25.05.2016 - Didattica
In partenza una due giorni tutta africana

Parentesi africana ormai imminente. Le sottili velature che molti di noi già possono scorgere nel cielo sono il chiaro segnale della lama di aria calda che inizia ad invadere il cielo a partire dalle quote superiori. Con il progredire del campo anticiclonico, questo alito caldo riempirà la colonna d'aria sulla verticale dell'Italia anche ai piani inferiori sino a raggiungere il suolo tra giovedì 26 e venerdì 27 maggio.

Tutto secondo i piani dunque e ora, a poche ore dallo start di questa fase calda, possiamo approfondire ulteriormente la questione, addentrandoci in particolari che fino ad ora non era possibile discernere.

In primo luogo, naturalmente, tutta l'attenzione è per l'aumento generale delle temperature, un aumento rapido che risulterà più sensibile sulle Isole Maggiori e al sud. In tale contesto sono da tenere presente valori di temperatura superiori alla media fino a 12-13°C sulla Sardegna, dove non si esclude la possibilità che nelle zone interne, soprattutto quelle poste sui versanti occidentali dell'Isola, si possano raggiungere e anche superare i 35-36°C come valori massimi diurni, sia giovedì che venerdì. Un po' meno elevati i valori sui versanti orientali, dove lo Scirocco, per quanto caldo, riuscirà comunque in parte a venir mitigato dalla fresca superficie del mare.

Da notare anche, grazie alla figura qui a fianco allegata, l'apporto di polveri desertiche su queste zone.

Scarti rilevanti rispetto agli stessi valori medi anche in Sicilia, con qualche località che certamente riuscirà a raggiungere il muro dei 35°C, mentre sul sud peninsulare l'anomalia si attesterà su 5-7°C oltre la media, il che in ogni caso può voler significare temperature massime agevolmente oltre i 31-33°C. Situazione analoga al centro, in particolare lungo la fascia dell'entroterra tirrenico, con diverse località che riusciranno ad agguantare i 30-32°C, probabilmente anche Roma e Firenze.

Farà più caldo anche al nord, pur se con scarti rispetto ai valori medi della terza decade di maggio non superiori a 3-4°C. Non si esclude comunque qualche punta di 30°C in val Padana, sempre tra giovedì e venerdì.

Per il settentrione però, come si evince dalla mappa in alto elaborata dal modello in uso all'Associazione , occorre anche notare che l'afflusso di aria calda asi accompagnerà anche ad un certo aumento del tasso di umidità nei bassi strati, il che porterà, oltre a qualche situazione afosa (soprattutto a carico dei grandi centri urbani), anche a qualche spunto temporalesco pomeridiano isolato, in particolare a carico dei settori alpini e prealpini centro-orientali e in modo più probabile nella giornata di venerdì 27.

Un ultimo particolare: perchè all'inizio abbiamo parlato di “parentesi africana”. Perchè a partire da domenica, ma su alcune zone delle Alpi occidentali anche da sabato sera, una nuova circolazione depressionaria potrà determinare un nuovo rapido cambiamento delle condizioni atmosferiche, con possibile rinfrescata su tutta l'Italia.

Luca Angelini

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