30.12.2014 - Didattica
Anno nuovo, storia (quasi) vecchia

Dopo la sbornia da freddo e neve che solo oggi è entrata nel vivo per diverse regioni italiane, si consumerà un rapido ritorno alle condizioni di tempo che ci hanno accompagnato per lunghi periodi nel 2014.
Proprio a cavallo del Capodanno i venti freddi smetteranno di soffiare verso di noi, e grazie al sole l'aria tornerà lentamente a scaldarsi, magari faticando un po' solo in quelle vaste zone che nel frattempo avranno ricevuto un manto nevoso uniforme al suolo, un manto capace di respingere larga parte del'energia dei raggi solari.

Difatti il canale di aria molto fredda che si era inizialmente aperto tra la calotta artica, il Nord Europa e l'Italia si è già chiuso, perché la grande onda nella Corrente a Getto che da una parte ha rovesciato i venti artici su di noi ha – dalla parte opposta – fatto risalire aria calda e umida dall'Atlantico tropicale verso il Mar di Norvegia. Lungo i fiordi scandinavi allora la temperatura è salita fino ai 10 gradi della linea costiera, con venti forti, nuvole basse e dense, e pioggia battente.

Ora che la grande onda atmosferica collasserà la Groenlandia tornerà a dettare il ritmo, rovesciando al largo dell'Oceano secchiate di aria fredda richiamata dalle basse pressioni di passaggio. Il tepore acquisito di recente dell'atmosfera oceanica grazie proprio all'azione dell'onda atmosferica, in contrasto vivo con l'aria artica in arrivo scatenerà venti forti, umidi e miti che soffieranno decisi verso l'Europa centrale a scalzare – anche qui – il tenue cuscino di aria fredda nato nelle ultime ore. 
Poi i venti oceanici punteranno ancora più ad est, ma qui – al confine verso la Russia – troveranno un manto nevoso più uniforme, spesso, che avrà sollevato un muro molto più ostico da demolire.

Il risultato sarà la rimonta di un'alta pressione robusta a sud di questo canale di venti forti (Spagna, Francia e in parte anche l'Italia) con un improvviso e netto aumento della temperatura, soprattutto in montagna e sulle coste esposte. Al contrario l'aria fredda groenlandese fluirà a nord, verso le coste del Baltico, la Scandinavia e la Bielorussia, per poi rallentare appena più ad est.

Il baluardo di neve a ridosso del confine tra Europa e Russia è la novità rispetto alle condizioni precedenti il Natale, assieme al probabile vasto innevamento dei Balcani. Questo sarà un punto fermo a favore della reiterazione di condizioni di freddo intenso in zona, ma nel lungo termine anche un punto di riferimento per probabili nuove frenate dei venti oceanici e il ritorno di aria più fredda anche in Europa.
Però per il momento non si riesce a dire di più. Quindi, intanto, teniamoci il ritorno a temperature più alte previsto per l'inizio del nuovo anno, poi per il tempo della Epifania ci sarà tutto il tempo di elaborare la previsione.

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