15.07.2014 - Didattica
Quella bassa birichina …

… “tanto stretta al punto che, ci scombinava tutto …”

Da oggi e per il resto della settimana il tempo si metterà al buono, o quantomeno diventerà più soleggiato e caldo, se non addirittura afoso.
E sarebbe anche l'ora, dato che siamo nel periodo centrale dell'estate e la norma vorrebbe condizioni ben più stabili di quelle che abbiamo avuto finora.

Però sappiamo già che non durerà a lungo: nel fine settimana arriverà una folata d'aria oceanica che riporterà i temporali su diverse nostre regioni, con l'aria che si farà un po' meno rovente e pesante, seppur sempre caldina.
Il nuovo cambiamento arriverà per l'apertura del rubinetto della Groenlandia, che farà scivolare aria fredda e inizialmente asciutta verso sud, in direzione delle Azzorre. Attorno al 50° parallelo i venti artici incontreranno una bolla di aria instabile che giaceva in zona da giorni, una bassa pressione piccola e poco attiva, che per alcune ore richiamerà ancor più verso sud l'aria fredda fino a farla sfociare sull'Atlantico portoghese da dove poi sferrerà l'attacco verso l'Europa.

La domanda è: se questa piccola bassa pressione non ci fosse cosa succederebbe nel fine settimana? Il tempo sull'Italia peggiorerebbe ugualmente? Sì? No? Più velocemente? Più lentamente? Ecc. ecc.
Una proposta verosimile la avremmo solo attraverso dei computer potenti e facendo delle simulazioni con software dedicati. Ma possiamo provare comunque a fare delle ipotesi.
Ad esempio senza quella bassa pressione sulle Azzorre viene a mancare l'ulteriore spinta verso sud per l'aria fredda in arrivo dall'Artico, e quindi i venti groenlandesi non arrivano fin sull'Atlantico portoghese ma si fermano più a nord, andando all'attacco del Golfo di Biscaglia. In questo caso probabilmente ci sarebbe un peggioramento molto forte ma anche veloce sull'Europa centrale, mentre sull'Italia rimarrebbe l'alta pressione con temperature alte, e pochi strascichi di nuvole e acquazzoni solo sui crinali alpini al confine con Svizzera e Austria.

Ma c'è anche un'altra possibilità: rallentando in aperto Oceano i venti freddi darebbero il tempo ad altre perturbazioni in arrivo dal Canada di stringere in una morsa il lungo canale fresco creato dalla loro azione, fino a formare una sacca molto stretta e veloce che, magari, passando sulla Francia sgancerebbe una piccola goccia proprio sui mari italiani portando tanti temporali e fresco per giorni e giorni.

In sostanza: non sappiamo e non sapremo mai come sarebbe andata realmente.
E il bello della meteorologia è anche questo: potersi rendere conto del fatto che la Natura ha un numero infinito di vie da seguire, tanto da proporci – senza particolari sforzi – ogni volta qualcosa di nuovo che incuriosisce, regala esperienza e stupisce.

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