23.07.2015 - Cronaca Meteo
Dal weekend diminuisce la calura: svolta o semplice “rimbalzo tecnico”?

Spostando l'asticella sempre più su, quello che oggi chiamiamo “grande caldo” un giorno, magari i nostri nipoti, lo chiameranno “fresco”. Sull'onda di questo gioco pericoloso, in bilico sul filo dei quaranta (gradi), anche un semplice rientro alla normalità climatica stagionale sembra una rinfrescata. E' quello che si conferma per una manciata di giorni a partire dal prossimo fine settimana, allorquando un refolo di aria temperata sfuggita alle maglie della circolazione nord-atlantica, riuscirà ad eludere il muro quasi invalicabile delle alte pressioni subtropicali, concedendoci un po' di sollievo.

Le ferite però, quelle di un mese di luglio che indubbiamente se la sta giocando seriamente per entrare nel guinness dei primati, restano. Non solo i terreni riarsi che continueranno a rilasciare il calore immagazzinato in questi giorni da delirio ma, cosa certamente più preoccupante, i nostri mari sull'orlo di una crisi di nervi e ancor più i ghiacciai alpini, ridotti a lastroni di detrito anche alle quote più elevate. I temporali in arrivo, alcuni già in atto in preparazione all'avvicinamento dell'asse della saccatura atlantica, faranno quello che potranno, di certo non i miracoli. Si spera che il tutto non si riduca a fenomeni brevi, circoscritti e magari molto violenti, che aggiungerebbero oltre al danno anche la beffa.

Comunque, da domenica si starà meglio: via l'afa, l'aria assumerà una costituzione più palpabile, l'aumento della ventilazione rimetterà i circolo le brezze andate in corto circuito dall'esuberanza delle folate roventi del Sahara. A proposito, ma l'Africa ci lascerà definitivamente oppure rimarrà di quinta a farci pregare per il suo non ritorno?

Osservando le elaborazioni numeriche, sia da un punto di vista probabilistico (vedi rispettive figure), sia da quello più strettamente sinottico, si notano due ondulazioni depressionarie che nei prossimi giorni verranno ad interessare l’Europa centro-occidentale: la prima si renderà responsabile del ricambio d’aria previsto a partire dal prossimo fine settimana, la seconda proietterà il suo asse più ad ovest, con vertice sulle Canarie.

Da questa posizione, l’elevato gradiente nel frattempo generatosi tra la circolazione temperata (margine nero seconda figura) e quella subtropicale (margine bianco), attiverà una risposta calda da sud-ovest verso il Mediterraneo centrale, che coinvolgerà direttamente il nostro centro-sud tra il 28 e il 31 luglio, dapprima in quota, poi anche nei bassi strati.

Se il nostro settentrione quindi rimarrà sotto il tiro di un flusso temperato di origine atlantica, il centro e soprattutto ilsud e le Isole Maggiori, potrebbero venire interessate da un nuovo promontorio di aria calda di estrazione nord-africana che di fatto ridurrebbe a sole 24-36 ore il calo termico previsto, seguito da una nuova fase con temperature al di sopra della media dal 28 sino a fine luglio.

Il cambiamento previsto si mostra dunque in tutta la sua complessità e richiederà indubbiamente di rimanere aggiornati sull’evoluzione successiva, che pare non si risparmierà nel proporre ulteriori colpi di scena.

Luca Angelini

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