Nella giornata di sabato 17 novembre, la stretta e prolifica collaborazione da tempo esistente tra l'Associazione MeteoNetwork Onlus – tramite le sue“costole” MeteoNetwork Veneto e Thunderstorm Team – e l'Associazione MeteoTriveneto ha dato vita al convegno “I tornado a Venezia”, organizzato presso la parrocchia di Sant'Elena Imperatrice a Venezia.
L'incontro, svoltosi anche grazie alla preziosa disponibilità del parroco della chiesa, Padre Carlo, ha avuto come suo filo conduttore l'analisi dei due fenomeni tornadici abbattutisi sulla laguna veneta nel settembre del1970 e nel giugno di quest'anno. La tematica in discussione ha richiamato un notevole pubblico, composto prevalentemente dagli abitanti delle zone che più hanno patito i danni portati dall'ultimo evento: un'importante occasione, dunque, per cercare di capire le cause della loro genesi, la probabilità di ritorno in tempi brevi e i modi per ridurre al minimo la devastazione da essi causata. Il notevole interesse dimostrato dagli ascoltatori ha certificato, una volta di più, quanto tali tematiche siano sentite e temute in un'epoca come quella attuale, in cui i fenomeni estremi e violenti si verificano con sempre maggiore frequenza e obbligano ad adottare adeguate contromisure per salvaguardare se stessi, i propri cari e le proprie cose.
Tali eventi sottolineano inoltre la grande sete di meteorologia seria che è sempre più diffusa in gran parte della nostra popolazione: un sicuro mezzo per soddisfarla è quello rappresentato da associazioni senza scopo di lucro come MeteoNetwork, nata nel 2002 per iniziativa di un gruppo di meteoappassionati e oggi ramificata nel territorio grazie anche ad una fitta rete di stazioni meteorologiche, costantemente online,che permettono di monitorare in tempo reale le condizioni del tempo in ogni angolo d'Italia.
Solo pochi anni fa, sulla scia di quanto accaduto in altre regioni italiane, ha visto la luce il gruppo veneto dell'Associazione, che conta oggi di una decina di soci ed è attivo nell'organizzazione di giornate di studio e divulgazione come quella tenutasi ieri a Venezia. Uno dei principali obiettivi del nostro gruppo è sicuramente quello di rendere una scienza come la meteorologia sempre più comprensibile alla popolazione, per far capire alle persone quanto essa sia fondamentale nella gestione ed organizzazione di molti momenti della vita quotidiana e lavorativa, liberando dunque il campo dallo stereotipo troppo diffuso che la vede come un qualcosa di molto simile agli oroscopi dell'astronomia. Dopo avere dunque reso possibile la realizzazione dell'evento di ieri e di un'altra giornata dedicata all'analisi e prevenzione dei fenomeni meteorologici violenti, tenutasi nel maggio del 2011 a Conegliano, prossima tappa sarà l'organizzazione di un incontro a tema meteorologico in un istituto scolastico del Veneziano, che avrà un taglio meno specialistico e più immediato dei precedenti, rivolgendosi ad una platea composta da adolescenti.
Non va in tutto questo dimenticato il contributo offerto al nostro evento da Niccolò Ubalducci, membro del Thunderstorm Team, che ha stupito ed appassionato la sala raccontando i suoi viaggi annuali negli Stati Uniti alla caccia dei tornado, accompagnando le sue parole con una rassegna di foto capaci di mostrare la totale distruzione che un tornado di massima potenza è in grado di causare. Niccolò ha constatato come negli States la meteorologia sia sentita come una scienza a tutti gli effetti, e come il meteorologo abbia un ruolof ondamentale agli occhi della popolazione comune, perchè visto come la persona che può salvare dalla devastazione che i frequenti eventi estremi portano in quelle terre. L'auspicio di tutti, e di noi appassionati in primis, è che, passo dopo passo, tale consapevolezza si possa sviluppare sempre più anche nel nostro Paese, anche grazie allo svolgimento di eventi e convegni come quello tenutosi a Venezia.
Da sinistra, Giuliano Nardin, Giorgio Pavan, Alberto Gobbi, Massimo Michieli, Padre Carlo e Niccolò Ubalducci
Inoltre all'interno del chiostro di fianco alla chiesa di sant'Elena, grazie a Padre Carlo, resterà permanentemente esposto un tabellone con l'analisi del tornado 2012 e altri due con le nostre foto, integrando così il materiale già esposto del tornado del '70, il tutto visibile in modo gratuito.