04.06.2012 - Comitato Tecnico Scientifico
Verifica Giugno / Aggiornamento Luglio 2011

In questo breve articolo ci proponiamo di verificare la proiezione del mese di giugno come espresso dall’Outlook Estate 2011:


Con ogni probabilità il mese di giugno inizierà con un’incisiva azione di blocco sul medio atlantico che andrà a pilotare correnti più fresche ed umide nel Mediterraneo occidentale. La progressiva erosione dei geopotenziali sull’Atlantico orientale potrebbe di contro comportare la risalita di calde correnti africane verso il Mediterraneo orientale, coadiuvate da una cella anticiclonica continentale che potrebbe radicarsi sull’Europa centro-orientale per l’intera stagione ed essere inoltre agganciata nella seconda parte del mese dalla cella azzorriana. In questo primo mese dell’estate 2011 non si dovrebbero verificare feroci ondate di calore sulla Penisola italica, anche se non mancheranno periodi sopramedia. Nel complesso il mese dovrebbe risultare leggermente sopra la media termica, con precipitazioni più abbondanti sulla fascia prealpina e tirrenica.”


con l’ausilio carte di rianalisi del NOAA   www.esrl.noaa.gov/psd

e di fornire un aggiornamento per il prossimo mese di luglio.


I primi 15 giorni del mese vedono un’area depressa che staziona sul Mediterraneo occidentale. Impulsi freddi pilotati dalla bassa pressione del nord Atlantico scorrono sul bordo orientale dell’anticiclone di blocco in Atlantico (a sinistra in figura). Possiamo osservare un’azzorriana più defilata in Atlantico (a destra in figura) ed una semipermanente islandese più profonda. Un altra area di alte pressioni è presente tra Scandinavia ed mar Baltico. 


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La seconda parte del mese l’alta delle Azzorre si estende sui paralleli alla conquista del Mediterraneo provocando la risalita di correnti calde soprattutto verso la Spagna, la Francia, in misura minore verso l’Italia e la penisola Balcanica (a sinistra in figura). Quest’ultima si trova sull’estremo lembo dell’alta delle Azzorre con parziale contributo nord-africano (a destra nella figura). 


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In conclusione, la previsione della prima parte del mese è stata centrata mentre la seconda parte è risultata difforme perché la risalita delle correnti calde africane è stata prevista un po’ più ad est ed un po’ più meridiana tanto da non riuscire ad alimentare una cella anticiclonica continentale isolata.


Per quanto riguarda l’aspetto termico-precipitativo, le temperature in Italia si sono mantenute di poco sopra la media 1968-96, con massima anomalia tra 1° e 1.5° sull’area peninsulare e minima anomalia in area insulare (+0.5 ÷ +1). Non ci sono state ondate di calore di rilievo. Le precipitazioni sono state abbondanti su tutto lo stivale ad eccezione dell’estremo sud e Sardegna dove sono risultate in media. Temperature e precipitazioni sono state correttamente previste, anche se scendendo più nel dettaglio, una certa sottostima dell’aspetto precipitativo si osserva sulla Pianura Padana e sulle centrali tirreniche ove la precipitazione è stata egualmente abbondante rispetto alle fasce prealpine e appenniniche.


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Entrando maggiormente nel dettaglio delle temperature massime osservate in 20 stazioni (7 del nord, 6 del centro e 7 del sud), vediamo che rispetto al periodo climatico 1971-2000:

  • nella prima parte del mese se si esclude qualche al centro-sud, c’è stata una prevalenza di un debole sottomedia, più evidente al nord;

     •     nella seconda parte del mese c’è stata una netta prevalenza di un sopramedia, più evidente al nord e nella parte finale del mese. 


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A nostro avviso la modifica avvenuta nella seconda parte del mese potrebbe avere ripercussioni su alcuni regimi del tempo (WR) attesi nel mese di luglio. La figura mostra i 4 WR estivi.

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In particolare, salgono le quotazioni di una più profonda bassa pressione in Atlantico (WR3) che si estende su UK e sud Scandinavia. Un possibile break potrebbe coinvolgere anche l’area euro-mediterranea (WR1). Anche il WR2 connotato da una maggiore e più forte estensione azzorriana verso il sud Europa potrebbe essere più frequente di quanto ipotizzato nell’outlook. Viceversa, il WR4 scende di quotazione.

Autori: 

a cura del Comitato Scientifico Meteonetwork

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