04.06.2012 - Comitato Tecnico Scientifico
Verifica Outlook Inverno 2011-2012

Verifica Outlook Inverno 2011-2012


Riportiamo dapprima il testo integrale dei singoli mesi e le mappe di proiezione


Outlook Inverno 2011-2012

Pubblicato il 01/12/2011


Dicembre
Il mese di Dicembre potrebbe seguire le orme finali del mese di Novembre. La prima parte del mese vede il getto abbassarsi di latitudine in corrispondenza dei meridiani centro-occidentali europei. Nella seconda parte l’alta oceanica si erge conquistando le medie latitudini in un regime del tempo che inizia ad oscillare verso l’ATH. Nel complesso il mese dovrebbe risultare in media termica, con precipitazioni più abbondanti sul Mediterraneo orientale. 

Gennaio

Il mese di Gennaio potrebbe segnare lo snodo verso un tipo di circolazione diversa, probabilmente non prima della prima decade o della metà. Sussiste la possibilità di una svolta innescata da un SSW. Il mese dovrebbe finire con un pattern maggiormente meridiano, con HP maggiormente slanciato in pieno nord Atlantico e conseguente caduta barica sull'Europa centrale e meridionale. Con queste condizioni, si prevede una graduale diminuzione termica man mano che il mese evolve, con scarti finali maggiormente negativi e precipitazioni che ne risentirebbero di conseguenza.

Febbraio

Febbraio è il mese più difficile da prevedere. Riteniamo siano possibili due scenari, a seconda che la stratosfera forzi la circolazione troposferica (mediante SSW) o meno. Nel primo caso è possibile che il mese sia connotato da un coriaceo blocco anticiclonico scandinavo (con probabile radice continentale) con le conseguenze termiche e pluviometriche del caso (entrambe negative). Nel secondo caso, una possibile influenza da parte della Nina potrebbe portare ad una situazione tipicamente da ATH con le anomalie positive in pieno oceano, ma protese verso le isole britanniche. Scarti termici abbastanza negativi, soprattutto sulle adriatiche e precipitazioni un po' più abbondanti sul centro-sud in questo secondo caso. Ad oggi le chance sono per un 50%-50%.


ANOMALIA ALTEZZA GEOPOTENZIALE A  500HPA –  INVERNO 2011/12 


Figura 1


ANOMALIA ALTEZZA GEOPOTENZIALE A  500HPA – PRIMA METÀ INVERNO (indicativamente 1/12 – 15/1)


Figura 3


ANOMALIA ALTEZZA GEOPOTENZIALE A  500HPA –  SECONDA METÀ INVERNO (indicativamente 16/1 – 29/2)

VARIANTE A


Figura 5


NOMALIA ALTEZZA GEOPOTENZIALE A  500HPA –  SECONDA METÀ INVERNO (indicativamente 16/1 – 29/2)

VARIANTE B


Figura 7





Passiamo adesso a vedere qual’è stata l’anomalia a 500 hPa osservata sull’area euro-atlantica considerata nell’outlook. 


ANOMALIA ALTEZZA GEOPOTENZIALE A  500HPA –  INVERNO 2011/12 (prevista e realizzata)

Rianalisi by NCEP/NCAR



Figura 1


Figura 2




Rispetto a quanto indicato il 1 dicembre 2011 osserviamo che l’anomalia positiva di forma circolare associata all’alta pressione oceanica più forte della norma è esattamente centrata sulla proiezione che abbiamo fornito.

L’area di anomalia negativa contorna la zona positiva circolare piazzando due minimi, uno sulla Groenlandia ed uno sulle Repubbliche Baltiche ma estendendosi fino al sud-est Europa e al Mediterraneo centro-orientale. Questo non è dissimile a quanto visto il 1 dicembre 2011 in cui l’anomalia più forte era stata messa sul nord-est Atlantico tra Islanda e Scandinavia e un anomalia negativa più moderata era stata messa sul Mediterraneo centro-orientale.

La mappa di anomalia generale ha quindi prodotto una buona performance.


Passiamo adesso a valutare le mappe riassuntive dei due periodi in cui è stato scomposta la proiezione: prima metà e seconda metà.



ANOMALIA ALTEZZA GEOPOTENZIALE A  500HPA – PRIMA METÀ INVERNO (prevista e realizzata)



Figura 3




Figura 4



Per quanto riguarda la proiezione della prima parte essa ricalca fedelmente alla lettera quanto poi è avvenuto: la proiezione ha ottenuto la massima performance.


L’anomalia della seconda parte invernale era stata suddivisa in due possibili scenari, a seconda che la stratosfera forzi la circolazione troposferica (mediante SSW) o meno. Con il valore del NAM a 10 hPa di -2.99 a fine gennaio, siamo veramente border-line per poter affidarci ad una valutazione obiettiva. Ricordiamo che si parla di evento stratosferico estremo di tipo warm se il NAM è minore o uguale a -3. Ma intendendo un SuddenStratosphericWarming alla lettera, come un improvviso riscaldamento stratosferico che si propaga verso il basso sopra l’Artico senza la pretesa di essere un evento estremo, possiamo affidarci al primo scenario della proiezione: Variante A.

In tal caso la seconda parte e più esattamente febbraio, era visto connotato da un coriaceo blocco anticiclonico scandinavo con probabile radice continentale con le conseguenze termiche e pluviometriche del caso (entrambe negative).

Anche in questo caso la proiezione si è rivelata corretta come si evince dalla figura. L’evento particolarmente estremo di quei 15 giorni dal 30 gennaio al 13 febbraio sinceramente non poteva in nessun caso essere previsto a gran distanza. Quindi la minore importanza dell’anomalia negativa sul Mediterraneo e il debole blocco atlantico previsto nell’outlook risultano accettabili nel complesso di informazione data dal nostro sito just-in-time con l’inizio della stagione.


ANOMALIA ALTEZZA GEOPOTENZIALE A  500HPA –  SECONDA METÀ INVERNO (indicativamente 16/1 – 29/2) (prevista e realizzata)




Figura 5


Figura 6




A cura di: Alessandro Vannuccini, Andrea Giulietti, Andrea Rossi, Luca Bargagna e Stefano Agustoni



Autori: 

Comitato Tecnico Scientifico di Meteonetwork

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