04.06.2012 - Comitato Tecnico Scientifico
Reversal pattern in ottobre?
Da due mesi a questa parte, stiamo assistendo ad un rinforzo della semipermanente islandese con blande ondulazioni limitate al solo Atlantico centrorientale, con il risultato che il Mediterraneo centrale ha subito il progressivo rafforzamento del campo anticiclonico.
La particolare disposizione delle SSTA atlantiche ha giocato un ruolo chiave, a mio avviso, nel favorire il permanere di condizioni miti e stabili anche nel mese di Settembre, interrotte solo da fugaci eventi perturbati.
Nella figura sottostante, che rappresenta l’anomalia delle temperature superficiali marine, ho evidenziato un’area molto estesa con SSTA negative. Il particolare dipolo, SSTA- nel Nord Atlantico e SSTA+ nella fascia centrale dell’Atlantico settentrionale, è probabilmente favorito dal permanere di condizioni Nina nel Pacifico e ha importanti implicazioni nel medio e nel lungo periodo.

Figura1

Costruendo un indice che contempli le SST nell’area evidenziata sopra (45N-60N e 40W-10W) si possono analizzare più in dettaglio le correlazioni con le altezze geopotenziali nei mesi autunnali sul comparto europeo.
Partiamo dal lag 0, ossia tra le SST in tale area nel mese di settembre e le correlate altezze geopotenziali nello stesso mese. Le altezze geopotenziali correlate, rispecchiano in maniera fedele le anomalie osservate nei primi 15 giorni del mese. Anomalie che con ogni probabilità sono destinate a persistere anche nella seconda metà del mese.
N.B: essendo le SSTA in tale area negative, a correlazioni positive corrisponderà una maggiore probabilità di avere altezze geopotenziali negative rispetto alla media, e viceversa.

Figura2

Ed eccoci al mese di ottobre, con correlazione a lag 1 (ovvero con le SSTA del mese di settembre). In questo caso – ecco spiegato il titolo dell’articolo – si osservano invece correlazioni quasi opposte rispetto a settembre. Quindi SSTA nagative nell’area sopra descritta, sembrerebbero favorevoli ad un “reversal pattern” (ovvero una configurazione barica opposta rispetto a quella settembrina) accompagnato quindi da una instabilità persistente nel Mediterraneo centrale.

Figura3

Ovviamente si tratta di supposizioni esposte valutando come unico predictor, l’attuale dipolo Atlantico, che necessiteranno di essere vagliate più approfonditamente nelle prossime settimane in sede di analisi modellistica.
Volendoci spingere ancora più in là, novembre e dicembre vedrebbero il ritorno di condizioni più stabili, rispetto alla media.

Figura4

Bisogna però tenere conto che all’aumentare del lag, le correlazioni diminuiscono drasticamente. Pertanto sarà meglio riaggiornarsi e nel frattempo continuare a seguire gli sviluppi sul fronte della NAO prevista nei prossimi mesi:



 
Autori: 

Marco Magnani

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