Nella giornata di ieri 24 giugno vi erano le condizioni per la formazione di temporali molto forti e infatti, la prevista confluenza tra aria relativamente fresca ed umida in quota di origine atlantica e aria più calda di provenienza subtropicale, hanno determinato una moderata attività temporalesca pomeridiana e serale su fascia alpina e prealpina con sconfinamento sulle pianure di Veneto e Friuli.
A sinistra le previsioni europee Estofex www.estofex.org e a destra le previsioni del team TT di MeteoNetwork
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Le condizioni erano ideali per avere temporali grandigeni con associati colpi di vento forte, locali nubifragi e, specialmente tra Veneto orientale e Friuli occidentale, vi era rischio di formazione di supercelle.
Durante il pomeriggio i temporali sono rimasti relegati alla fascia alpina, ma dal tramonto la convezione è partita anche in pianura.
In particolare, una cella solitaria, nata sulla pedemontana vicentina, è poi evoluta in un temporale molto forte tale da far dirottare alcuni voli in arrivo all'aeroporto Canova di Treviso.
Ripercorrendo il peggioramento temporalesco attraverso l'animazione del radar ARPAV di Teolo, si vede come la cella nella sua evoluzione tenda a deviare verso la propria destra e come per diverse volte assuma una forma chiaramente a V con ripetuti accenni di uncino.
Tutte queste caratteristiche messe assieme ci fanno intuire come questo temporale sia probabilmente stato una temporale di tipo supercellulare e che quindi avesse un mesociclone al suo interno.
Radar Arpa Veneto






