31.12.2020 - Meteo
Andamento pluviometrico in Puglia nel 2020

L’anno volge al termine e il ritorno della stabilità atmosferica ci consente di poter tirare le somme sull’andamento pluviometrico del 2020, un anno indimenticabile per ragioni ben lontane dal mondo della meteorologia.

Come già fatto in passato, abbiamo scelto di campionare varie stazioni meteorologiche di rilevamento che potessero soddisfare alcuni requisiti fondamentali: copertura del territorio, rappresentatività delle principali aree microclimatiche pugliesi e della distribuzione dei fenomeni nel corso del 2020. In tutto abbiamo preso in esame 23 località monitorate da decenni dalla Protezione Civile regionale, ma in due casi, a causa di malfunzionamenti della strumentazione, abbiamo ritenuto opportuno prendere come riferimento i dati raccolti dalla rete MeteoNetwork.

L’analisi dei dati lascia evincere a livello generale un buon andamento pluviometrico. Facendo una media regionale delle precipitazioni cadute negli ultimi 12 mesi, si riscontra una media del 98% rispetto all’andamento climatico di riferimento. Tuttavia, è importante precisare che un territorio particolarmente vasto ed eterogeneo come quello pugliese e fortemente condizionato dall’orografia delle aree geografiche circostanti , difficilmente potrà restituire dati omogenei da nord a sud. Suddividendo i dati a livello provinciale si rilevano infatti valori nella media sulle province settentrionali, sopra media su quelle centrali e al di sotto della norma su quelle meridionali.

Analizzando i dati più nel dettaglio, si possono evidenziare tre rilevanti fasce di andamento pluviometrico: una con precipitazioni al di sopra delle medie climatiche che si estende lungo tutte le zone interne centro-settentrionali, su Subappennino, Tavoliere, Tarantino occidentale e tutta l’area murgiana; una con precipitazioni grossomodo nella media riguardante parte del Gargano e i settori costieri di BAT e medio-alto Barese e il Capo di Leuca; una terza con andamento più critico, a causa di piogge più avare su alto Foggiano e medio-alto Salento.

Tra le 23 località prese in esame spiccano i dati fortemente positivi di Foggia (123%), Altamura (130%) e Taranto (121%), e quelli ampiamente negativi di Lesina, Brindisi, Lecce e Gallipoli, con particolar riferimento a queste ultime due che hanno chiuso l’anno con precipitazioni di poco sopra la metà della media annuale.

 

Terminiamo, infine, questa breve analisi con uno sguardo sullo stato di salute dei nostri invasi che, rispetto all’andamento dei mesi precedenti, hanno dimostrato un buon recupero di risorse idriche grazie alle abbondanti precipitazioni che hanno interessato le relative zone. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, difatti, ieri si rilevava uno scarto medio di 24 milioni di mc di acqua con un recupero di circa 70mln di mc rispetto alla prima settimana di novembre.

 

Lo Staff

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