04.06.2012 - Attività Associativa
Emilia: temporale invernale nel ferrarese
La configurazione a scala generale è caratterizzata dalla presenza di un’alta pressione dinamica estesa dal medio Atlantico ai mari ad ovest della penisola italiana, in progressivo e temporaneo spostamento verso occidente, e da una figura di bassa pressione sull’Europa orientale. Le correnti in quota sono disposte da settentrione, in veloce ingresso sul Mediterraneo centrorientale ove è in approfondimento una ciclogenesi in prossimità della Grecia e dell’Egeo. Un cuneo di alta pressione si estende lungo la Slovenia, Croazia e Bosnia con direzione nordovest – sudest ed una modesta saccatura al suolo risale lungo l’Adriatico. Il debole gradiente barico al suolo presente sul settore settentrionale delle Alpi dinariche è in grado di attivare venti dai Balcani in direzione dell’alto Adriatico mentre in quota una flessione del geopotenziale trasporta una modesta avvezione di aria artica marittima verso le coste orientali italiane.
fr1
Figura 1 – La mappa dello spessore 1000/500 hpa mette in evidenza la discesa d’aria artica marittima (in quota) in direzione dei Balcani interessando marginalmente l’alto Adriatico ove tale massa d’aria (piuttosto densa) tende ad accumularsi, ostacolata in parte dall’orografia appenninica romagnola e marchigiana. Il gradiente barico al suolo esistente sul settore settentrionale delle Alpi dinariche è all’origine di questo flusso al suolo di aria fredda verso l’alto Adriatico. (Fonte dati: Meteonetwork).
In questo contesto sinottico si assiste al passaggio di un fronte freddo in scorrimento lungo l’Adriatico la cui coda occidentale tende ad interessare l’alta Emilia (ferrarese in particolare) ed in successione la Romagna. A seguito di tale passaggio frontale è proprio in quel settore regionale che si manifesta un fenomeno temporalesco piuttosto inusuale per la stagione.
fr2
Figura 2 – Dall’immagine radar è evidente la cella temporalesca che interessa nel primissimo pomeriggio il ferrarese, con provenienza dalla provincia di Rovigo, in spostamento lungo la direttrice di scorrimento della corrente a getto. La fenomenologia ad essa associata evolve piuttosto rapidamente ed è caratterizzata da tuoni, lampi, in alcuni casi anche grandine e colpi di vento. (Fonte dati: Arpav).
Le condizioni meteo-climatiche al suolo presenti all’arrivo del fenomeno temporalesco sono caratterizzate da temperatura oltre la media climatologica di riferimento a fronte di un’avvezione di aria calda di matrice tropicale marittima sulla nostra regione, avvenuta nel corso dei giorni precedenti ed analizzata, nella sua dinamica, in questo articolo. La massa d’aria stagnante risulta mediamente umida.
Nonostante la presenza di queste condizioni termo-igrometriche al suolo, concomitanti ad un’avvezione di aria fredda in quota, i principali parametri fisici atmosferici non raggiungono valori tali da innescare fenomenologia tipicamente estiva (origine termo-convettiva). Il dato fondamentale è rappresentato dalla distribuzione delle zone di convergenza e divergenza alla base della tropopausa. Sulla verticale del basso Veneto e dell’alta Emilia è visibile una certa divergenza a 300 hpa associata a velocità verticali ascendenti la cui origine è di natura puramente dinamica, determinata cioè da avvezione di vorticità su quel settore geografico a fronte della situazione sinottica sopra illustrata.
fr3
Figura 3 – Nel primo riquadro è evidente l’avvezione marginale di aria artica marittima a 500 hpa in ingresso sul nord Italia dal Friuli, Veneto ed in estensione all’alto Adriatico ed al settore orientale dell’Emilia Romagna, in seno a correnti settentrionali in quota. Nel secondo riquadro è possibile osservare la presenza di elevata umidità relativa alla quota isobarica di 700 hpa, associata ad una divergenza alla base della tropopausa (terzo riquadro), causa di moti verticali ascendenti di natura dinamica (quarto riquadro). (Fonte dati: Meteonetwork).
Associazione MeteoNetwork OdV
Via Cascina Bianca 9/5
20142 Milano
Codice Fiscale 03968320964