Sono passati poco meno di due anni da quando la Sezione Regionale Piemontese di MeteoNetwork si recava per la prima volta ai 2335m dell'Altopiano della Gardetta (Valle Maira, Alpi Cozie) per dare il via ufficiale al Progetto di Monitoraggio Termico e Scientifico delle Conche e delle Doline della Provincia di Cuneo. Dapprima un'attenta analisi cartografica ed un costruttivo confronto con gli amici di MeteoTriveneto e gli specialisti dell'Arpa Veneto (che da alcuni anni conducono studi analoghi sulle montagne nordestine), poi diversi sopralluoghi e qualche primordiale test con termometri MIN-MAX. Nell'ottobre del 2010 infine, la prima installazione professionale, con schermo solare passivo, datalogger digitale e pali telescopici. Le operazioni logistiche sono poi proseguite nell'estate appena trascorsa, con l'impianto di altre tre strumentazioni analoghe. Ma è sul fronte politico-burocratico che, fin da subito, sono arrivate le prime grandi soddisfazioni: pieno appoggio e disponibilità da parte dell'ente provinciale e dei diversi comuni interessati, fondamentale sostegno del locale Centro Meteorologico di Datameteo (www.datameteo.com), lusinghiera e prestigiosissima collaborazione del mondo accademico, in particolare grazie alla Professoressa Marta Pappalardo dell'Università di Pisa ed al Dr. Ph.D Matteo Spagnolo dell'Università di Aberdeen. Cosa pretendere di più da un progetto di ricerca simile? Probabilmente nulla, se non qualche valore termometrico importante in grado di stuzzicare l'opinione pubblica verso uno studio apparentemente così alieno e futile, ma contenitore in realtà di specifiche e variegate informazioni su quello che potrebbe essere definito come il “biotopo di una dolina”. Dicevamo della mancanza di notevoli valori termici: neanche a farlo apposta, proprio nella settimana in cui il gelo e la neve hanno abbracciato l'intera penisola, la Conca delle Turbiglie sita presso la Frazione Serra del Comune di Pamparato (CN) ad appena 950m di quota, ha voluto rimediare a tale manchevolezza, spingendosi ben al di sotto della fatidica soglia dei -20°C. Alle 7.23 di lunedì 6 febbraio infatti, il datalogger digitale Omega OM-63 (posto a 190cm dal suolo in uno schermo solare in base alle norme imposte dall'Organizzazione Mondiale della Meteorologia) ha registrato la straordinaria minima di -32.8°C. Un dato assolutamente impressionante, vista la quota piuttosto modesta del sito in oggetto. Non un valore record, ma forse uno dei più bassi registrati recentemente in Provincia di Cuneo. Ma la vera particolarità di questi veri e propri freezer naturali, risiede soprattutto nella differenza di temperatura riscontrabile in pochi metri di dislivello: appena prima infatti, ovviamente al di fuori della dolina, vi è la stazione ufficiale dell'Arpa Piemonte, il cui termometro non si è spinto al di sotto dei -13°C.
Foto 1: l'installazione realizzata con pali telescopici e schermo solare passivo
Foto 2: una panoramica d'insieme della dolina ammantata di neve
Un intero mondo che continueremo ad esplorare insomma, per approfondirne la conoscenza o per fugarne dubbi e perplessità. Per ora abbiamo un'unica certezza: nelle ore notturne forse, è preferibile pernottare altrove!