16.07.2012 - Piemonte
Le Supercelle di Martedì 10 Luglio 2012 in Piemonte

La giornata di Martedì 10 Luglio 2012, agli stormchasers (cacciatori di temporali) del Nord Ovest italiano è subito parsa agli occhi come una giornata ottimale per temporali organizzati anche di forte intensità. Gli ingredienti c'erano tutti e ben inquadrati dal nostro WRF MeteoNetwork.

L'energia non mancava in quanto il Nord Italia si trovava al confine tra l'anticiclone africano che trasportava aria molto calda ed umida (il carburante) e le fresche infiltrazioni instabili di origine atlantica (indispensabili per far esplodere i temporali e sfruttare la grande quantità di energia); inoltre era prevista una buona convergenza dei venti al suolo ed un buon shear in grado di strutturare le celle temporalesche e farle diventare anche di tipo supercellulare come poi si è effettivamente verificato.

Qui sotto tre mappe eloquenti.

 

 

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Intorno alle 17 la rete di stormchasers Piemontesi si mette in contatto e aspetta l'”esplodere” dei primi updraft temporaleschi.

Era evidente che inizialmente doveva esser vinta un'inversione termica in quota intorno ai 4-5km poiché fino a quando mi sono messo in movimento verso il target (Vercellese Occidentale) alcuni cumuli salivano ma a tale quota si sgretolavano rapidamente.

La prima parte della magia della natura avviene proprio mentre ero sull'autostrada A4 per Milano intorno le 17:30 quando, superata Chivasso, ho iniziato ad osservare un enorme cumulo congesto in direzione della pedemontana Canavesana che saliva rapidamente. Era un'autentica esplosione. Si notava visivamente l'updraft salire, nonostante fossi a diversi chilometri di distanza. In quel momento ho capito che l'inversione termica era stata vinta e che la cella temporalesca che aspettavamo con ansia stava sviluppandosi rapidamente. Decisi allora di fermarmi appena dopo il casello dell'A4 di Rondissone per capire la possibile traiettoria del temporale e per sentire al cellulare gli altri amici stormchasers Piemontesi per indicazioni reciproche circa il procedere successivo della caccia. Le emozioni salivano così come la carica di adrenalina.

Una volta che la struttura temporalesca ha raggiunto la maturità (intorno le 17:55) ho iniziato ad osservare una rotazione evidente dell'updraft e così decisi di muovermi ulteriormente verso Nord in direzione dell'Uscita di Borgo d'Ale (VC) per avvicinarmi ulteriormente.

La cella scendeva rapidamente in pianura e quando mi son fermato una decina di chilometri più a Nord (in una piazzola di sosta dell’A4 a circa 3km dall’uscita di Borgo d’Ale), ho potuto osservare che il temporale aveva già sviluppato una wall cloud sotto la base. In quel momento (ore 18) la cella si trovava alcuni chilometri ad Ovest/Nord-Ovest del mio punto di osservazione. Ho iniziato così a scattare le prime foto della base della struttura che in quei momenti aveva inoltre sviluppato un grosso funnel cloud molto basso.

La supercella deviando come da prassi verso destra rispetto le correnti in quota si avvicinava rapidamente alla mia postazione: decido di rimanere fermo e aspettare che la wall cloud mi passasse davanti agli occhi (tutto questo tra le 18 e le 18:13) anche perché non conoscevo molto bene le strade seguirla verso Est.

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In quei momenti altri miei amici stormchasers erano in rapido movimento verso la cella temporalesca intercettandola da un punto di vista diverso: osservavano la wall cloud da Est.

Due foto di Alessandro Piazza:

Una volta che la base del temporale e quindi la wall cloud mi è sfilata ad Est decido che è il momento di muovermi per trovare nuovamente un buon punto di osservazione. Ma con enorme stupore vedo che la wall cloud è stupenda anche vista da dietro e decido di accontentarmi ancora. Così uscito a Borgo d’Ale decido di fermarmi appena ad Ovest di Bianzè (VC) e tra le 18:18 e le 18:28 scattando altre numerose foto mentre purtroppo, con il passare dei minuti, iniziavo a notare la struttura del temporale lentamente a perdeva ed a scemava.

Infatti il meso si stava occludendo e le precipitazioni da RFD avvolgevano la base del temporale: la wall cloud scomparve quasi completamente…

Verso le 18:35 finalmente mi sono incontrato con un amico (Alessandro Piazza) e decidiamo di seguire comunque la cella temporalesca anche perché continuava a mostrare picchi precipitativi notevoli al radar. Tuttavia la cella temporalesca non riuscirà più ad organizzarsi come lo era in precedenza, se non in un debole tentativo che non si è concretizzato. In seguito scopriremo, grazie ad Alessandro Piazza, che la supercella in questione ha prodotto grandine fino a 6cm di diametro a Stroppiana (VC).

Raggiunta un’altra amica (Valentina Abinanti) decidiamo di portarci a Nord, tra Fara Novarese ed Oleggio dove si era formata una discreta linea temporaleesca. In quelle zone riusciamo ancora ad osservare una debole Supercella LP tra le 20:29 e le 20:43, prima che evaporasse tutto definitivamente.

La giornata di caccia si conclude.

Momenti eccitanti, spettacolari, minuti che purtroppo volano. Sapere di essere testimoni di questo spettacolo della natura ci rende orgogliosi dei nostri sforzi e la voglia di far vedere a tutti quanto abbiamo visto è la molla che ci fa muovere ogni volta percorrendo anche centinaia di chilometri in poche ore.

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