04.06.2012 - Liguria
Analisi ligure Aprile 2011
Aprile dolce dormire, recita il popolare proverbio. E si può dire che ad aprile il tempo, a eccezione di un evento abbastanza zonale a metà mese, s'è fermato, lasciando con l'amaro in bocca buona parte dei meteo-appassionati liguri. Veniamo subito alla descrizione della prima decade mensile.
La prima parte di aprile è stata contraddistinta dallo scambio di belle giornate di stampo tardo-primaverile alternate a giornata di maccaja tremenda. Le temperature nei giorni soleggiati sono variate da 12-13°C di minima a puntate oltre i 20°C; le massime sono risultate leggermente elevate per la media del periodo ma c'è da dire che la vicinanza al mare ha di fatto mitigato questi valori, che oltre Appennino sono stati ben superiori, arrivando a superare diffusamente i 30°C. Nei giorni di maccaja, chiaramente, la temperatura ha mediamente registrato variazioni di un grado tra minima e massima, facendo di quelle giornate quanto di peggio possa aspettarsi un ligure. Nei primissimi giorni del mese s'è anche “rischiato” il fenomeno del caligo, ovvero la nebbia da avvezione che viene dal mare ma quest'ultima s'è avuta solo in zone collinari, lasciando i rivieraschi a bocca ancor più asciutta.
Questa situazione si è venuta a verificare, in quanto una profonda bassa pressione presente al largo delle coste del portogallo che ha iniziato a fornire un afflusso di aria caldo-torrida sulla nostra nazione e su gran parte del comparto europeo.
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Nei giorni successivi, l' alta pressione ha lentamente ceduto nella sua imponenza (grazie anche ad una riduzione della corrente a getto) e poco alla volta ha permesso un lento ritorno a quello che è il clima classico primaverile accompagnata da un ritorno a temperature nella norma.
Infatti nel periodo successivo, ovvero quello della seconda decade (11-20 aprile), si è iniziato ad intravedere qualche timido spiraglio perturbato, ed è la data del 14 aprile che si segnerà la svolta. Dopo tre giorni in tutto e per tutto simili alla prima parte del mese, il 14 ci si sveglia con cielo nuvoloso pressoché ovunque, da Ventimiglia a Sarzana; la sensazione è quella di acqua ma non si sa né come né quanta, perchè come tutti i fenomeni convettivi sono quasi sempre di difficile previsione (e quanto avvenuto ad ottobre ne è un esempio). Infatti le precipitazioni si fanno violente dalle parti di Albaro fino a Nervi, miste tra pioggia e grandine ma è in mare che si verifica lo show: trombe marine alte e consistenti si levavano una dietro l'altra sulla superficie marina, conferendo a un buon temporale il carattere di evento del mese: peccato che solo in pochi se lo siano potuti gustare a fondo; infatti, come si può notare dalle carte dei geopotenziali molto più bassi a quelli che avevano caratterizzato il periodo precedente sono riusciti a fare breccia nel comparto mediterraneo entrando dalla famosa “porta della bora”, che è sempre fioriera di questi legami sia di geopotenziale che di aria molto più fresca, infatti gli effetti benefici di questa perturbazione si rilevano anche dalle temperature, essendo le minime finalmente ridiscese sotto i 10°C nel Levante, con punte di 3-4°C di minima nell'entroterra. Il resto della decade si mantiene su tonalità soleggiate ma con temperature più adeguate alla norma del periodo, con minime intorno ai 10°C sulla costa e ben più basse nell'entroterra e con massime tutto sommato gradevoli, intorno ai 20°C. 
Questi sono gli scatti più belli inviati da alcuni utenti nel nowcasting ligure di quel giorno :
tromba1
tromba2
(foto di Luca Russo)
e questa invece, era la situazione sulla scala sinottica:
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Passiamo quindi alla terza decade: dopo un inizio in linea con gli ultimi giorni della decade precedente, si giunge alla classica perturbazione pasquale, la quale, nonostante il plenilunio continui a far cambiare la data della festività, non sbaglia mai e centra sempre il bersaglio, in maniera più o meno diffusa. Il peggioramento giunge il Venerdì Santo ma i suoi effetti si fanno sentire il giorno successivo: piogge spray lungo tutta la regione, con accumuli irrisori ma quel tanto che basta per rovinare una giornata. Le piogge si protraggono fino alla mattina di Pasqua, dove vanno scemando fino a scomparire del tutto, salvo qualche sporadico episodio sparso nell'entroterra. Si migliora leggermente a Pasquetta e nei giorni successivi, ad eccezione del giorno 28, dove s'è avuta qualche sterile pioggerella nel centro-Levante. Le temperature di questo periodo hanno avuto un rialzo nel week-end pasquale, con qualche puntata oltre i 20°C di massima nei momenti di sole, che s'è alternato in maniera continuativa a cielo nuvoloso e pronto a scaricare mentre le minime si sono irrimediabilmente alzate, rimanendo a cifra singola solo nell'entroterra. 
Solo verso il termine del mese, la bassa pressione presente nella zona del nord Africa, ha creato una situazione in cui il gradiente barico ha facilitato un impattare delle correnti sulla barriera alpina, creando di fatto un gradevole effetto favonico che ha completamente dissolto la pesante umidità dei giorni precedenti 
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