30.06.2015 - Cronaca Meteo
Sole e caldo: e ora cosa ci aspetta?

Facendo seguito all'esauriente e squisitamente didattico approfondimento di Lorenzo Catania, procediamo a piccoli passi e cerchiamo di individuare la possibile evoluzione successiva. Punto nodale lo sviluppo dell'onda anticiclonica nord-africana e le relative conseguenze. Bene, partendo dall'immagine satellitare fornita dal Meteosat alle ore 17.30 di martedì 30 giugno, notiamo il gran sereno che coincide alla posizione attuale della bolla anticiclonica afro-mediterranea. 

La pressione esercitata dalla saccatura atlantica in fase di approfondimento (jet streak a monte dell'asse) non fa altro che esaltare il gradiente al largo delle coste occidentali europee e quindi la cintura di vento in quota, che risalendo di latitudine all’altezza dell’Algeria, va ad alimentare la figura anticiclonica afro-mediterranea, che nei prossimi giorni tenterà di collocare il cuore sulla Mitteleuropa e il vertice fin sulla regione scandinava.

L’analisi in quota evidenzia l’origine marittima della massa d’aria che alimenta l’alta pressione, ma quella al livello del mare mette in risalto il successivo scorrimento e la nuova riorganizzazione sull’entroterra algerino in fase di uscita dall’alta stessa. Sull’Italia arriva così aria marittima continentalizzata, una situazione di caldo estivo che condiziona il campo termico portandolo al di sopra della media sui settori occidentali, ovvero nord, regioni centrali tirreniche e Sardegna.

Le elaborazioni numeriche a medio termine (sino al prossimo weekend, seconda figura), non vedono sostanziali cambiamenti. La perturbazione che dall’immagine satellitare vediamo schierata sul vicino Atlantico sfilerà verso il mar di Norvegia, mentre una seconda in via di formazione lungo la stessa traiettoria, invierà aria un po’ più umida anche verso il nord Italia.  Frattanto la campana anticiclonica porrà i suoi massimi sulla Mitteleuropa, perdendo però potenza alla radice (jet streak a valle dell'asse di promontorio). Per questi motivi è opportuno ritenere una accentuazione della tendenza temporalesca su Alpi e nord Appennino a partire dal fine settimana e probabilmente sino a martedì 7 luglio. Frattanto sull’Europa orientale permarrà attivo un blocco depressionario che si farà sentire marginalmente  sulle nostre regioni meridionali le quali, grazie ad esso, si vedranno risparmiate dalla calura africana.

Le elaborazioni probabilistiche a lungo termine poi (sino al 7-8 luglio, ultima figura in basso) sembrano suggerire una ripresa del flusso zonale (da ovest verso est) in Atlantico e dunque un appiattimento dell’asse anticiclonico con successivo coricamento lungo i paralleli. Dovesse andare a buon fine, la manovra potrebbe avere due conseguenze: la prima vedrebbe il subentro sul Mediterraneo e sull’Italia di aria oceanica e dunque più temperata con ripristino dell’anticiclone delle Azzorre (probabilità 45%). La seconda potrebbe promuovere il distacco di un nucleo di aria fresca dalla depressione balcanica verso il nostro meridione, come evidenziato dal nocciolo a minor probabilità nella carta qui sopra (probabilità 35%). Come vedete trattasi di un disegno ancora tutto da tracciare. Non ci rimane che darci appuntamento al prossimi aggiornamento.

Luca Angelini

Associazione MeteoNetwork OdV
Via Cascina Bianca 9/5
20142 Milano
Codice Fiscale 03968320964