18.01.2015 - Didattica
Lezione di meteorologia dalla ISS

Samantha Cristoforetti non finisce di stupirci.
Continua imperterrita a donarci immagini spettacolari dalla sua finestra privilegiata sulla Stazione Spaziale Internazionale.
E proprio poche ore fa ha fotografato qualcosa di interessante, oltre che affascinante.

Si tratta del tifone Bansi nell'Oceano Indiano, ripreso di notte, con l'occhio illuminato dai lampi che si scatenano nei cumulonembi nei più immediati dintorni.
La particolarità della foto sta nel fatto che – involontariamente – da una lezione di meteorologia molto profonda e particolare. 

I tifoni, come gli uragani, e come tutti gli altri cicloni tropicali di forte intensità, sono enormi macchine che pompano aria calda e molto umida verso l'alto, fino a colmare tutta la colonna della troposfera, fino a 10-13-15 chilometri di altezza. L'unica zona dove l'aria è più asciutta è l'occhio, nel quale le correnti scendono verso il basso dopo aver scaricato tutta l'umidità in nuvole e piogge possenti.
I cicloni più forti registrano – proprio lungo il bordo dell'occhio – una differenza enorme tra l'aria relativamente fresca e asciutta al suo interno e quella estremamente umida e calda appena al di fuori, dove ci sono i cumulonembi che formano lo stretto anello chiamato “Eye wall“, nel quale si scatenano i venti più forti della tempesta.
E questa differenza è più che sufficiente a far sì che le gocce d'acqua e il vapore presenti sul bordo di questi cumulonembi – entrando in contatto con l'aria secca dell'occhio – generino cristalli di ghiaccio e chicchi di grandine in quantità sufficienti affinché le turbolenze presenti nell'aria li spezzettino caricandoli elettricamente e scatenando in ultima analisi dei fulmini.

Nel resto della struttura della tempesta l'aria è troppo umida e calda lungo tutta la colonna affinché si formi grandine sufficiente. L'unica scappatoia sta nel trovare un cumulonembo si trovi appena al di fuori del mulinello, lungo le spire esterne.
Se un ciclone tropicale non è particolarmente intenso questi estremi vengono meno, l'aria è meno uniformemente umida, e i lampi possono vedersi (sempre pochi) dappertutto. Oppure non si vedono per niente proprio per la scarsa attività dei cumulonembi che vi si formano all'interno.

Associazione MeteoNetwork OdV
Via Cascina Bianca 9/5
20142 Milano
Codice Fiscale 03968320964