche abbastanza importante, il Centro universitario e l’Associazione Meteonetwork hanno deciso di rendere gradualmente disponibili una serie di Indici biometerologici, sia estivi che invernali, che saranno calcolati mediante opportune formule restituendo valori facilmente leggibili dal grande pubblico che potrà così ricavare molte informazioni di fondamentale importanza nella prevenzione e nella gestione degli eventi meteorologici a carattere estremo. Il sistema, che ha una dimensione su scala nazionale, sarà corroborato, gradualmente con molte informazioni, generali e specialistiche in materia.

Si comincerà con gli Indici estivi, precisamente con l’Heat Index (Indice di Calore http://www.biometeolab.unimi.it/index.php/it/indici/hi ) ed con un secondo indice estivo, secondario, denominato NSSI (New Summer Simmer Index http://www.biometeolab.unimi.it/index.php/it/indici/nssi) consentendo così di calcolare in tempo reale differenti classi di benessere/malessere associate agli indici prescelti.

Un’ulteriore conseguenza sarà quella di rendere disponibili informazioni biomediche di fondamentale importanza pratica, non soltanto per la popolazione in generale come precisato in precedenza ma anche per un pubblico più specializzato.

Infine, è degno di menzione l’obiettivo di generare una specifica banca dati che potrà gradualmente essere usata per scopi scientifici dall’Università, dopo opportune e stringenti verifiche.

Marco Giazzi

Vincenzo Condemi

Francesco Leone

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