08.06.2016 - Didattica
17-19 giugno: il sud nel mirino dell'Africa

In questi termini verrebbe colpita anche la Sardegna, ma andiamo con ordine.

Prima di tutto quanto vi stiamo per raccontare appartiene ad un campo di analisi di tipo probabilistico ovvero condotto con il solo strumento prognostico offerto dalle elaborazioni numeriche intese in senso quantitativo. Ad oltre 192 ore dalla scadenza, sono infatti 20 gli scenari che prendiamo in considerazione, quelli elaborati “in chiaro” dal modello americano GFS e non il solo ufficiale, quello deterministico (utile invece fino a 48-72 ore di anticipo).

Detto questo vi invito ad osservare il grafico proposto in figura, grazie al quale si può notare che sino alla metà del mese, come d'altra parte era nelle previsioni, il tempo manterrà le caratteristiche attuali, un po' instabile e termicamente in linea con la climatologia della prima decade di giugno. Subito dopo però, e in particolare tra il 17 e il 19 giugno, una saccatura nord-atlantica, anzichè proseguire verso l'Europa centrale come le precedenti, rallenterà improvvisamente sprofondando lungo i meridiani sino a portarsi con il suo vertice sul Marocco.

Questa “frenata”, dovuta probabilmente proprio al rapido sviluppo dell'onda, la cui ampiezza, come sappiamo, è inversamente proporzionale alla velocità di fase, darà modo all'aria fresca nord-atlantica di scivolare in blocco sul Sahara algerino, che in questo periodo stagionale è una vera e propria fornace. Facile intuire che due masse d'aria non possono coesistere sul medesimo luogo e così quella rovente nata sul deserto, verrà spinta lungo il bordo ascendente dell'onda ciclonica e quindi pilotata proprio in direzione del Mediterraneo centro-orientale.

Secondo la media degli scenari calcolati dai modelli dunque, questa massa di aria molto calda dovrebbe riuscire ad investire in pieno anche le nostre regioni meridionali e la Sardegna, dove per un paio di giorni, a cavallo tra il 17 e il 19 giugno, le temperature sono previste in forte aumento, con valori che potranno salire anche 10°C sopra la già elevata media del periodo (seconda decade di giugno).

Per ora basti sapere che nel frattempo, l'onda riuscirà ugualmente a progredire verso levante e non appena la curvatura ciclonica raggiungerà l'Italia, iniziando dalle regioni più ad ovest quindi quelle settentrionali, potrà accompagnarsi a contrasti notevolissimi e quindi al rischio di violenti temporali. 

Luca Angelini

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