La stagione autunnale si è appena congedata con una forte dinamicità, con un carico precipitativo notevole, in un contesto termico sovente oltre la media stagionale.
Le precipitazioni di questa ultima “tornata” autunnale hanno nuovamente rimarcato la “fragilità” del territorio italico, con episodi alluvionali, specie sui settori tirrenici.
La vasta depressione che ha flagellato la nostra Penisola negli ultimi giorni, ha “origini” ben lontani da noi, fin dal Circolo Polare Artico. Ad inizio settimana i due anticicloni permanenti subtropicali dell'Atlantico e del Pacifico, approffittando della debolezza del Vortice Polare, si sono ancora “spinti” nuovamente verso la Calotta polare, “disturbando” nuovamente il VP e causando la suo frammentazioni in due o più nuclei.
Il primo nucleo gelido ha “intrapeso” la “strada” spagnola, e poi si è “ripresentato” con correnti umide e piovose verso la nostra Penisola.
Nel frattempo l'Alta pressione delle Azzorre tenterà una rimonta sull'ovest del Continente europeo, ma non riuscirà ad contrapporsi agli impulsi gelidi, proveniente dirattamente dal Circolo Polare Artico.
Tra Martedì 4 e Giovedì 5 Dicembre avremo una nuova “pulsazione” artica, con precipitazioni sopratutto “concentrate” al centro-sud. Le precipitazioni sotto forma di rovescio o temporale insisteranno su questi settori, mentre la neve cadrà sull'Appenino a quote medie e al nord/est. Tempo più asciutto al nord/ovest grazie alla protezione della catena alpina.
Poi seguirà una breve fase variabile, con i rovesci che si attarderanno ancora sulle regioni meridionali.
Ma la formazione di una depressione al centro-sud attirerà asria fredda da est, verso la nostra Penisola nel prossimo fine settimana, tra Sabato 8 e Domenica 9 Dicembre.
Il freddo ritornerà con “prepotenza ” sulla nostra Penisola, con estese gelate al nord, e neve a quote basse al centro-sud.
Dopo il 10 Dicembre il flusso freddo incomincerà ad indebolirsi, sia per il ricompattamento del Vortice Polare, sia anche per una Alta pressione più “presente” sulla nostra Penisola, con esclusione dei versanti adriatici ancora alle “prese” con freddo e neve a quote basse.
Fonti immagini:
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Fabio Porro