28.12.2025 - Meteo
Analisi Meteo del 28 Dicembre 2025

L’analisi sinottica delle mappe GFS a 500 hPa evidenzia una configurazione di blocco atmosferico ad alta ampiezza, dominata da un imponente promontorio dinamico centrato a nord delle Isole Britanniche. Questa struttura anticiclonica, con massimi al suolo prossimi ai 1045 hPa, agisce come un perno che devia il flusso atlantico verso latitudini artiche, favorendo al contempo lo scivolamento di una profonda saccatura di origine polare lungo il suo bordo orientale verso i Balcani e l’Europa dell’Est. In questo contesto, il bacino del Mediterraneo occidentale risulta ancora interessato da una goccia fredda isolata (cut-off), un nucleo di bassa pressione in quota che si è separato dalla circolazione principale e che governa l’instabilità tra la Spagna e le Isole Baleari. Si tratta tuttavia di una goccia fredda che ormai appare definitivamente distaccata dal flusso zonale. Quindi non verrà più alimentata da ulteriore aria fredda e verrà definitivamente colmata nei prossimi giorni. Una caratteristica importante delle perturbazioni in via di esaurimento la si può osservare direttamente dalla mappa a 500 hPa con le isobare al suolo. Si può infatti osservare che il minimo di pressione al suolo è centrato sul minimo in quota. Quando si osserva una configurazione barica di questo tipo, siamo di fronte ad una perturbazione che non è più attiva e, come mostrano i modelli previsionali, nel giro di uno o due giorni la goccia fredda verrà inevitabilmente riempita.

Per quanto riguarda la penisola italiana, ci troviamo sotto l’influenza diretta del promontorio anticiclonico centrato sulle isole britanniche. Questo comporta ampie schiarite e cieli prevalentemente sereni. A causa della subsidenza, il lento movimento discendente di una massa d’aria verso il suolo, i moti convettivi sono e saranno inibiti e masse d’aria umida potrebbero quindi rimanere intrappolati nei bassi strati, generando nebbie e foschie nelle pianure e nelle vallate. Al contrario, l’instabilità residua che si concentra in corrispondenza della goccia fredda iberica, dove i moti ascendenti dell’aria generano una copertura nuvolosa densa e irregolare, con annuvolamenti consistenti, potrebbe ancora interessare marginalmente la Sardegna e le coste nord-africane.

Sotto il profilo delle precipitazioni, i fenomeni più organizzati e di natura potenzialmente temporalesca sono localizzati nel settore di avvezione calda della perturbazione spagnola, coinvolgendo le Baleari e i settori marittimi circostanti. La neve è destinata a cadere a quote molto basse sull’Europa orientale e lungo la dorsale balcanica, mentre la penisola italiana dovrebbe risultare quasi completamente sgombera di nuvole. La ventilazione si presenta definita da uno scarso gradiente barico su tutta la penisola. Ne risulteranno venti deboli e a regime di brezza, con due eccezzioni: Scirocco nelle coste meridionali della Sardegna, legato al residuo di circolazione ciclonica della goccia fredda sulla penisola iberica e vento da nord-ovest lungo l’adriatico a causa della saccatura presente sui balcani.

Autore: Roberto Pinna

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