04.06.2012 - Puglia
Clima pugliese: cronostoria della -5° a 850hPa
La frequenza di determinate isoterme al livello isobarico di 850 hPa (circa 1500m di quota) non è certamente il solo parametro di valutazione della magnitudo di un inverno ma può divenire un importante indizio qualora la ricerca si estendesse ad altre variabili. La presenza di isoterme inferiori ai -5°C può essere comunque visto come un marker infallibile nell’individuare avvezioni di masse d’aria polari o artiche alle nostre latitudini. 
Lo studio non offre però indicazioni circa il numero di irruzioni ne tantomeno la loro durata e gli effetti prodotti al suolo, strettamente legati alla circolazione atmosferica a tutte le quote ed alla tipologia della massa d’aria.  Fatte le dovute premesse il lavoro da me svolto ha riguardato l’analisi  della serie storica di radiosondaggi effettuati sulla verticale di Brindisi (1974-2010) e le re-analisi delle carte isobariche ad 850 hPa prodotte da Wetterzentrale (1948-1973).  Il parametro oggetto di studio è appunto la temperatura riferita alla superficie isobarica di 850 hPa presente alle ore ??UTC di ogni giorno della serie. I valori sono stati suddivisi in tre classi (-5/-7.5°C, -7.5/-10°C, inferiore a -10°C) e ordinati nelle relative tabelle.
L’intento di questa ricerca è quello di provare a rispondere in modo scientifico al sentimento soggettivo dell’opinione pubblica che ormai crede che “non esistano più gli inverni di una volta”.


A partire dal 1° Gennaio 1948, ovvero da quando sono disponibili le re-analisi di Wetterzentrale, fino al 31 dicembre 2010,  abbiamo registrato 599 giorni con temperatura a uguale o inferiore a -5° ad 850 hPa.
Tra le curiosità rivelatesi in questo studio spicca l’anno 2006 con l’episodio più precoce, precisamente il 4 novembre; invece l’anno con l’episodio più tardivo è il 1956 (9 aprile), che batte per un solo giorno il 2003 (il memorabile 8 aprile).
L’anno in cui si sono registrate più irruzioni fredde è il 2003 (24), seguito dal 1991 (22) e dal mitico 1987 a pari merito di 20 episodi col 2005. Come si può ben notare dal grafico, gli anni con più episodi sono circoscritti agli ultimi 2 decenni. Di contro, l’anno con meno episodi è il 1989 (0), seguito dalle annate 1951-1974-1990-1991 (1).
Per ben 33 volte (sempre a partire dal 1974) la temperatura è scesa sotto i -10° a 850 hPa (per ben 4 volte nel 1987 e nel 2004); il numero di episodi con temperature comprese tra i -7.5° e i -10.0° è  di 84; come ampiamente prevedibile, il numero maggiore di episodi si è registrato con temperature comprese tra i -5.0° e i 7.5° (246).
Analizzando il numero di eventi per mese, possiamo subito renderci conto che il mese con maggiore ricorrenza è senza dubbio febbraio (206), seguito da gennaio (177) e marzo (112), poi dicembre (77),novembre (22) ed infine aprile (5).
numero episodi totali
Scendendo nel dettaglio delle decadi possiamo affermare che il periodo più propizio per avere temperature uguali o inferiori ai -5° a 850 hPa risulti la 2° decade di febbraio (86), seguito dalla 1° decade di febbraio (70) immediatamente davanti alla 3° decade di gennaio  (69), poi abbiamo la 1° decade di marzo (63), la 2° decade di gennaio (56), la 1° decade di gennaio (52),  la 3° decade di febbraio (50) e cosi via.
Dall’analisi complessiva dei dati posso esprimere una valutazione conclusiva e quindi affermare che il numero di episodi con temperature a 850 hPa uguali o inferiori a -5° ad 850 hPa nel periodo 1948-2010 mostri un trend in salita. In particolare, la media 1948-2010 è di 9,52 eventi per anno, mentre la media dell’ultimo decennio si attesta a 11,7  giorni/anno, valore ben superiore rispetto alla media!
Tengo a precisare che i radiosondaggi, che ci permettono di misurare le temperature alle varie quote dell’atmosfera, registrati nell’area di Brindisi, sono iniziati a partire dal 1974, pertanto tali informazioni puntuali sono state utilizzate solo a partire da tale annata.
Sicuramente, però, anche in assenza del radiosondaggio, possiamo affermare con sicurezza che il giorno in cui si è verificata la temperature più bassa a 850 hPa è il 14 gennaio 1968, con una temperatura inferiore ai -15°. La temperatura più bassa effettivamente registrata da un radiosondaggio è, invece, -13.3° il  13 febbraio 2004.
Ringrazio per la collaborazione Valerio Convertini  (Valeloco), Fabio Dioguardi (Fabio Volcano), Francesco Paolo Barile ed il mio amico Davide Argentiero.

Fonti dati:

Mappe di re-analisi di Wetterzentrale


Alessio Lamura
Autori: 

Staff MeteoNetwork Puglia

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