22.06.2015 - Comitato Tecnico Scientifico
Giugno 2015: Classificazione e Analisi

I 4 regimi del tempo (Weather Regime, WR) estivi utilizzati dal Comitato Tecnico Scientifico nella previsione, nella classificazione e nella verifica degli outlook, sono stati ideati nel 2007 da un suo ex componente, Marco Magnani (in arte Blizzard). Per ciascuno di essi dette le seguenti spiegazioni.

ll primo regime circolatorio (a) consiste fondamentalmente in un dipolo barico, con l’anomalia negativa centrata solitamente tra il centro Europa e la Scandinavia (Scandinavia Low = SCL) e l’anomalia positiva ad interessare Atlantico e Groenlandia (Atlantic High = ATH) con il risultato di un pattern NAO estivo negativo, a causa delle frequenti elevazioni azzorriane. Tale configurazione non è troppo usuale, collocandosi al penultimo posto come frequenza di apparizione, e coincide con un tempo freddo e molto instabile su tutta l’Europa centro-occidentale, spesso in estensione all’intera Italia, come accadde nell’Agosto 2006.

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Il secondo regime (b) rappresenta, senza avere tutti i torti, il classico stereotipo estivo italiano: l’estate “azzorriana”; infatti, la configurazione in oggetto si colloca al secondo posto come frequenza nell’arco temporale 1948-2007, manifestandosi nella classica “farfalla” azzorriana la cui ala abbraccia il Mediterraneo occidentale secondo una disposizione zonale (ZON) ascrivibile ad una modalità positiva della NAO. Le anomalie sono piuttosto contenute in valore assoluto, permettendo frequenti infiltrazioni di correnti più fresche che causano il fiorire di numerosi temporali estivi.
L’estate in questo contesto si presenta quindi con valori termici e accumuli precipitativi quasi sempre vicini alla media, con effetti, in questo specifico caso, omogenei un po’ per tutta la penisola.

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Il terzo regime (c) individua una circolazione ciclonica persistente a ridosso delle coste occidentali europee (Atlantic Low = ATL), racchiusa tra due fasce anticicloniche situate rispettivamente sulla Groenlandia (Groenlandia Anticyclone = GA) e sul basso Atlantico, in estensione sino ai Balcani, passando per il Nordafrica, secondo una disposizione tipicamente associabile all’EA+.
La frequenza del pattern in oggetto è mediamente bassa, ma si osserva una forte variabilità intrastagionale e intradecadale. Come si può intuire, accade spesso che questo regime “tagli” di netto la penisola, con il Nord e le Tirreniche sotto l’influsso fresco e instabile delle correnti atlantiche, mentre Adriatiche e Sud assistono al richiamo di correnti calde e spesso favonizzate con precipitazioni molto scarse, come accadde recentemente nell’estate del 2007 e del 2001.
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L’ultimo regime analizzato (d), non certo per ordine di importanza, è in realtà proprio quello più frequentemente osservabile in estate. Il ramo principale del getto è confinato a latitudini molto elevate, determinando un’anomalo approfondimento delle depressioni a cavallo tra la Baia di Baffin e la Groenlandia, cui fa seguito un Omega anticiclonico che va a collocarsi tra Gran Bretagna, Scandinavia ed Europa centrale, con i due centri di bassa pressione collocati solitamente in Atlantico e Mediterraneo orientale, secondo una modalità debolmente negativa dell’EA. La presenza della cosiddetta “falla iberica” provoca la risalita di correnti africane con target Europa centroccidentale, Nord Italia compreso.

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Premesso questo, la classificazione della prima metà di giugno 2015 è stata la seguente.

I primi 3 giorni sono assimilabili al WR2, estate azzorriana, secondo la definizione data.

1-3 giugno

La grande ala della “farfalla azzorriana” abbraccia l’Europa centro meridionale e la distensione zonale dell’alta e la LP sulla Scandinavia denotano una NAO estiva (Summer NAO, SNAO) debolmente positiva con getto polare intenso tra il 50° e il 55° parallelo nord, tra Irlanda e Mar Baltico.

L'evoluzione ha poi portato al distacco della cella altopressoria sull'Europa. Tra il 3 ed il 4 giugno, dal vortice polare sul nord Atlantico si è generata una Rossby wave, una saccatura polare ad asse spiccatamente meridiano che ha operato un taglio sulla distensione zonale azzorriana.

L'onda di Rossby, che se fosse andata in lunghezza critica avrebbe determinato un WR3 con aggancio della LP a largo del nord Africa come si vede dalla figura, è stata invece rapidamente riagganciata dal flusso più a nord-est coadiuvato da una nuova distensione zonale dall'alta che appare nei pressi di Terranova. Alla fine si stabilisce una farfalla un pò più alta di latitudine che, come si vede dalla successiva figura (4-11 giugno), ha sia la tipica marcatura del WR4 con le 2 LP basse di latitudine a largo del Portogallo e su Grecia, sia la tipica marcatura del WR2 con il centro motore di bassa pressione sulla Scandinavia.
4-11 giugno
La successiva classificazione dei 4 WR estivi data da Stefano Agustoni (Steph), che riportiamo per completezza, si basa su 2 parametri discriminanti :

  • East Atlantic Jetstream (EAJ): il getto polare scorre attorno al 50° parallelo nord, tra Irlanda e Repubbliche Baltiche;

  • Summer NAO (SNAO): l'anomalia positiva di geopotenziale si adagia attorno al 50° parallelo nord, tra Irlanda e Repubbliche Baltiche;

a) SNAO- e EAJ- individuano il WR1, cioè una sorta di EUropeLow/ATlanticHigh (EULATH) –> sottomedia termica sia sulle regioni settentrionali/alpine che su quelle meridionali/mediterranee, surplus pluviometrico;

b) SNAO+ e EAJ+ individuano il WR2, cioè una sorta di EUropeHigh/POlarLow (EUHPOL) –> sopramedia termica sia sulle regioni settentrionali/alpine che su quelle meridionali/mediterranee, maggior frequenza di HW in entrambe le zone, deficit pluviometrico;

c) SNAO- e EAJ+ individuano il WR3, cioè una sorta di ATlanticLow/Adriatic-GreenlandHigh (ATLAGH) –> sopramedia termica nelle regioni meridionali / mediterranee con massima frequenza di HW e deficit pluvio, ma sopramedia anche nelle regioni settentrionali/alpine accompagnata però da surplus pluvio (ilWR tipico delle ultime estati);

d) SNAO+ e EAJ- individuano il WR4, cioè una sorta di BLOckingSCandinavo (BLOSCH) –> sopramedia termica nelle regioni settentrionali/alpine (soprattutto negli ultimi decenni) con massima frequenza di HW e deficit pluvio, leggero sottomedia termico in quelle meridionali/mediterranee (anche se meno negli ultimi decenni) con qualche possibilità in più per surplus pluvio.

Sulla base di questa classificazione, se cambia il segno dell’EAJ o della SNAO allora cambia anche il regime del tempo in Europa. 

Sebbene la classificazione dei WR abbia un certo grado di soggettività, è evidente che i due periodi, 1-3 giugno e 4-11 giugno, sono accomunati da avere la stessa similitudine sia per quanto riguarda la NAO estiva, con moderato gradiente tra latitudini artiche e le medie latitudini euro-atlantiche, sia per quanto riguarda l'EAJ che è positivo ma non in modo accentuato.

Il risultato è una figura che capita sempre più spesso dagli anni 2000 che potrebbe aggiornare l'insieme dei 4 wether regimes estivi secondo le condizioni di neutralità di entrambi gli indici. Potremo definirla “azzorriana new style”, in contrapposizione a quella del WR2, perchè si colloca più alta di latitudine tra 5° e 10°N.

Un drastico cambiamento invece si è avuto il 12 giugno allorquando la LP che marcava il WR4 a largo della Penisola Iberica, viene agganciata da una saccatura collegata alla Depressione d'Islanda in approfondimento sulla Scandinavia.

Si passa dal pattern disteso sui paralleli a quello di accentuata meridianità. Nei giorni successivi l'area di bassa pressione sulla Spagna si accentra sul Mediterraneo e l'Italia e viene agganciata da gocce fredde che scorrono sul bordo orientale dell'alta delle Azzorre che tende ad elevarsi alla Groenlandia con incipit di AO negativa. Questa è la tipica marcatura del WR1 che lo vedremo continuare fino ad oggi e proseguire ancora qualche giorno. La reanalisys disponibile arriva fino al 16 giugno; aggiungendo la settimana successiva viene meno il ponte di alta pressione tra Gran Bretagna e Germania visibile nella figura successiva.

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