01.08.2016 - Attività Associativa
Outlook Estate 2016 – 2a parte

Verifica outlook #1

Cominciamo con una veloce verifica dell'outlook #1

anom. geopotenziale 500 hpa della prima parte dell'estate

La prima parte dell'outlook estivo si è rivelata, al termine del periodo preso in esame, abbastanza soddisfacente.
Sia le anomalie complessive che le indicazioni generali sono risultate essere coerenti con la previsione. Qualche difficoltà nel leggere le anomalie su Iberia e Nord est ed est Europa non hanno inficiato, a nostro avviso, sul posizionamento dei centri di anomalia previsti e sull'andamento configurativo del periodo in esame.
Fra i principali pattern di riferimento, abbiamo avuto una AO leggermente positiva, una SNAO invece piuttosto negativa (tranne nella terza decade di giugno) e un EA, come ormai al solito, da tempo, positiva. Proprio nella possibilità che si manifestasse un periodo con EA– nella prima parte del mese e mezzo coperto dall'outlook risiede forse l'unico errore in termini di proiezione. Difficile identificare un vero e proprio Weather Regime dominante: si è passati da una fase connotata da anomalie di GPT negative su Scandinavia, meridiani centrali Europei e Mediterraneo centrale(prima metà di giugno) ad una fase con prevalente distenzione zonale dell'alta pressione oceanica (prima metà di luglio) passando per un periodo contraddistinto da un intrusione di aria Subtropicale continentale su Mediterraneo centrale e area balcanica(ultima parte di giugno).

Outlook stagionale #2: seconda metà di luglio e agosto


Nella parte finale del primo outllook dedicata alle prime indicazioni di massima sulle tendenze del lungo periodo, scrivevamo che un rafforzamento dei monsoni africano e indiano lasciava intravvedere la possibilità di una più netta fase positiva dell'indice EA nella seconda parte dell'estate, con eventuale graduale affermazione dell'alta pressione sub tropicale continentale o oceanica sul continente Europeo a seconda che la SNAO risultasse negativa risp. positiva.
Rispetto a quella prima indicazione, alcuni elementi nuovi stanno parzialmente mutando lo scenario previsto. 
Il monsone indiano è partito forte e – secondo le previsioni – sembrerebbe continuare ad essere più intenso rispetto alla media. Quello dell'Africa occidentale è partito anch'esso in modo sorprendentemente forte, segnando già un notevole surplus di precipitazioni nella regione del Sahel e shiftando verso nord la parte più occidentale dell'ITCZ soprattutto nell'ultimo mese. Per la verità ci sono alcuni dubbi circa la possibilità che queste piogge siano direttamente causate del monsone ma soprattutto sull'eventuale tenuta dello stesso per il tratto a venire. È vero che le previsioni continuano a segnalare un monsone leggermente più forte della media, tuttavia è da vedere se questa situazione sarà sufficientemente intensa da poter condizionare il prosieguo della stagione in termini di influenza della cella anticiclonica di matrice nordafricana fin sulle regioni europee a media latitudine.
Un altro elemento di relativa novità, rispetto al primo outlook, è il mutamento della configurazione delle SSTA. Ad una situazione pacifica sostanzialmente poco differente rispetto a due mesi fa e sempre caratterizzata da PDO+ e dalla transizione (un po' meno rapida del previsto) dal forte Nino ad una possibile/probabile Nina entro l'autunno, si aggiungono il passaggio ad unoIOD– nell'Indiano (SSTA– nella parte occidentale e SSTA+ in quella orientale dell'oceano) e soprattutto una situazione nel Nordatlantico che tende gradualmente a favorire una maggior ondulazione della corrente a getto in Atlantico e contemporaneamente ad inibirne il transito e la forza di spinta verso l'Europa meridionale.
Tutto questo dovrebbe favorire una configurazione caratterizzata da una anomalia di geopotenziale più alta della media fra il Nordatlantico orientale e l'Europa occidentale e più bassa fra il Mar di Norvegia e l'Europa nordorientale (vedi figura), con condizioni generali caratterizzate da maggior stabilità e anomalie termiche più alte su nord e centro tirrenico mentre il centro adriatico e il sud apparirebbero complessivamente scoperti e influenzati dall'instabilità più o meno diffusa. 
Tuttavia è bene rimarcare come non ci si attenda nessun regime di tempo prevalente, piuttosto sembrano profilarsi fasi che si susseguono: c'è la possibilità di una prima fase con distensione dell'alta pressione azzorriana verso l'Europa, seguita da una con HP centrato sull'Irlanda e bassa Tra Scandinavia e Balcani e infine una con HP oltralpe che possa generare forte anomalie di GPT su centro-nord Italia lasciando il Sud Est della penisola a rischio di deboli iinfiltrazioni di aria instabile da NE.
Non è escludibile, in questo contesto, che lo shiftare verso ovest dei centri di anomalia previsti, possa far riemergere per l'ultima decade di Agosto una configurazione assimilabile a quella avuta nella prima parte di Giugno 2016.

anomalìe prevalenti di geopotenziale nella seconda parte dell'estate 2016

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