
Durante lo scorso week-end, la discesa di aria fredda da Nord ha portato inizialmente venti di foehn dai quadranti settentrionali (specie su Canavese, alto Piemonte, Torinese e Cuneese) con bufere di neve nelle testate vallive e i primi fiocchi localmente alla quota di 1800 m; in seguito il consolidarsi di tale figura barica ha provocato i notevoli picchi termici registrati nella nostra regione durante i giorni successivi.
Nella serata di sabato 8 ottobre, con la cessazione dei venti, il calo termico (prima in quota e solo successivamente negli strati vicini al suolo) è stato notevole: le temperature sono crollate di oltre 10/12°C, facendo registrare le prime minime sottozero della stagione in alcune zone di campagna tra Torinese, Astigiano ed Alessandrino, talora con qualche settimana d'anticipo rispetto alle medie. Nella giornata di domenica l'anticiclone è lentamente traslato sull'Europa centro-meridionale, posizionando il suo massimo pressorio di 1025 hPa sul Sud della Francia, causando così una rotazione dei venti dai quadranti occidentali sulla nostra regione.
A partire da lunedì, segnatamente in quota tra Cuneese ed alto Canavese, le temperature massime sono state in netto rialzo a causa della compressione favonica dovuta alla particolare configurazione sinottica presente sul comparto europeo occidentale.
In presenza di formazioni orografiche significative (nel nostro caso le Alpi) nelle zone sottovento le correnti subiscono una compressione adiabatica a causa della differenza di pressione tra i due versanti. Con “compressione favonica” si intende una massa d'aria il cui volume viene ridotto senza che vi sia scambio di calore con l'atmosfera circostante, processo che comporta un significativo aumento della temperatura della massa d'aria stessa con conseguente diminuzione dell'umidità relativa.
Le temperature massime più alte del giorno 10 ottobre sono state registrate nelle zone pedemontane e montane della Val di Susa e del Torinese, ad esempio i +23.0°C di Salbertrand (1000 m), mentre in pianura non si sono superati i 21/23°C. Durante la notte tra il 10 e l'11 ottobre, i venti favonici hanno raggiunto quote inferiori coinvolgendo anche le zone pianeggianti e facendo rilevare temperature minime piuttosto elevate per il periodo. Il brusco aumento termico in pianura ha inizio a partire dalla tarda mattinata, particolarmente tra Novarese, Vercellese e Torinese, a seguire poi anche Alessandrino ed Astigiano. Alcune stazioni della rete Arpa Piemonte hanno toccato i +30/+32°C in pianura (valori mai registrati in questo periodo da quando si dispongono dati termometrici in Piemonte per il mese di ottobre).
Figura 1 – Mappa delle massime registrate l'11 ottobre dalle stazioni della rete MeteoNetwork-Meteo.it.
Seguono alcune delle temperature massime dell'11 ottobre rilevate dalle stazioni Arpa Piemonte o da stazioni amatoriali a norma OMM site nelle varie zone della regione:
– Verolengo (TO): +32.6°C
– Sezzadio (AL): +32.3°C
– Alessandria Lobbi (AL): +32.0°C
– Momo Agogna (NO): +31.8°C
– Ameno – Monte Mesma (NO) (540m): +31.7°C
– Isola Sant'Antonio (AL): +31.3°C
– Vercelli (VC): +31.1°C
– Borgofranco d'Ivrea (TO): +30.2°C
– Domodossola (VB) +30.2°C
– Asti (AT): +30.0°C
– Biella (BI): +29.4°C
– Ceva (CN): +29.3°C
– Cafasse (TO): +29.1°C
– Villanova C.se (TO): +29.0°C
– Nole (TO): +28.9°C
– Corio (625m) (TO): +27.9°C
– Lanzo (TO): +27.3°C
Il 12 ottobre sarà ricordato a lungo nella nostra regione, specie nel capoluogo dove è stato frantumato il record precedente per le temperature massime nel mese di ottobre: 30.2°C, il valore più alto mai registrato dal 1753 dalla stazione di riferimento torinese, oggi presso i Giardini Reali. Il copione ricalca molto da vicino quello della giornata precedente, ma questa volta la zona più interessata dall'aumento termico è stata la fascia pedemontana occidentale. Molte stazioni poste in media collina e alcune a quote più alte hanno registrato valori assolutamente inusuali per il periodo. Nel settore orientale della regione invece le temperature sono state di poco inferiori a quelle registrate il giorno precedente.
Alcuni valori significativi:
S.Maurizio Canavese (TO): +31.2°C
Borgofranco d'Ivrea (TO): +30.6°C
Ciriè (TO): +30.6°C
Cafasse (TO): +30.6°C
Nole (TO): +29.2°C
Lanzo (TO) (580m) +28.3°C
Corio (TO) (625m) +28.0°C
Ala di Stura (TO) (1000m) +23.4°C
Balme (TO) (1400m): +23.6°C
Coazze (TO) (1140m): +25.3°C
Lago Dietro la Torre (Usseglio, TO) (2300m): +13.2°C
Rifugio Gastaldi (Balme, TO) (2657m): +11°C
Diga della Piastra (Entracque CN) (980m): +30.1°C
Upega (CN) (1300m): +29°C
Un evento senza dubbio storico per la nostra regione che ha visto molti record secolari cadere sotto i colpi del favonio; siamo sicuri che i meteoappassionati piemontesi, e non solo, si ricorderanno a lungo di queste due giornate così intense.