Il Motore Invisibile del Clima: La Circolazione Generale dell’Atmosfera
L’atmosfera terrestre è in un perpetuo e complesso stato di movimento. Questo vasto sistema dinamico, noto come Circolazione Generale dell’Atmosfera, è essenziale per la vita sul nostro pianeta, agendo come un gigantesco nastro trasportatore che ridistribuisce il calore e l’umidità tra l’Equatore e i Poli. Senza questa circolazione, le regioni equatoriali si surriscalderebbero progressivamente e le regioni polari si congelerebbero, rendendo la Terra inospitale. Il motore primario di questo movimento è il riscaldamento solare differenziale , ovvero il fatto che l’energia del Sole arriva in modo molto più intenso ed efficace all’Equatore rispetto ai Poli.
Questo squilibrio termico genera un gradiente di temperatura che mette in moto l’aria, cercando di ripristinare un equilibrio termico che, per la rotazione terrestre e altri fattori, non viene mai completamente raggiunto.
Il Modello Semplificato: La Cella di Hadley
Il primo tentativo di spiegare questa circolazione risale al 1735 con il modello di George Hadley. In un’ipotetica “Terra non rotante”, l’aria riscaldata e in espansione all’Equatore salirebbe verso l’alto, creando una zona di bassa pressione al suolo. Una volta in quota, quest’aria calda si muoverebbe verso i Poli, raffreddandosi e diventando più densa. Ai Poli, l’aria raffreddata scenderebbe verso il basso (zona di alta pressione) e tornerebbe all’Equatore a livello del suolo. Si sarebbe così formata un’unica grande cella di circolazione in ciascun emisfero.
Tuttavia, la Terra non è ferma. La sua rotazione è un fattore cruciale che altera radicalmente questo modello semplice, introducendo la fondamentale Forza di Coriolis.
La Rotazione e il Modello a Tre Celle
La rotazione terrestre devia il movimento delle masse d’aria: nell’emisfero boreale (Nord) verso destra e nell’emisfero australe (Sud) verso sinistra. Questa forza, combinata con il gradiente di temperatura, genera il modello più accettato, quello a tre celle di circolazione in ciascun emisfero. Queste celle sono:
- Cella di Hadley (0° – 30° Latitudine):
- È la cella più vicina all’Equatore e la più fedele al modello originale. L’aria sale nella Zona di Convergenza Intertropicale (ITCZ), un’area di bassa pressione quasi costante dove convergono i venti dai due emisferi.
- In quota, l’aria si muove verso i Poli, ma viene deviata dalla Forza di Coriolis fino a circa 30° di latitudine, dove scende, creando la Fascia Subtropicale di Alta Pressione. Questa discesa è associata a condizioni di tempo stabile e asciutto, luogo di formazione di molti dei grandi deserti del mondo.
- Al suolo, l’aria torna verso l’Equatore, creando gli Alisei, venti costanti che spirano da nord-est nell’emisfero nord e da sud-est in quello sud.
- Cella di Ferrel (30° – 60° Latitudine):
- Questa cella rappresenta le medie latitudini. A differenza delle altre due, non è primariamente “guidata termicamente”, ma è il risultato dinamico del movimento delle altre celle.
- L’aria sale attorno ai 60° di latitudine (il Fronte Polare, zona di bassa pressione) e scende a 30° (Alta Pressione Subtropicale).
- Al suolo, la Cella di Ferrel genera i Venti Occidentali Dominanti (Westerlies), che soffiano da ovest verso est e sono responsabili del tempo mutevole delle zone temperate. Questa cella è spesso debole o poco evidente rispetto al mescolamento orizzontale operato dalle onde di Rossby.
- Cella Polare (60° – 90° Latitudine):
- Questa cella è guidata termicamente, simile alla Hadley, ma in senso opposto. L’aria fredda e densa affonda ai Poli (Alta Pressione Polare), dirigendosi verso l’Equatore al suolo.
- Incontra l’aria più calda e ascendente al Fronte Polare (60°).
- Al suolo genera i Venti Polari Orientali (Polar Easterlies), che soffiano da est verso ovest.
Le Correnti a Getto e le Onde di Rossby
A quote elevate (tra i 9.000 e i 15.000 metri), lungo i confini tra le celle di circolazione, si trovano i veri “fiumi di vento” dell’atmosfera: le Correnti a Getto (Jet Stream). La più importante è la Corrente a Getto Polare, che scorre lungo il Fronte Polare tra i 40° e i 60° di latitudine.
Le Correnti a Getto non sono rettilinee; esse si muovono in grandi onde orizzontali e sinuose, chiamate Onde di Rossby. Sono queste onde a determinare il tempo meteorologico delle medie latitudini , consentendo lo scambio di calore:
- Quando un’onda si spinge verso il polo, trasporta aria calda verso nord (creando una cresta).
- Quando si spinge verso l’equatore, trasporta aria fredda verso sud (creando un cavo).
Queste onde sono fondamentali perché, di fatto, sono il meccanismo principale per il trasporto di calore dai tropici ai poli nelle medie e alte latitudini, completando l’opera iniziata dalle celle di Hadley e polare.
L’Interconnessione Globale
La Circolazione Generale dell’Atmosfera non è un fenomeno isolato: essa interagisce profondamente con gli oceani, formando sistemi accoppiati come El Niño e La Niña, che hanno un impatto sulle condizioni meteorologiche globali. La comprensione della Circolazione Generale è la base della climatologia e della meteorologia, permettendo di comprendere la distribuzione delle zone climatiche e di prevedere, con una certa affidabilità, i modelli meteorologici a lungo termine.
Autore: Roberto Pinna