Finora abbiamo scherzato.
L'estate meteorologica è finita con la fine di agosto, ma già da tempo sul territorio italiano abbiamo degli assaggi di un brusco cambiamento del tempo, con temporali forti e grandinate. Il tutto ad opera di piccole gocce fredde, di perturbazioni poco estese di passaggio nei dintorni dell'Italia; niente di incisivo, esteso, pesante.
Questo ha permesso di capire quale fosse il potenziale a disposizione di cumuli e cumulonembi, una volta di passaggio sui nostri mari surriscaldati da un luglio esageratamente anomalo, e da un agosto che si è messo in scia con una moderazione solo apparente.
Ma adesso tocca a loro, a quelle perturbazioni atlantiche che sono da sempre protagoniste dell'autunno italiano.
Sono perturbazioni ampie, organizzate su più fronti, che dragano dinnanzi a sé grosse quantità di aria umida e mite per poi rimescolarla con colate di aria più fredda e asciutta rovesciata dall'alto in coda, nel vano – eterno – tentativo di riportare un po' di equilibrio.
La prima è attesa tra domani e lunedì, e sarà subito problematica.
Come da tradizione, infatti, lo Scirocco costruirà nuvole dense ed estese in particolare sul Mar Ligure (e in seguito anche sulle coste dell'alto Adriatico), per poi spingerle – gonfie di pioggia – verso i litorali e le montagne che si trovano più a nord, portando tempo particolarmente piovoso per alcune aree, più o meno sempre le stesse.
Parliamo della Liguria, in particolare tra Genova e La Spezia; dell'alta Toscana, il crinale emiliano, l'alto Piemonte, il Friuli, forse parte del basso Piemonte e della Lombardia. Qui sono possibili piogge insistenti, e in alcuni casi pesanti da digerire per i corsi d'acqua ormai asciutti per la lunga siccità pregressa.
Per fortuna che però – almeno in questa occasione – mancherà ancora uno degli elementi più importanti per sfruttare appieno questo potenziale di pioggia: un'alta pressione sui Balcani che blocchi la perturbazione sull'Italia, facendola sfogare oltremodo su aree limitate.
Il tutto, quindi, si risolverà pressoché subito, tra lunedì pomeriggio e martedì; poi sull'Italia seguirà il veloce ritorno – per qualche giorno – di aria più umida e calda, che riporterà condizioni estive nel Meridione, sul versante adriatico in genere (almeno a Sud del Po) e in Sardegna.
Altrove porterà sì temperature piuttosto alte, ma anche banchi di nuvole di passaggio, aria afosa, vento, a tratti instabilità … il tutto perché ormai c'è da fare i conti con l'avanzare della stagione, una estate astronomica che sta per chiudere i battenti, dopo aver fatto gran furore nella parte centrale, rispettando quantomeno la tempistica degli eventi sia nella fase di crescita che in quella di decadimento.