L’allontanamento verso est di una parte della saccatura locata oltre le Alpi sarà accompagnato da un fronte di Bora in discesa sul medio-alto Mar Adriatico tra nottata e mattinata; l’incontro di tale ventilazione con le già presenti correnti al suolo da nordovest (insieme ad interazioni con le coste italiane) potrà produrre una convergenza in mare in corrispondenza di aria instabile quasi esclusivamente nei bassi strati (0-3km CAPE fino a 200 J/kg, derivante dall’aria fredda in quota e le temperature superficiali dell’Adriatico ancora leggermente sopra la media del periodo). La combinazione di convergenze e instabilità nei bassi strati potrà produrre convezione non per forza temporalesca capace di generare fenomeni vorticosi, per i quali viene emesso un livello 0. Non sono escluse precipitazioni solide (piccola grandine/graupel) con le celle più intense.
Una situazione simile si avrà sul Mar Tirreno meridionale, con l’eccezione delle convergenze che al più si potranno generare sottocosta; anche qui viene emesso un livello 0, per occasionali nubifragi e la possibilità di un isolato fenomeno vorticoso, lo stesso vale per la costa occidentale greca.
Infine, l’avvicinamento da ovest di una nuova saccatura atlantica inizierà a richiamare aria instabile da sud e tra la serata e la nottata (si rimanda al prossimo bollettino, per giovedì) sarà possibile convezione tra Sardegna e Liguria capace al più di nubifragi e isolati fenomeni vorticosi.