27.02.2015 - Cronaca Meteo
Malinconie di fine stagione

Le ultime note di stanca instabilità al meridione, poi tempo da ovest, con passaggi nuvolosi sparsi, qualche nevicata lungo la cresta delle Alpi, un po' di anticiclone e, dulcis in fundo, quella parentesi fredda già fin troppo inflazionata; queste sono le ultime note di un inverno che c'è stato e non c'è stato.  Qualche fugace e breve impennata d'orgoglio, non ha smosso più di tanto un contesto complessivamente piatto, lontano anni luce dalla stagione invernale, anzi infernale del nord America.

E il problema potrebbe essere stato proprio il canadese, quella anomalia bloccata per troppo tempo sugli stessi luoghi e tutto il resto del mondo a girare intorno senza capo ne coda.

Il mesto passaggio di consegne tra l'inverno e la primavera meteorologica avviene tra chiazze di neve che ingialliscono sui colli, banchi nuvolosi che si rincorrono, un po' di vento, mari mossi e un saliscendi delle temperature già tipico della stagione entrante. Tra un po'calerà anche il sipario fantasioso di chi ha visto per mesi (chissà come) sempre e solo gelo, un inciampo dietro l'altro a questo giro, mentre si preparano all'opera i climatologi, pronti a far l'autopsia al generale.

Ora l'ultimo treno, quello che si porterà via la stagione meteorologica, magari con un colpetto di acceleratore del freddo nella prima decade del nuovo mese, ultimo contentino, sarebbe meglio dire la delusione di chi è rimasto con l'amaro in bocca. 48 ore alla primavera, con i suoi cieli carichi d'azzurro, con i suoi temporali, le sue nevicate in montagna, il sole che prende coraggio e quelle temperature sempre e comunque gradevoli.

Eppure c'e chi, in attesa di un nuovo inverno, è già partito con il conto alla rovescia…

Luca Angelini

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