28.11.2021 - Associazione
Outlook dicembre 2021

PREMESSA
La stagione autunnale è stata connotata da flussi assenti o al più deboli. Un flusso e un trasporto di momento sottotono sono in genere associati ad una maturazione del Vortice Polare Stratosferico (VPS) lento, in accordo al normale decadimento stagionale.
Il pattern emisferico associato al dipolo artico negativo (AD-) stabilitosi in fase di “imprinting” del VPS è andato progressivamente affermandosi nel corso dell’autunno; tuttavia, sul finire della stagione un approfondimento del Vortice Polare in media stratosfera ha modificato l’equilibrio attraverso un trasporto di momento negativo in troposfera.
L’ultima parte del mese di Novembre è stata così caratterizzata da una configurazione con anomalie negative di geopotenziale sull’Europa Settentrionale (SCAND-), una tipologia di pattern che, in accordo con recenti studi, compare in seguito alla propagazione verso il basso degli “influssi” stratosferici come quello che abbiamo appena sperimentato.
Secondo la recente letteratura, confermata da riscontri fattuali, la permanenza di questa tipologia di pattern favorisce l’incremento delle velocità zonali, che difatti in meno di 20 giorni sono all’incirca raddoppiate.
La discesa artica di fine novembre, avente come obiettivo la penisola italiana e non l’area balcanica, rappresenta una sorta di “mediazione” tra la fase precedente il rinforzo del vortice polare e un indice NAO che, in base a diversi parametri troposferici, non è “predisposto” a portarsi verso valori francamente positivi, come invece era propenso a fare nelle ultime stagioni invernali, in particolare fino al 2019/2020.

MESE DI DICEMBRE
Nel corso del mese di novembre, dopo una fase caratterizzata da una conformazione del Vortice Polare Troposferico esemplificativa di un dipolo artico negativo (AD-), le anomalie negative di geopotenziale si sono concentrate a ridosso dell’Artico orientale, con i minimi localizzati tra la penisola scandinava e la Russia occidentale e prevalentemente disposti con asse Ovest-Est.
Tuttavia, proprio l’incremento del gradiente meridionale di calore (meridional heat flux) testimoniato dalla ripresa dell’attività della Madden Julian Oscillation (MJO) porterà ad inizio del mese di dicembre e probabilmente per tutta la prima decade del mese un progressivo cambiamento nell’assetto circolatorio, non solo in troposfera ma anche in stratosfera, andando a disturbare un vortice fortemente approfondito a tutte le quote e rinforzato in modo particolare dalla media stratosfera verso i piani più bassi.
A motivo di questo, si ritiene che la ripresa del heat and momentum flux possa rivelarsi temporaneamente prevalente su w1 (una sola cresta d’onda) e nettamente divergente sulla seconda cresta d’onda, contestualmente al transito in fase 6 della MJO in troposfera.
A causa delle masse di vorticità potenziale strutturate dalla media troposfera (da 30 hPa) fino ai piani isobarici inferiori, la compressione della massa del VPS dovrebbe favorire una moderata trasmissione di moto zonale ed un progressivo allineamento delle masse artiche verso il comparto euro-atlantico.
Da questa azione dovrebbe derivare una forzatura anche sul segno della NAO, che potrebbe attestarsi temporaneamente su valori moderatamente positivi.
La soppressione della seconda onda dovrebbe comunque risultare limitata nel tempo, già entro fine della prima decade dovremmo avere una nuova attivazione di deboli disturbi a carico di entrambe le onde con vortice polare stratosferico che andrebbe a “stirarsi” con asse Canada-siberia centrale. Nel frattempo in troposfera dovremmo ancora smaltire gli effetti della precedente trasmissione di moto ma con effetti meno impattanti e possibilità di avere debole attività d’onda proprio sulla zona europea.
Qualche modifica più sostanziale dovrebbe intervenire a partire da metà mese, quando la progressiva traslazione della MJO verso una fase 7-8 dovrebbe riportare il segno della NAO su valori neutri o debolmente negativi, con attività d’onda in ripresa anche sull’oceano Pacifico e buona trasmissione fino in Atlantico.
Questo tipo di circolazione dovrebbe caratterizzare per buona parte il proseguo del mese di dicembre.

PROSPETTIVE
Con il panorama sopra descritto, si dovrebbe prospettare una primissima parte del mese di dicembre (i primi 5/7 giorni) caratterizzata da moderate oscillazioni del jet stream sul comparto euro-atlantico. Visti i massimi di GPT posizionati saldamente sull’Est Atlantico, è lecito attendersi un’alternanza di distensioni dell’alta pressione verso il Mediterraneo intervallata a cavi d’onda che potrebbe interessare maggiormente il Centro est Europa/ Balcani e, marginalmente, i settori più orientali della penisola italiana.
L’evoluzione di questo pattern dovrebbe vedere intorno alla fine della prima decade una progressiva meridianizzazione dell’asse dell’alta pressione, con il passaggio a condizioni meteorologiche sulla penisola via via più stabili. Non è escludibile, in questo contesto, un interessamento delle zone orientali da parte di correnti fredde dall’est Europa.


Qualche mutamento rispetto questo scenario è da mettere in conto nella seconda parte del mese di dicembre, quando la progressione della MJO verso le fasi 7-8 dovrebbe contribuire a un indebolimento del presidio dell’alta pressione proprio a ridosso dell’Europa meridionale, grazie anche all’infiltrazione di correnti fredde da Nord-Est di provenienza russa o balcanica.
In questo assetto, l’alta pressione sul comparto euro-atlantico dovrebbe posizionarsi a latitudini più elevate, lasciando l’Europa meridionale più esposta agli influssi di correnti fredde e a tratti instabili.

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