04.06.2012 - Comitato Tecnico Scientifico
La seconda replica (9-12 febbraio)
Dopo il sisma avvenuto in Europa nei giorni a cavallo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio ad opera di quella che abbiamo ribattezzato l’”Espresso Transiberiano”, almeno un’altra replica è attesa. L’Europa orientale è stata già messa in ginocchio ed in ginocchio si trovano alcune aree adriatiche e centrale della nostra penisola, da un vasto nucleo di aria continentale di prima qualità con temperature del nucleo fino a -25° a 850 hPa.
Ma la replica potrebbe peggiorare la situazione ed avere effetti forse anche doppi di quelli che ha avuto perché trova una situazione particolarmente grave. Inoltre il nuovo nucleo è di tipo artico-continentale ossia aria artica in distacco remoto sul nord della Russia che termicizza progressivamente a contatto di superfici interessate in questo momento (come nei prossimi 4 giorni), da un anticiclone termico mittleuropeo con minime comprese tra -25° e -30°.
Mentre scriviamo il nucleo artico continentale lascia la circolazione zonale sbalzata addirittura sopra il 75 parallelo nord da sconvolgimenti a carico dell’indice zonale (Artic Oscillation, AO) che lo ha portato durante la fase topica del trasporto antizonale del nucleo continentale a valori inferiori ai -3. Nel frattempo l’attività convettiva intertropicale si è intensificata sull’Indonesia (fase 6) e lo sarà ancora di più in fase 7 nel settore Indo-Pacifico, un settore che in genere è scarsamente interessato da questo tipo di azione in una fase come l’attuale di Nina moderata.
Fig 1 - MJO
Fig. 1. Madden-Julian Oscillation, MJO. Attuale e previsione Ensamble-GFS.
Le conseguenze sono le seguenti. Approfondimento ed abbassamento della depressione sull’Oceano Pacifico (PNA+) e relativa pulsazione ad onda molto corta ed intrusiva in area polare ad opera di un anticiclone presente su ovest Canada ed Alaska. Il Vortice Polare non riuscirà per almeno altri 4 o 5 giorni ad esplicare la sua azione di chiusura verso i nuclei continentali a spasso sul settore russo-siberiano. 
Fig 2 - PNA
Fig. 2. PNA index verso un massimo relativo intorno ai +1.5
L’indice di blocco al flusso zonale (blocking index, BI) è dirimente in tal senso: si sta estendendo dagli Urali (inizio giorno 6) fino alla Groenlandia (giorno 11) rimanendo connesso alla zona continentale in cui si è originato.
Fig 3 - BI
Fig. 3. Blocking Index, BI. Progressiva estensione dagli Urali alla Groenlandia. Siamo in presenza di una retrogressione del blocco alle correnti zonali in accordo fase 7 della MJO.
Nasce così un Ponte di Veikoff e cioè: 1. al suolo c’è un collegamento tra le HP delle Azzorre, della Scandinavia (entrambe con valori prossimi ai 1040 hPa) e quello termico russo-siberiano (valori intorno ai 1060 hPa); 2) in quota tale collegamento ha valori decrescenti di geopotenziali spostandosi dalle Azzorre alla Siberia.
Fig 4 - Veikoff
Figura 4. Apertura del Ponte di Veikoff che rimarrà attivo nei giorni 8-11 febbraio 2012.
La nascita di questo ponte che rimarrà attivo per 4 giorni consentirà al nostro nucleo artico-continentale di andare in progressione contraria alle normali correnti zonali, da nord-est verso sud-ovest. Domani esso è segnalato tra Finlandia e Russia.
Analizziamo adesso le diverse traiettorie.
1. ECMWF. Tra 2 giorni la goccia si trova sul Mar Baltico in prossimità della costa delle omonime Repubbliche. Venerdì si trova sul versante nord delle Alpi, centrato sul Tirolo con minimo al suolo sottovento alla traiettoria in quota e posizionato tra la Corsica e la Costa Azzurra. Sabato è centrato sull’Isola di Capraia, tra dito della Corsica e la costa livornese. Il minimo al suolo transita verso l’Abruzzo. L’obiettivo è quello nel senso che la goccia staziona lì anche il giorno di domenica.
2. GFS. Tra 2 giorni si trova sulla costa polacca del Mar Baltico. Venerdì si trova anch’essa sul Tirolo con minimo al suolo sempre tra la Corsica e la Costa Azzurra. Sabato il nucleo in quota si trova tra la Corsica e la Costa Azzurra con nucleo ampio esteso dalla bassa Toscana al sud della Francia. Minimo al suolo in prossimità di Roma. Il giorno dopo è centrata sul Mar Ligure.
3. UKMO. Tra 2 giorni si trova sulla del Mar Baltico a metà strada tra GFS e ECMWF. Venerdì si trova più ad est sulla Slovenia con minimo al suolo ad ovest delle Bocche di Bonifacio. Sabato il nucleo in quota si trova tra ad ovest della Sardegna con nucleo ampio che lascia fuori solo estremo sud ed Alpi. Minimo al suolo sul basso Tirreno tra Campania e Calabria. Il giorno dopo è centrata sul sud Italia.
Gli altri GM con minore risoluzione (GEM, NOGAPS, BOM) associano al nucleo traiettorie simili ad UKMO e dunque più orientali.
 
Fig 5 - Percorso del nucleo artico
Figura 5. Le traiettorie del nucleo di aria fredda artico-continentale nei giorni 8-10 febbraio 2012 ad opera dei 3 principali modelli. ECMWF: rosso. GFS: nero. UKMO: prugna.
Autori: 

Andrea Rossi

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