03.12.2017 - Meteo
Outlook inverno 2017 – 2018

PREMESSA

L’approccio all’outlook invernale si arricchisce sempre più della consapevolezza circa l’importanza di aver correttamente inquadrato le stagioni che lo precedono.
Gli output teleconnettivi su base statistica devono infatti essere modulati dalle condizioni al contorno al fine di inquadrare la situazione di partenza che conduce verso la stagione fredda.
Il nostro focus si allarga quindi al motore delle dinamiche invernali nello stato in cui viene a trovarsi al termine del trimestre estivo.
La progressiva maturazione del vortice polare nell’avanzamento della stagione autunnale pare essere condizionato dal livello di fusione dei ghiacci avvenuta a fine estate e dal calore che l’artico deve smaltire.
Fattore che si rivela essenziale nella diagnosi evolutiva della troposfera e delle interazioni di quest’ultima con la stratosfera.
La scorsa estate ha lasciato impressa nell’artico alcune importante differenze rispetto agli ultimi anni che sono presi in esame nelle carte di reanalisys.
Appare da subito un maggior contenimento della fusione dei ghiacci durante i mesi estivi unitamente ad un’Arctic Oscillation di valore positivo.

Confronto geopotenziali estivi

In quest’ottica il ripristino di un deciso gradiente termico tra Polo e zone equatoriale

Confronto dei vettori della corrente a getto nel trimestre estivo

è stato determinato anche dall’eccezionale anomalia del WAM. (West African Monsoon) derivante da una massiccia risalita verso nord della Cella di Hadley.
Sempre in merito all’attività tropicale c’è da menzionare il segnale emergente de La Nina, fenomeno che pare impostato come EP (quindi con i minimi di temperatura verso il continente americano) e magnitudo debole per quanto concerne i valori assoluti ma moderata in rapporto ai valori medi tropicali più elevati della norma; il quadro viene completato da un IOD(Indian Ocean Dipole) previsto neutro ma con un quadro attuale sbilanciato verso uno status positivo.
Nonostante il segnale di fondo IPO (traslato in bassa frequenza verso valori positivi), gli effetti sulla rimodulazione della Corrente a Getto tra Pacifico e Atlantico si stanno facendo strada in questo scorcio d’autunno grazie alla transizione della PDO (Pacific Decadal Oscillation).
Viene da se che anche il Tropical North Hemisphere (TNH) sta evidenziando una fase di segno negativo.

Fase positiva del TNH – la fase negativa prevede l’inversione delle polarità

Le conseguenze sono visibili sul piano del raffronto dei geopotenziali (500 hpa), della maggiore intensità e coesione della corrente a getto polare oltre che della minore intrusività dei meridional winds in sede polare. Dal parziale contenimento delle anomalìe positive in area artica discende un processo di raffreddamento anticipato ad inizio autunno date le condizioni iniziali del vortice troposferico e quindi il relativo minor calore in loco in grado di opporsi allo sviluppo dello stesso.
Va ad aggiungersi che uno stato di maturazione più avanzato da parte del vortice polare permette dinamiche verticali maggiormente sincrone con la stratosfera, un gradiente orizzontale più marcato e l’instaurazione di flussi verticali in grado di limitare il forte raffreddamento radiativo della stratosfera visto in questi ultimi anni nel periodo autunnale che discende appunto dalla loro assenza o debolezza.
Sulla base delle comparazione degli indici teleconnettivi pertanto, anche in riferimento alle premesse fatte in prefazione, l’anno che, nel trimestre invernale, ha visto maggiori analogie rispetto a quello in divenire potrebbe essere il 2005/2006.

ESAME DEL TRIMESTRE

DICEMBRE

Anomalìe previste dei gpt nel mese di dicembre

Il mese di dicembre sarà prevalentemente caratterizzato dalla reiterazione di un blocco di alte pressioni alle medio alte latitudini del nord Atlantico defilato in pieno oceano.
La condizione verrà mantenuta tale da vivaci ondulazioni in seno alla corrente a getto polare in uscita dal continente americano.
Dapprima correnti polari marittime (con temporanei contributi di natura artica) con direttrice prevalentemente nord occidentale dal Canada verso l’Europa centrale manterranno, in ambito Mediterraneo, prevalenti anomalìe negative di geopotenziale con frequenti e diffuse condizioni di instabilità.
In seguito un forte raffreddamento al suolo delle pianure eurasiatiche sarà motivo di netta deviazione delle correnti occidentali verso l’artico europeo mentre alle medie latitudini mediterranee aria continentale potrà temporaneamente interagire con masse di aria umida di matrice oceanica.
In questo contesto l’Arctic Oscillation si manterrà prevalentemente negativa, la NAO moderatamente negativa e l’EA pattern neutro-negativo.Le temperature saranno prevalentemente al di sotto della norma stagionale e gli apporti precipitativi nella norma o leggermente superiori al nord nella prima parte e al centro – sud Italia nella seconda parte del mese.

GENNAIO

Per quanto concerne l’evoluzione della circolazione atmosferica nel mese di Gennaio si vedrà una sostanziale continuazione delle dinamiche dicembrine ovvero con il mantenimento di anomalie negativa di GPT e temperature sull’Europa centro meridionale.
In accordo a quanto accennato nella tendenza per il mese di Dicembre, la divergenza del getto sul Nord Atlantico dovrebbe favorire la tendenza alla graduale traslazione dell’area caratterizzata da anomalie positive di GPT verso l’artico Scandinavo e NW Russia (assimilabile ad uno Scand+), mentre un ramo secondario del getto dovrebbe sprofondare in Est Atlantico.
L’AO è prevista rimanere su valori neutro-negativi o in lieve risalita, così come l’EA, mentre la NAO tenderà a risalire ma progressivamente nel corso del mese.
In sintesi, nel mese di Gennaio il Mediterraneo centrale dovrebbe essere interessato da correnti piuttosto fredde anche dalle pianure continentali, con anomalie termiche e di GPT negative più marcate procedendo da NW verso SE.

Anomalìe previste dei gpt nel mese di gennaio

FEBBRAIO

Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio dovremmo assistere al progressivo smantellamento dell’anomalia positiva di GPT sul comparto russo-scandinavo, a causa del rinforzo delle westerlies in uscita dal continente americano; di conseguenza verrebbe meno l’afflusso di aria di estrazione continentale da NE sul comparto mediterraneo o quantomeno tenderebbe a traslare maggiormente verso sud est interessando più direttamente il Mediterraneo orientale.Questo a favore di correnti atlantiche più temperate intervallate da fasi di stasi altopressoria. Nonostante un suo rinforzo rispetto ai due mesi precedenti, riteniamo comunque che il getto polare potrebbe andare incontro a temporanee decelerazioni favorendo l’ingresso di nuclei di estrazione polare o artica sul Mediterraneo, in un contesto medio di AO prevalentemente neutro, NAO debolmente positiva e EA neutro/positiva.

 

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