24.07.2014 - Didattica
Metà estate: il periodo più calmo dell'anno

Quarta settimana di luglio, in molti casi riconosciuta come metà estate, o come il periodo più calmo dell'anno.
Questo aggettivo, calmo, può essere tradotto in vari modi, ma la via più diretta e logica è questa: l'aria calda dal Tropico smette di spingere verso l'Artico, l'aria fredda dall'Artico non ha ancora la possibilità di riprendere a fluire verso il Tropico, e allora ecco che i contrasti tra le varie latitudini si attenuano e la Corrente a Getto diventa blanda, lenta, procedendo a piccoli strappi o lunghi fiumi sonnacchiosi.
E di solito in Italia questo significa solleone, perché la Penisola è completamente immersa nei territori conquistati nelle settimane precedenti dalle alte pressioni arrivate dai Tropici.

Quest'anno però sta andando diversamente: dopo una prima ondata di caldo a giugno il tempo è rimasto capriccioso, spesso instabile, con temporali talvolta molto forti e accompagnati da aria insolitamente fresca.
Non è mai arrivata la stabilità tipica della parte centrale dell'estate, e questo ha ricordato a molti la bella (?) stagione del 2002, quando tra luglio e agosto si succedettero molte giornate di tempo brutto, fresco e ventoso, specialmente al Centro-Nord.

Stiamo quindi vivendo una condizione affatto normale, un tipo di tempo che vede le alte pressioni lontane dal Mediterraneo e ben distese molto più a nord, mentre sul Continente Europeo si susseguono piccole bolle di aria fredda ad alta quota che regalano l'instabilità di cui stiamo parlando.
E' una situazione frutto di tutta una catena di eventi che fa capo – in ultima analisi – alla mancanza della copertura nevosa sul territorio europeo durante la seconda parte dello scorso inverno, fattore questo che ha influenzato in maniera importante la circolazione dei venti successiva.
Per fortuna la Natura ha la capacità di scegliere infinite strade da percorrere, e quindi anche se si dovesse ripresentare un inverno povero di neve non avremmo necessariamente un'altra estate capricciosa.

Il punto da analizzare adesso però è questo: quanto durerà?
Proprio perché siamo in un periodo di calma relativa è difficile che le correnti principali cambino da qui a qualche settimana, almeno finché l'aria artica non riprenderà a spingere, ossia verso la metà del prossimo mese.
Attenzione però: non sto dicendo che il tempo sarà brutto fino almeno a metà agosto (e magari dopo diventa ancora più brutto), ma che con tutta probabilità queste piccole bolle di aria fredda continueranno a vagare qua e là per il territorio europeo, lasciando poco spazio alle alte pressioni se non a ridosso dell'Oceano dove il Getto può avere una spinta in più dal contrasto vivo tra la terraferma ancora ben scaldata dal sole e le acque relativamente più fresche.
Tuttavia – questo sì – è bene prendere in considerazione l'idea che il tempo possa non stabilizzarsi per più di qualche giorno, lasciando spazio eccessivo ai temporali.

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