08.11.2012 - Comitato Tecnico Scientifico
Novembre, attesa di un cambiamento?

Nel precedente articolo era stato previsto un tempo di stampo atlantico, in divenire nella parte finale di Ottobre; questo tipo di tempo, denominato BRL (BRitish Low), si è effettivamente protratto fino a ieri. In successivi interventi sul forum, a partire dal 22 Ottobre, era stato fatto notare come il mese di Novembre avrebbe potuto essere contraddistinto da una fisiologica pausa al trend in essere, caratterizzato dal rallentamento del getto polare. Rallentamento che in Ottobre è stato molto forte, se è vero come è vero che il Vortice Polare si è trovato un paio di volte al limite dello split; nel mese di Ottobre l'oscillazione artica (AO) ha chiuso con un pesante -1,514.

Storicamente, un così pesante mese di Ottobre non è seguito da un altrettanto pesante mese di Novembre; da quando si effettuano le rilevazioni, solo un paio di eccezioni stanno lì a confermare l’assunto, che possiamo così sintetizzare: durante il rinforzo stagionale a causa del raffreddamento radiativo, i forcing indotti dal sistema sul Vortice Polare non permettono un suo assorbimento che copra l’intero arco della stagione autunnale.
Tuttavia questo Novembre non vede la presenza di forcing sull’Oceano Pacifico capaci di rafforzare ulteriormente il Vortice Polare: eventuali momenti di coupling con la stratosfera, più fredda del normale, saranno minati alla radice dal trasporto di calore dagli oceani verso l’area polare. E questo trend potrebbe protrarsi anche per la prima parte della stagione invernale.

Sintesi dei punti di forza di quanto detto: RM a +3, presenza di Nada o Nino debole Modoki, SSN mediato che si trova un 25% al di sotto rispetto alla previsione corrente, QBO nettamente negativa in medio-bassa stratosfera (minimo avvenuto solo nello scorso Agosto-Settembre), rafforzata da previsione di accentuata negatività fino a tutto Gennaio.

Figura 1 – Composito degli highlights dell’analisi Novembre 2012: RM+, Nada/Nino Modoki, Sunspot Number, QBO-

Campo previsionale – L’oscillazione artica subirà un primo rallentamento, che dai valori di oltre +2 di venerdì e sabato si porterà di nuovo verso la neutralità in corrispondenza di un rilassamento del getto tra Est-Atlantico ed Ovest Europa tra sabato e domenica prossimi; quindi, altrettanto rapidamente si riporterà oltre i +2. Per una decina di giorni l’alta subtropicale si estenderà di nuovo sul Sud-Est Europa, secondo un copione ben rappresentato negli ultimi tempi; permarrà tuttavia la separazione tra questa figura anticiclonica e quella azzorriana, che invece è destinata a battere i territori su cui avvengono i maggiori forcing atlantici, cioè la zona RM e l’Ovest Atlantico.
Quindi, in una prospettiva di lungo termine si ripresenterà una fase di negatività dell’indice, ed il pattern atteso in Europa, a mio avviso, sarà un EUL (EUropean Low). Restano tuttavia da controllare le mediane degli assi della figura di anomalia barica prima di esporsi sul tempo dell’ultima settimana di Novembre/inizio Dicembre.

Associazione MeteoNetwork OdV
Via Cascina Bianca 9/5
20142 Milano
Codice Fiscale 03968320964