09.06.2014 - Comitato Tecnico Scientifico
WR1 o fuoco di paglia ?

I regimi del tempo (Weather Regimes, WR) sono dei modelli descrittivi di anomalie che si osservano per periodi variabili da alcuni giorni ad alcune settimane all’interno di una stagione meteorologica. Sono molto utili a livello descrittivo per le previsioni di long range perché differiscono l’uno dall’altro e sono statisticamente significativi, cioè ciascuno di essi è stato rilevato con una certa frequenza nelle osservazioni passate.

Per quanto riguarda la stagione estiva essi derivano dalla combinazione dei due elementi principali che caratterizzano la circolazione atmosferica nel settore euro-atlantico: la NAO estiva (Summer NAO o semplicemente SNAO) e il getto est atlantico (Est Atlantic Jetstream o semplicemente EAJ).

L’EAJ, una sorta di versione estiva del più famoso EA, risulta essere molto importante per le sorti estive dell'Europa centro-meridionale, denotando in generale la robustezza dell'HP subtropicale di matrice africana.

 

 

Nel caso della SNAO, l'HP subtropicale azzorriano tende ad essere maggiormente eretto ed espanso verso l'Europa centro-settentrionale, mentre non lo è nel caso di SNAO-, laddove all'anomalia positiva sulla Groenlandia si associa un canale di bassa pressione fra UK e nord ovest europeo. Da notare ancora che, in generale, prevalgono condizioni di pressione più alta sull'intero continente europeo nel caso di SNAO+; al contrario in caso opposto.

 

 

SNAO e EAJ entrambi negativi danno il primo regime circolatorio che consiste fondamentalmente in un dipolo barico, con l’anomalia negativa centrata solitamente tra il centro Europa e la Scandinavia (Scandinavia Low) e l’anomalia positiva ad interessare Atlantico e Groenlandia (Atlantic High). Il pattern NAO estivo negativo è l’effetto delle frequenti elevazioni azzorriane. Si presenta con un sottomedia termico sia sulle regioni settentrionali/alpine che su quelle meridionali/mediterranee e un surplus pluviometrico generalizzato. Tale configurazione non è troppo usuale, collocandosi al penultimo posto come frequenza di apparizione, e coincide con un tempo freddo e molto instabile su tutta l’Europa centro-occidentale, spesso in estensione all’Italia centrale, come accadde nel Luglio 2000, Agosto 2006 e Luglio 2011. Generalmente, dopo una prima fase limitata al centro-nord, l’anomalia riesce a trasferirsi anche al sud.

Venendo in campo prognostico, tra due giorni una rimonta africana aggancia l’alta sull’Europa centrale enfatizzando una condizione di SNAO+ con getto est atlantico che inizia ad andare in terra negativa, facendo retrocedere le aree depressionarie a largo in pieno Atlantico. L’alta subtropicale diviene meno robusta. Con SNAO+ e EAJ- si ha il quarto regime del tempo caratterizzato da una Scandinavia ove si consolida un campo di alte pressioni mentre tale campo viene eroso sulle coste mediterranee centro orientali.

 

Dal 14 giugno una colata di origine artico-continentale è vista agganciare una goccia latente sulla presente sulla Russia e, nello stesso momento, i principali modelli vedono la fusione tra l’alta scandinava e un anticiclone che ora è presente sul nord ovest Atlantico tra Canada e Groenlandia. Questo comporta uno smantellamento radicale del blocco scandinavo con SNAO che vira a negativa. Il WR1 è conseguenza del fatto che il getto in est Atlantico rimane negativo, anzi si consolida in terra negativa per l’elevazione dell’azzorriana in presa dinamica con l’alta groenlandese.

 

 In figura è riportato il confronto tra l’anomalia Z500 ottenuta da ECMWF tra l’11 giugno (a sinistra) e il 17 giugno (a destra, grafica by Meteociel).

I dubbi del titolo sono conseguenza del fatto che in estate questo tipo di irruzioni si risolvono piuttosto rapidamente se non tiene il blocking barico sul nord atlantico. In tal caso si assiste ad una invasione di un’estesa area stabilizzante di matrice oceanica che in senso figurato appare come un crollo verso est del blocco atlantico.

Sulla tenuta del WR1, mi lascia piuttosto perplesso il campo delle SSTA atlantiche che tra l’equatore e il 60°N sono praticamente neutrali (anomalie tra -1 e +1) e sopra tale parallelo schizzano mediamente a +3° con punte di +5°. Questo fa si che tra la parte ancora sotto l’azione dei ghiacci artici e l’estremo nord atlantico si sia un forte gradiente termico che, a partire dalla seconda parte del mese di giugno in poi, porti a approfondire la semipermanente islandese.

 

Rimane da valutare comunque se l’azione fredda associata al WR1 sarà sostenuta da apporti umidi e instabili dall’Oceano Atlantico che potrebbero entrare nell’orbita dal centro d’azione che per alcuni giorni si trova posizionato tra Scandinavia e Russia.

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