La persistenza di una massa d’aria fredda in quota permetterà la genesi di nuova convezione anche temporalesca sulle Regioni meridionali. Al suolo una blanda depressione con associata instabilità locata ad ovest della Sardegna si muoverà verso est unendosi ad un’altrettanto blanda depressione sul Mar Tirreno meridionale: queste zone di bassa pressione poco organizzate avranno come effetto la genesi di convergenze di vento supportate anche dall’interazione con Sicilia e Calabria, convergenze che potranno focalizzare la genesi di celle convettive insieme all’aria fredda in quota e all’energia disponibile. Il windshear sarà sufficiente specie in velocità per inclinare le celle e renderle quindi meglio sviluppate, ma l’energia non sarà particolarmente elevata (CAPE intorno ai 500 J/kg) quindi la convezione potrebbe risentirne. In caso si sviluppi qualche cella più intensa e resistente, lo shear favorevole potrebbe aiutare ad organizzarla e produrre chicchi di grandine anche di dimensioni medio-piccole. Tale rischio appare comunque relativamente remoto e si preferisce emettere un livello 0 per grandine di piccole dimensioni, forti rovesci convettivi (non è esclusa persistenza di questi specie con la combinazione di orografia e convergenze) e fenomeni vorticosi soprattutto in mare, supportati appunto dalle convergenze e da CAPE nei primi tre chilometri anche fino a 150-200 J/kg.