
che ha colpito la nostra regione, nonché l'intero Nord Italia,
all'inizio di questo mese.
Analisi sinottica
I primi giorni dell'aprile 2011 sono stati caratterizzati da un'ondata di calore eccezionale per il periodo, provocata da un classico anticiclone subtropicale di origine Nordafricana.

Figura 2 – Dettaglio dell'immagine precedente.
Si noti come la depressione atlantica imponesse correnti meridionali sul suo lato orientale mentre l'alta pressione subtropicale si estendeva sull'Europa occidentale.

Nell’Alto Piemonte, zona più esposta alle correnti da settentrione, in breve tempo si raggiungono valori eccezionali: la prima località a sfondare il muro dei 30°C è Domodossola. L’umidità tocca valori molto bassi, le correnti scendono per la Val d’Ossola ed a Verbania e Candoglia Toce le massime si avvicinano alla soglia dei 30°C.
Nel resto della regione le temperature aumentano progressivamente nel pomeriggio, superando in molti casi i 29°C di massima.
A fine giornata le zone più calde sono risultate l’Ossola, l’alto novarese, l’astigiano e l’alessandrino, con valori massimi a Domodossola 30,8°C, Isola S.Antonio (AL) 30,7°C e Asti a 30,2°C.
Le zone pedemontane continuano a ricevere correnti favoniche da giorni, l’alta pressione subtropicale si estende ormai al di là delle Alpi. Le temperature salgono ancora; all’ora di pranzo molte stazioni superano già i 30°C, sempre con i tassi di umidità a livelli minimi.
Nel primo pomeriggio diverse zone collinari, che faticano a superare alcuni di questi valori anche nel mese di giugno, superano i 27-28°C. Alcuni valori arrivano dunque a toccare 17°C gradi di scarto positivo dalla media storica per la prima decade di aprile.
A metà pomeriggio le temperature maggiori si sono registrate nel novarese e nell’alessandrino ma i 30°C gradi sono stati toccati in tutte le altre zone a bassa quota della regione: nel medio-alto cuneese, nell’astigiano e nel vercellese, mentre nel torinese, nel biellese e nel verbano anche anche a quote collinari (500-600m).
Al termine della giornata i valori massimi più eclatanti sono risultati i seguenti (rete ARPA Piemonte):
– Mergozzo – Candoglia (VB): 33,8°C
– Momo (NO): 33,8°C
– Isola Sant’Antonio (AL): 33,7°C
– Alessandria: 33,1°C
– Basaluzzo (AL): 33,0°C
– Sezzadio (AL): 33,0°C
– Cameri (NO): 33,0°C
– Cumiana (TO): 32,8°C
– Casale Monferrato (AL): 32,7°C
– Nizza Monferrato (AT): 32,7°C
– Albano Vercellese (VC): 32,7°C
– Borgomanero (NO): 32,7°C
Figura 6 – Grafico della stazione ARPA di Isola S. Antonio, il picco viene raggiunto il 9 aprile.
Nei capoluoghi di provincia le temperature massime del giorno 9 aprile 2011 sono le seguenti:
– Alessandria: 33,1°C
– Vercelli: 32,6°C
– Novara: 32,5°C
– Verbania: 32,5°C
– Asti: 32,0°C
– Torino: 31,8°C
– Biella: 31,2°C
– Cuneo: 29,8°C
I dati oltre i 30°C sono eclatanti già per la pianura, ma se ci si sofferma sui valori raggiunti in montagna si notano delle temperature che spesso non si raggiungono neppure durante il mese di luglio.
In alta montagna si rilevano temperature abbondantemente superiori a 10°C, spiccano i 16,3°C del Rifugio Zamboni, sopra Macugnaga a 2075m, e gli 11,5°C del Passo Del Moro, sempre sopra Macugnaga ma a 2820m.
Nel torinese spiccano i 27,9°C ai 1006m di Ala di Stura, mentre valori sempre elevati si rilevano in Val di Susa, come i 22,6°C a 1585m poco sopra Bardonecchia. Più riparato dall’aumento termico il comparto alpino tra basso torinese e cuneese e quello appenninico tra cuneese ed alessandrino.
Conclusasi una giornata storica dal punto di vista meteorologico, l’ultimo giorno “di fuoco” risulta essere domenica 10. Già dal mattino temperature più miti facevano presagire una giornata con temperature in calo. In tutta la regione le temperature massime scendono anche di 4-5°C, attestandosi intorno ai 28°C nelle zone pianeggianti e riportandosi a valori più consoni alla stagione anche in montagna.
Nei giorni immediatamente successivi, grazie ad infiltrazioni di aria fredda da Nord, le temperature sono scese bruscamente fino a riportarsi su valori in linea con il periodo, mentre l'assenza di precipitazioni ha protratto il periodo secco perdurante ormai da un mese.
AllegatoDimensione
Analisi dell'ondata calda di aprile 2011 – Piemonte.pdf607.54 KB