04.03.2016 - Cronaca Meteo
Maltempo primaverile: pioggia, neve a bassa quota e anche temporali

Dopo aver disertato gran parte della stagione autunnale ed invernale, ora le perturbazioni atlantiche, lanciate lungo uno scivolo di pressione creato dall’anticiclone delle Azzorre alla deriva sull’oceano, si inseguono a tambur battente ponendosi come obiettivo il Mediterraneo centrale e l’Italia. La struttura depressionaria che ci interesserà a partire da sabato 6 marzo, bloccata nella sua evoluzione dalla presenza di un campo anticiclonico tra il Medio Oriente e la Russia centrale, insisterà ancora per alcuni giorni sul nostro Paese, rigenerando condizioni di tempo variabile, a tratti instabile e con precipitazioni. Dunque si parte sabato 6 con una nuova perturbazione che coinvolgerà con condizioni di maltempo diverse zone del settentrione e le regioni centrali tirreniche, in serata anche la Campania.

Il continuo apporto di aria fredda, giorno dopo giorno, sta determinando un generale calo del limite delle nevicate. Sabato notte, il rapido peggioramento previsto, potrebbe portare la neve a raggiungere quote prossime a 500-700 metri su Alpi e Prealpi, 1.200-1.300 metri sull’Appennino settentrionale. Tuttavia lapossibilità di temporali lungo il passaggio del fronte freddo, atteso per sabato mattina, potrebbe determinare localmente un ulteriore, seppur temporaneo, calo del limite delle nevicate anche a quote inferiori, collinari o, nelle Alpi, anche di fondovalle. Possibilità di grandinate o precipitazioni solide sotto forma di graupel (neve tonda). I fenomeni potranno risultare anche intensi sui settori montuosi, mentre saranno più deboli e discontinui sulla pianura del basso Piemonte e su quella romagnola.

Nel pomeriggio di sabato i fenomeni raggiungeranno ancheToscana, Umbria e Lazio, accompagnati da vento forte diLibeccio. Neve in calo sino a 1.000 metri su Toscana e Umbria, con possibilità di episodi nevosi o grandinigeni anche a quote più basse in caso di temporali, 1.500 metri sul Lazio. Interessati solo marginalmente i settori adriatici, con fenomeni più deboli e sbrigativi, ad eccezione dei settori prossimi ai crinali appenninici di confine regionale.

In serata ultimi rovesci sul Friuli Venezia Giulia, poi il nord passa a variabilità. Ulteriori precipitazioni attese invece su Umbria, Lazio, in trasferimento verso la Campania. Quota neve in calo tra 1.000 e 1.300 metri. Possibilità di brevi temporali e vento forte di Libeccio, in rotazione a Ponente. Mari occidentali fino ad agitati.

Insomma, benvenuta primavera!

Luca Angelini

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