04.06.2012 - Comitato Tecnico Scientifico
Morbide ondulazioni verso Irlanda e UK

Negli ultimi 10 giorni le temperature delle acque superficiali (SST) si sono modificate in aree critiche per il regime del tempo sull’Europa. Osserviamo innanzitutto un innalzamento delle temperature sulla porzione intermedia dell’Atlantico (A) e un abbassamento delle temperature sulla porzione sud del Pacifico tropicale nell’area Nino3.4 (B). 

Altra area importante è quella del nord Pacifico centrale (NPAC, area C) che invece permane costantemente positiva per via dell’oscillazione climatica multi-decadale del Pacifico: la PDO sta assumendo connotati sempre più negativi, con acque più fredde sul golfo d’Alaska.

01Figura 1


La prima area di anomalia positiva di SST testimonia la presenza in loco dell’alta delle Azzorre per gran parte della stagione estiva ed in prospettiva ci indica un’ulteriore affermazione dell’alta oceanica che avviene piuttosto defilata rispetto al Mediterraneo. La seconda zona di SSTA- conferma lo sviluppo di un possibile nuovo episodio di Nina in autunno.

Questi due fatti sembrano interconnessi ovvero la loro correlazione richiama ad un rapporto di causa ed effetto: affermazione Nina a fine estate, rinforzo dell’alta oceanica all’inizio dell’autunno. Inoltre la stessa correlazione spinge verso un’anomalia positiva di GPT sul NPAC in accordo all’anomalia superficiale di temperatura su quell’area.



Come tutto ciò si traduce su un’analisi di lungo termine? Una profonda ondulazione sul Golfo d’Alaska seguirà al rinforzo dell’HP sul centro-nord Pacifico. L’indice PNA (Pacific North-American) scenderà dapprima repentinamente poi si manterrà comunque basso. Sull’Atlantico, pur mantenendosi invariato un centro d’azione perturbato a nord-est (tra Norvegia e Groenlandia), sussistono le condizioni per promontori mobili verso Irlanda, UK e Francia che si intervallano con onde atlantiche o nord-atlantiche. Questa è la novità più attesa laddove il maltempo estivo non ha mai mollato. Dunque sulle Isole Britanniche e zone limitrofe c’è da attendersi un po’ di tregua. Una particolarità di questa configurazione è che alla fine un promontorio più forte (come da pattern Nina riportato nella seconda figura) potrebbe creare un collegamento, un ponte con l’alta sull’est Europa.


02Figura 2

Con questa modifica cosa succede sull’Europa, segnatamente quella mediterranea ? qualche onda nord-atlantica inizia timidamente ad interessare i bacini centro-settentrionali. Sul centro-sud si assiste alla convergenza tra refoli atlantici e correnti deboli da est subsidenti al blocco continentale.

Autori: 

Andrea Rossi

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