14.09.2013 - Outlook
Un nuovo predictor invernale proposto dagli amici del Centro Meteo Toscana

I nostri esperti Riccardo Valente ed Alessandro Pizzuti, membri del CSCT (Center Study of Climate and Teleconnections), da diversi mesi stanno lavorando alla realizzazione di un progetto molto ambizioso, finalizzato all’elaborazione di un indice altamente predittivo per la stagione invernale. Ebbene i risultati finali sono a dir poco sbalorditivi, in quanto l’indice si presenta come il più predittivo tra tutti quelli che esistono attualmente in circolazione.

Ma ecco come proprio Riccardo ha provato ha spiegarci il peso che avrà questa importantissima scoperta scientifica, che  quest’anno verrà “testata sul campo” provocando l’interesse di migliaia di appassionati!  . Buona lettura.

Riccardo : L’OPI (“October Pattern Index”), esattamente come il SAI di Cohen, viene sviluppato durante il mese di ottobre. Esso, come si deduce dal nome stesso, si basa sullo schema circolatorio (pattern) dominante che si manifesta, a scala emisferica, durante il mese di ottobre e viene calcolato in via del tutto automatizzata attraverso uno specifico software messo in piedi grazie al fondamentale aiuto del nostro amico, nonché informatico di mestiere, Andrea Zamboni.
Ma non voglio anticiparvi troppo. La ricerca sarà pubblicata a fine mese (probabile il 25), quando verrà messo a disposizione il file PDF scaricabile da tutti. Inoltre, per l’inizio del prossimo ottobre, sarà attiva on-line una specifica  pagina di monitoraggio in tempo reale dell’indice. Praticamente la pagina, attraverso una procedura del tutto automatizzata, si auto-aggiornerà ad ogni uscita dei run GFS (ad eccezione del 18z), mostrando, di volta in volta, l’evoluzione dell’indice e, dunque, la proiezione per il prossimo inverno. Ciò ci consentirà di scoprire insieme, le caratteristiche principali dell’inverno che verrà, con un affidabilità sconosciuta ad oggi, a livello mondiale. E sicuramente, soprattutto in anni molto confusi dal punto di vista teleconnettivo come quello in corso (attività solare su  valori “minimi” ormai da tempo immemore ma con QBO in piena fase positiva discendente, ciclo ENSO poco decifrabile già a breve-medio termine anche per i principali centri di calcolo mondiale, ecc…), disporre di un indice affidabile in ogni circostanza, permetterà un grosso passo avanti per le previsioni stagionali invernali in riferimento ai  centri principali di popolazione del mondo occidentale: Europa e Stati Uniti orientali.

Link all'articolo sul CMT: http://www.centrometeotoscana.it/2013/09/11/unimportante-scoperta-scient…

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