Un estesa saccatura di estarazione artico marittima ingloba buona parte dell’Europa centrale con isoterme inferiori rispetto alla climatologia su buona parte delle quote isobariche. Il nucleo, situato sulla Germania centro-orientale, vedrà un isoterma nell’ordine di -40/-42˚C a 500hPa mentre valori di -30/-32˚C copriranno quasi interamente l’europa continentale. Il dominio previsionale si troverà ai limiti meridionali e verrà solo parzialmente interessato. Dalla tarda serata odierna, domenica 5 Aprile, un teso flusso in quota da WNW attraverserà l’intera pianura padana divenendo via via più meridionale a causa della progressiva entrata di aria fredda, stimolando così la formazione di instabilità localizzata a carattere cumuliforme già durante le ore notturne e mattutine tra Veneto e Friuli. In mattinata anche i piani isobarici più bassi risentiranno di un modesto raffreddamento, il quale si farà strada dalla porta della Bora, andando a costuire un veloce ma potenzialmente violento minimo depressionario sull’alto Adriatico. La caduta di pressione non sarà eccessivamente elevata ( minimo di 998-1000hPa) ma sarà sostenuta dalla ricaduta di aria fredda per catabasi. L’esteso fronte di bora andrà a sollevare convezione, prevalentemente disorganizzata e molto veloce ad eccetto di un possibile evento moderato tra costa triestina e alto veneziana, dalla costa Friulana alle Marche portando rapidamente i fenomeni ad occidente. Sulle zone costiere Venete, Friulane, Romagnole e Marchigiane il livello 0 varrà per locali fulminazioni e qualche chicco di grandine, nonchè per estese e violente raffiche di natura sinottica. Stando alle ultime simulazioni ad alta risoluzione ( ICON D2 e AROME) velocità medie comprese tra i 37-45Kt non sono escluse, così come raffiche comprese tra i 50-60Kt. Tra le zone che maggiormente risentiranno della ventilazione intensa vi sono la Laguna Veneta meridionale e il delta del Po dove potenziali danni da vento sono altamente probabili.
Verso metà mattinata e primo pomeriggio il flusso di bora andrà ad estendersi ad occidente perdendo progressivamente intensità. Il trasporto di aria umida e il sollevamento mite della massa pre-esistente sarà forzato da una linea di discontinuità igrometrica importante tra Lombardia centro-orientale e Emilia ( più precisamente tra Lodi-Parma-Brescia) ad opera di una moderata-forte ventilazione secca in discesa da N su Lombardia occidentale. La forzatura del CAPE riuslterà repentina e di breve durata ma sufficente a produrre 2-3 celle temporalesche di debole entità. Data l’entrata fredda in quota e l’ambiente progressivamente secco saranno possibili rovesci di graupeln o grandine di piccole dimensioni ma con probabile accumulo. I rischi concernenti piogge e altri fenomeni paiono nulli. La convezione resterà attiva fino all’esaurimento della ventilazione secca da N e all’estensione dell’isoterma fredda ad 850hPa. Indicativamente tale fenomeno avverrà nella tarda serata quando la massa diventerà via via più stabile. Piccoli nuclei saranno possibili anche su pedemontana Veronese e Vicentina.
Altra fenomenologia locale e disorganizzata si avrà tra Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, Lazio e Campania con una situazione che non mostra particolari criticità. I rischi saranno legati a locali piccole grandinate.
Emessa lunedì 05 aprile 2021 alle ore 19:40UTC
Previsore: NORDIO