19.11.2015 - Didattica
Il gelo fresco della ghigliottina artica

In attesa di un cambiamento esteso del tempo spuntano, come al solito, aggettivi e sostantivi che farebbero arrossire uno scrittore di favole di fantascienza per bambini. Il tutto per guadagnare click, pubblicità e tutto quello che ne consegue.
E allora anch'io mi presto al gioco (vedi titolo), giusto per provare il brivido della trasgressione in un mondo sempre più popolato da artisti dell'eloquio tentatore.

Ok, bene. Il brivido non è arrivato; quindi possiamo andare avanti passare a quello che succederà parlandone con l'animo più leggero.

La sostanza è questa: stiamo per passare da un periodo di 15-20 giorni troppo caldo e siccitoso ad alcune giornate dapprima ventose, poi piuttosto fredde e a tratti piovose.
Non sta arrivando niente di particolare o eccezionale, ma solo qualche giornata fredda, magari condita dalle prime nevicate decenti sull'Appennino e preceduta da una Libecciata. Stop.

Il tutto arriva all'improvviso perché l'alta pressione ha insistito troppo, nel tempo; non solo da noi, ma su tutto il Mediterraneo e anche sull'Atlantico Centrale, mantenendo temperature esageratamente alte alle medie latitudini mentre in zona artica stava proseguendo il normale raffreddamento e la costruzione dei ghiacci e della banchisa stagionali.
Le ventate dalla Groenlandia hanno già cominciato il loro cammino, e velocemente passeranno tra l'Islanda, il Mare del Nord, l'Europa centrale e la Francia, per poi arrivare da noi ancora con una certa velocità; tanto che il contrasto con l'aria calda ancora presente in Italia scatenerà venti particolarmente forti, con punte superiori ai 100 chilometri orari in diverse zone.
Seguirà qualche ora di vento più fresco, asciutto e turbolento, spazzando finalmente via le nebbie, lo smog e gli inquinanti in genere dalla Pianura Padana e le vallate più strette del Centro-Sud. Poi arriverà una calma relativa, che ci farà assaggiare le prime temperature notturne attorno allo zero (o sotto) sia in pianura che in montagna che nelle valli, già nella notte tra domenica e lunedì.

A seguire – secondo uno schema classico di questi peggioramenti – passerà un'altra perturbazione nata proprio sul Mediterraneo, a scorrere sul cuscino fresco e asciutto nato nel frattempo sulle nostre regioni, con maggiore impatto probabilmente sulle regioni centrali. Ma è presto per parlare di quote delle nevicate.
Intanto prepariamoci al ricambio d'aria, sicuramente più salubre di quanto potremmo pensare ad un primo impatto.

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