06.06.2023 - Associazione
Outlook prima parte estate 2023

PREMESSA

L’evoluzione circolatoria che ha connotato gran parte della primavera ha visto l’incipit nel raffreddamento stratosferico limitato all’area polare conseguente al precedente MMW avvenuto in Febbraio. Il vortice polare troposferico ha visto una consistente contrazione con un core piccolo come ma molto compatto.

Queste condizioni hanno palesato l’instaurazione di una circolazione zonale molto alta dove il jet stream corre praticamente quasi all’altezza del polo.

Tale situazione è stata coadiuvata da ulteriori forcing dinamici nascenti dal mutamento del quadro enso e connessi ad una fase forzante (mjo 6/7, momento angolare fortemente positivo) ben visibile dalle oscillazioni di un PNA che a tratti ha raggiunto e raggiunge valori molto elevati.
La permanenza di queste condizioni legata alle sole dinamiche del VP avrebbe portato, nel mese di giugno, ad un deciso ridimensionamento delle velocità zonali e alle prime insorgenze di forti heat waves in seno all’incremento di un trend ondulatorio.
Infatti se la resistenza della componente zonale ancora nel mese di maggio, con promontori altopressori ad elevate latitudini, dipende principalmente dalla dimensione ridotta che occupa il vpt sul Polo e che quindi più difficilmente viene intruso al proprio interno da trasporti di momento intensi come durante il periodo invernale, questa facilmente sarebbe stata vinta dal trasporto di calore in sede polare nel primo mese estivo con conseguente cambio circolatorio a livello emisferico.
Allo stesso tempo, però, la prevista esplosione del Nino non pare trovare riscontro nelle proiezioni della MJO. Se oggi infatti guardiamo la distribuzione delle ssta notiamo la regione enso principale, quella dell’ONI, con deboli anomalìe positive rispetto alle regioni limitrofe che invece restano maggiormente interessate da anomalìe più elevate.
Pertanto questa dilazione temporale dell’emersione netta del fenomeno El Nino potrebbe essere quantomeno ritardata (prossimo autunno?) e le fasi della convezione tropicale potrebbero essere meno incidenti sulla circolazione emisferica.
Oggi nelle prospettive di ecmwf compare questa evoluzione:

Questa fase di stasi dovrebbe permettere il mantenimento di una buona tensione del getto subtropicale facendo permanere un’inerzia circolatoria in linea con il mese di Maggio.

PROIEZIONE MESE DI GIUGNO E PRIMA PARTE MESE DI LUGLIO

In logica di quanto sopra esposto ci attendiamo una prosecuzione, con anomalie di GPT meno accentuate, del pattern del mese di Giugno con un’anomalia positiva sul nord Europa.
Il pattern prevalente dovrebbe essere assimilabile al WR4.

Con una tale configurazione, la buona attività della corrente a getto subtropicale si andrebbe a tradurre con l’ingresso ripetuto di saccature e gocce fredde sul Mediterraneo. Eventuali istmi altopressori, di collegamento tra l’anticiclone di blocco nord europeo è la radice subtropicale sul Nord Africa avranno carattere del tutto provvisorio e saranno più probabili sul Mediterraneo occidentale.
In questo contesto è lecito attendersi un mese con anomalie termiche in media/leggermente sopra media e con anomalie pluviometriche positive.

 

Sul limitare del mese e a cavallo con il mese di Luglio il pattern sopra descritto dovrebbe proseguire con una graduale ricollocazione.
L’avanzamento stagionale sicuramente darà forza alle fasce subtropicali che tenderanno naturalmente ad espandersi verso Nord e a prendere gradualmente possesso del Mediterraneo. In assenza di forzanti che possano andare a rimodulare la circolazione sul nostro comparto, ci attendiamo una sostanziale maggiore stabilità rispetto al mese di Giugno per un WR4 più alto di latitudine.
Le incursioni instabili al di sotto degli anticicloni presenti sul Nord Europa dovrebbero interessare maggiormente l’Europa centrale e il settore alpino.
In questo contesto eventuali mutazioni del pattern portante potrebbero vedere temporanei sbilanciamenti dei massimi di GPT verso l’ovest Europa ( Francia Spagna) con l’Italia sul ramo discendente del getto.

In questa fase ci attendiamo anomalie termiche positive, specie sulle regioni occidentali, mentre le precipitazioni dovrebbero mantenersi intorno alla media trentennale, con maggiori possibilità di fasi instabili su Alpi e Nord-est.

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