01.06.2024 - Associazione
Outlook Estate 2024 – Prima parte

PREMESSA

La stagione primaverile ha visto un sostanziale cambio di pattern iniziato a metà del mese di marzo in concomitanza del Major Warming stratosferico, il cui effetto sulla circolazione troposferica si è manifestato attraverso la dislocazione di nuclei freddi alle latitudini intermedie, tra cui un blocco di aria fredda sul Nord-Est europeo ed una circolazione secondaria di derivazione nord pacifica estesa fino all’Oceano Atlantico (ben descritta dalla negatività degli indici NAO e PNA). Questa circolazione si è prolungata fino ad oggi grazie al Final Warming intercorso a distanza di circa un mese dall’evento major, che ha contribuito a dare nuova linfa al pattern.

Riguardo all’ENSO, il veloce rientro verso valori neutri al momento non ha avuto effetti sostanziali in troposfera, con una circolazione atmosferica che ha palesato gli effetti residuali del regime di El Niño con il mantenimento di una buona tensione zonale sul comparto Atlantico. Il mese di Maggio è infatti stato caratterizzato da una doppia azione sul nostro comparto, con il ramo occidentale ben supportato dal jet stream presente in Atlantico ed una circolazione orientale supportata dagli effetti del Final Warming. Le SSTA atlantiche hanno in buona parte risentito dell’effetto della corrente fredda in uscita dal continente nord americano soprattutto ad inizio del mese di maggio, con una fascia di anomalie negative alle medie latitudini (tripolo da NAO-).

Tutto ciò ha avuto come effetto la rimozione di un longevo Atlantic Ridge (ATR) ad opera delle correnti atlantiche, molto efficaci nel portare un periodo particolarmente piovoso in Europa. Questo nuovo tipo di pattern, che possiamo descrivere attraverso un blocco alla circolazione sul nord Europa in concomitanza ad una NAO negativa, ha prodotto un forte gradiente di accumuli precipitativi tra il nord e il sud dell’Italia; con l’avanzamento della stagione tale gradiente si è riflesso anche sulle temperature superficiali, difatti ad un’anomalia di precipitazioni piuttosto marcata sul nord Italia si è contrapposta una fase piuttosto siccitosa e calda al Sud. La zona tropicale atlantica si mantiene su valori positivi; nella seconda parte di maggio la parte occidentale, comprendente il Mare delle Antille e il Golfo del Messico (Western Hemisphere Warm Pool, WHWP), e diventata più calda del suo corrispettivo sulla parte orientale (Tropical North Atlantic index, TNA). L’Indian Ocean Dipole (IOD) si mantiene su valori positivi. Le proiezioni attuali sullo stato futuro dell’ENSO sono oggi orientate verso un segnale neutro/negativo, e non nettamente negativo come le proiezioni precedenti.

 

ANALISI

L’impronta della stagione primaverile su quella estiva non appare immediatamente rimovibile, principalmente in virtù della disposizione delle SSTA atlantiche; l’anomalia negativa alle latitudini intermedie si è ridotta, fino ad annullarsi nella parte centrale dell’oceano.

Le anomalie oceaniche nell’Oceano Indiano associate all’IOD+ impattano solo indirettamente in Oceano Atlantico, mentre favoriscono l’intensificarsi dell’alta subtropicale sull’Africa nord-orientale e sul Mediterraneo orientale per l’innalzamento abnorme dell’ITCZ sul Medio Oriente. Questo a sua volta attiva una circolazione calda e secca dall’Africa nord-occidentale verso il Mediterraneo centro meridionale, i Balcani e l’Europa orientale.

Per quanto concerne il mese entrante, oltre al “segnale di fondo” che ha caratterizzato la primavera ormai al termine bisogna considerare la presenza di un segnale emergente ad alta frequenza. Il segnale di fondo è caratterizzato dall’inerzia circolatoria imposta, come detto in premessa, da due fattori principali:

– I “residui” di una corrente medio atlantica molto umida, effetto della trasmissione nel nord Atlantico dello status ENSO positivo ormai volto al termine;
– Gli effetti in troposfera di un riscaldamento dinamico della stratosfera durante il mese di marzo e del successivo Final Warming.

Il primo dei due fattori sarà in progressivo esaurimento per la decadenza nella trasmissione del segnale ENSO positivo e per l’incedere stagionale, con le fasce altopressorie che tenderanno fisiologicamente ad innalzarsi influenzando la traiettoria e l’intensità della corrente a getto durante il trimestre estivo. Il secondo fattore è responsabile del contributo di aria fresca che attualmente scende verso l’Europa centrale dalle latitudini settentrionali dell’Atlantico e dal Nord Europa.

Il segnale emergente consiste nei possibili effetti trasmessi lungo l’Oceano Pacifico dall’emersione e spostamento di un’onda di Kelvin, che dovrebbe far traslare i centri di massima convezione tropico-equatoriali verso i meridiani centro occidentali del Pacifico (equivalenti ad una fase 6/7 della MJO). Questo effetto si esprime subito nella forte intensificazione della corrente a getto subpolare pacifica e nella marcata positivizzazione del PNA rispetto ai valori molto negativi fin qui registrati.

Gli effetti di questa trasmissione d’onda potrebbero essere visibili anche nel comparto atlantico verso la fine della prima decade del mese di Giugno, quando dapprima verranno rimossi i blocchi precedenti (wave breaking), in particolare modo quello nel centro ovest Atlantico, mantenuti da uno stato inerziale della corrente a getto attorno ai 50/60°N, quindi si avrà una distensione zonale in direzione dell’Europa centrale (con inversione del gradiente sull’Europa meridionale in una sorta di temporaneo pattern WR4) e, infine, potrebbe aver luogo una nuova fase ondulatoria nel centro est Atlantico, con un cavo d’onda in avvicinamento verso Spagna, Portogallo e nord Italia il quale darà adito ad una nuova fase umida/instabile ad appannaggio soprattutto della parte occidentale del continente europeo.

In questo ambito è invece molto probabile il rinforzo di un’onda calda stabilizzante con focus sull’Europa orientale e sul Medio Oriente fino al Mediterraneo orientale, con possibili effetti più evidenti verso il sud Italia.

 

PROIEZIONI PER IL MESE DI GIUGNO E LA PRIMA PARTE DI LUGLIO

L’avvio del primo mese estivo vedrà la prosecuzione del pattern in essere, con il Mediterraneo centrale alla prese con una saccatura alimentata da aria fresca proveniente dal Nord Atlantico; le condizioni saranno marcatamente instabili al Nord Italia e gradatamente più stabili procedendo verso Sud.

La traslazione del nucleo freddo Nord atlantico verso la zona scandinava farà sì che la stessa tenda ad allungarsi progressivamente verso Sud-Ovest, andando ad agganciare una zona depressa su Iberia- Est Atlantico, attivando una risposta altopressoria di matrice continentale Africana verso il Mediterraneo centrale.

Successivamente, attorno a metà mese, dovremmo assistere ad una nuova distensione del getto con aria stabile che dall’Oceano Atlantico andrebbe gradualmente a sostituire l’aria calda di matrice africana preesistente sul nostro comparto; tuttavia, al graduale decremento di GPT ed isoterme in quota potrebbe non corrispondere un efficace ricambio d’aria al suolo, con le giornate che potrebbero mantenersi particolarmente afose con tassi di umidità elevati nelle aree interne ed in Pianura Padana. Diversamente, sulle coste si attiveranno brezze diurne vivaci, stanti le temperature ancora non particolarmente elevate del mare.

La dinamica circolatoria in essere dovrebbe tendenzialmente proseguire a cavallo tra la seconda e la terza decade di Giugno, in quanto la buona vivacità del getto dovrebbe essere agevolata dalla disposizione delle SSTA in Atlantico. In questo contesto è lecito attendersi un abbassamento del getto sull’Europa centrale, con il possibile transito di qualche fronte atlantico su Germania, Francia, Austria e Nord Italia. Sempre decisamente più stabili e calde le condizioni meteorologiche sul Sud Italia, Balcani ed est Europa.

Tale circolazione dovrebbe protrarsi fino alla fine del mese, anche se si cominceranno a manifestare i segnali premonitori di quello che dovrebbe essere regime prevalente per il mese di Luglio, con un graduale indebolimento del jet stream atlantico ed un contestuale innalzamento delle fasce tropicali sul Nord Africa, che andranno ad opporsi via via con maggior vigore alla corrente a getto. Ci attendiamo pertanto una crescente difficoltà dei fronti instabili ad entrare franchi sull’Europa, ed il consolidamento di un’area stabile che dall’est Europa-Balcani dovrebbe espandersi verso Ovest, andando così a concretizzare il passaggio di testimone verso un WR3 che pare essere il regime prevalente per la prima parte di Luglio. Queste modifiche porteranno quindi a condizioni meteorologiche più calde e stabili, anche sulle regioni settentrionali; in questo contesto non è escludibile a priori il transito di gocce “fresche” dal Nord-Ovest europeo sulle nostre regioni come esito di piccoli “strappi” nel getto, ma ad oggi questa possibilità appare minoritaria.

Riassumendo, ad un Giugno piuttosto dinamico, specialmente al Nord Italia, dovrebbe seguire una prima metà di Luglio decisamente stabile e calda sull’intera penisola.

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