18.05.2015 - Didattica
Quali sono le cause di un'estate più calda della norma?

Avanti, siamo sinceri: chi di noi non ha ancora letto o sentito che la prossima estate sarà una stagione da record? Si certo, esattamente come avrebbe dovuto esserlo lo scorso inverno, così come avrebbe dovuto esserlo la scorsa estate e così via… Ora, per non rimanere imbrigliati nella rete delle falsità, alias meteo-climabufale, propinate ormai quotidianamente dalle fonti più disparate, non ci rimane che uscire dall'indotto e tornare a ragionare con la nostra testa. Non servono chissà quali conoscenze tecniche per comprendere le cause che, se operanti in sinergia, possono portare ad una stagione estiva più calda della norma. Andiamo dunque ad analizzarle. Non ci sarà difficile tenerle a mente.

Prima cosa: sembrerà banale ma in estate fa caldo perchè c'è il sole: sole alto nel cielo, sole che insiste per molte ore e che riscalda fortemente il terreno quindi la massa d'aria sopra di esso. Ma per avere il sole dobbiamo contare sulla presenza di un anticiclone. Non un anticiclone qualunque, bensì lui, il temuto anticiclone nord-africano.

Arriviamo così al secondo passo: l'anticiclone nord-africano è un'arma a doppio taglio. Oltre alla compressione della massa d'aria al suo interno, caratteristica questa di tutti gli anticicloni, il “ciclope dei deserti” viene alimentato dalle roventi masse d'aria che sovrastano le dune del Sahara e che in estate raggiungono agevolmente i 45 gradi, talvolta anche i 50 gradi. Ma tra noi e l'Africa c'è il mare. Ecco che la massa d'aria africana, in origine caldissima ma secca, inizia ad assorbire umidità dal mare per evaporazione. Maggiore è la temperature dell'aria e maggiore è l'evaporazione. Inoltre, se pensiamo che più una massa d'aria è calda, e maggior quantità di vapore può contenere, è facile immaginare che questa situazione porterà caldo intenso di tipo afoso, talvolta anche insopportabile.

Bene (si fa per dire), ma possiamo sapere con qualche tempo di anticipo, qualche giorno anche qualche settimana, se il “cammello” dell'aria arriverà fino da noi? Un indizio ci può derivare dall'analisi delle anomalie termiche delle acque sul golfo di Guinea. Se le acque suddette sono più fresche della norma, viene a generarsi una corrente che dal mare (sud) soffia verso il Sahel (nord). Una sorta di enorme brezza marina che va sotto il nome di Monsone dell'Africa nord-occidentale. E chiaro che il Monsone spingerà verso nord  la linea dove confluiscono gli Alisei dei due emisferi, normalmente posta attorno all'Equatore (Linea I.T.C.Z.) e, di conseguenza, anche la banda anticiclonica subtropicale che dunque andrà ad invadere il Mediterraneo e l'Italia.

Una volta insediato l'anticiclone africano rimane l'ultimo tassello per avere un'estate insopportabile: la mancanza di precipitazioni, magari già nella stagione primaverile. Questo perchè se il terreno è secco, il riscaldamento solare cede all'aria tutta l'energia e quindi il calore, mentre in caso di terreno umido o bagnato parte di questo calore verrebbe utilizzato per il processo di evaporazione e manterrebbe le temperature complessivamente meno elevate.

Per concludere, guardate quanti fattori concorrono a creare un'estate più calda della norma: intenso soleggiamento, alta pressione nord-africana, monsone, evaporazione del mare, terreno secco già dalla primavera. Un ultimo appunto: nel caso attuale (estate 2015), non date credito a chi paventa un'estate con caldo record per via del fenomeno di El Nino. Gli “addetti ai lavori” sanno infatti benissimo che le eventuali conseguenze di questo fenomeno, qualora si verificasse con elevata magnitudo (al momento è ancora debole-moderato), si faranno sentire sul comparto euro-atlantico non prima dei 3-4 mesi successivi. A buon intenditor…

Luca Angelini

Associazione MeteoNetwork OdV
Via Cascina Bianca 9/5
20142 Milano
Codice Fiscale 03968320964