Sul dominio di previsione permane l’azione di una vasta saccatura in quota, caratterizzata dalla presenza di aria fredda, estesa dal nord Atlantico alla penisola balcanica, che introdurrà nuovi impulsi d’instabilità, più attivi sulle regioni centro-settentrionali della penisola e su quelle meridionali del basso Adriatico. Soprattutto nelle ore pomeridiane è atteso l’innesco di convezione con possibili temporali a carattere sparso, dapprima sui rilievi alpini e appenninici grazie al lifting orografico, ma in probabile estensione alle aree pianeggianti limitrofe e sulla Pianura Padana dove potranno, nel tardo pomeriggio, organizzarsi in moderate meso-linee (QLCS) modulate dall’avanzare verso nord-est di una dry-line appenninica. Su queste zone la convezione si attende più efficace con possibili brevi ma intense piogge e grandinate di dimensioni in genere inferiori ai 2 cm. Le condizioni ambientali saranno opposte tra nord e sud della Penisola, con le regioni settentrionali caratterizzate da valori di ML CAPE intorno o localmente superiori a 1000 J/Kg ma basso wind-shear salvo convergenze di basso livello forzate dall’orografia (inclusi eventuali outflow boundary); su quelle meridionali adriatiche si attendono bassi valori di CAPE (<700 J/Kg) ma parametri di shear migliori, soprattutto speed per il passaggio di un getto da WSW a 300 hPa oltre 50 m/s. In entrambi i casi appare più idoneo un livello di pericolosità 0.
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Previsore: RANDI