04.06.2012 - Piemonte
La calda prima decade dell'aprile 2011 in Piemonte
MeteoNetwork Piemonte vi presenta una breve analisi dell'ondata calda
che ha colpito la nostra regione, nonché l'intero Nord Italia,
all'inizio di questo mese.


Analisi sinottica

I primi giorni dell'aprile 2011 sono stati caratterizzati da un'ondata di calore eccezionale per il periodo, provocata da un classico anticiclone subtropicale di origine Nordafricana.

01 - 500hpa
Figura 1 – Situazione a 500 hPa alle 00Z di venerdì 8 aprile.

Nella zona delle isole Azzorre si è sviluppata un'area di bassa pressione che rimandendo stazionaria per diversi giorni ha favorito la risalita di masse d’aria calda Nordafricana verso l’Europa centro-occidentale.

02 - 500hpa dettaglio

Figura 2 – Dettaglio dell'immagine precedente.

Si noti come la depressione atlantica imponesse correnti meridionali sul suo lato orientale mentre l'alta pressione subtropicale si estendeva sull'Europa occidentale.

A rendere eccezionali i valori termici registrati in Piemonte, come nel resto del Nord Italia, è stata la leggera componente favonica causata delle correnti da settentrione del bordo orientale dell’anticiclone; le giornate calde sono state caratterizzate da cieli tersi ed azzurri indice di bassa umidità.
03 - 700hpa
Figura 3 – Direzione del vento e umidità a 700hPa nel pomeriggio di sabato 9 aprile.

Cronaca

Durante il primo pomeriggio di giovedì 7 aprile si registrano ovunque temperature al di sopra di 23-24°C, con punte di 28-29°C nelle zone più esposte a correnti favoniche.

Nell’Alto Piemonte, zona più esposta alle correnti da settentrione, in breve tempo si raggiungono valori eccezionali: la prima località a sfondare il muro dei 30°C è Domodossola. L’umidità tocca valori molto bassi, le correnti scendono per la Val d’Ossola ed a Verbania e Candoglia Toce le massime si avvicinano alla soglia dei 30°C.

Nel resto della regione le temperature aumentano progressivamente nel pomeriggio, superando in molti casi i 29°C di massima.

A fine giornata le zone più calde sono risultate l’Ossola, l’alto novarese, l’astigiano e l’alessandrino, con valori massimi a Domodossola 30,8°C, Isola S.Antonio (AL) 30,7°C e Asti a 30,2°C.

04 - domodossola

Figura 4 – Grafico della stazione ARPA di Domodossola (VB), i 30°C si superano già il 7 aprile.
Nella giornata di venerdì 8 le zone più calde risultano essere le stesse del giorno precedente con un ulteriore aumento termico: si superano i 31°C gradi in Ossola, i 32°C nel novarese ed addirittura i 33°C nell’alessandrino. Più al riparo le zone del cuneese, dove difficilmente si superano i 28°C, mentre anche nel torinese e nel canavese si supera la fatidica soglia dei 30°C.

La massima giornaliera viene registrata ad Isola S.Antonio con 33,1°C, seguono a breve distanza  Candoglia (Mergozzo) e Pallanza, nel verbano, con 32,7°C e 32,6°C.

05 - pallanza

Figura 5 – Grafico della stazione ARPA di Pallanza (VB), l'apice viene raggiunto l'8 aprile.
E' nella giornata di sabato 9 aprile che si aggiornano numerosi record storici di caldo per il mese in corso.

Le zone pedemontane continuano a ricevere correnti favoniche da giorni, l’alta pressione subtropicale si estende ormai al di là delle Alpi. Le temperature salgono ancora; all’ora di pranzo molte stazioni superano già i 30°C, sempre con i tassi di umidità a livelli minimi.

Nel primo pomeriggio diverse zone collinari, che faticano a superare alcuni di questi valori anche nel mese di giugno, superano i 27-28°C. Alcuni valori arrivano dunque a toccare 17°C gradi di scarto positivo dalla media storica per la prima decade di aprile.

A metà pomeriggio le temperature maggiori si sono registrate nel novarese e nell’alessandrino ma i 30°C gradi sono stati toccati in tutte le altre zone a bassa quota della regione: nel medio-alto cuneese, nell’astigiano e nel vercellese, mentre nel torinese, nel biellese e nel verbano anche anche a quote collinari (500-600m).

Al termine della giornata i valori massimi più eclatanti sono risultati i seguenti (rete ARPA Piemonte):

– Mergozzo – Candoglia (VB):  33,8°C
– Momo (NO):                  33,8°C
– Isola Sant’Antonio (AL):    33,7°C
– Alessandria:                33,1°C
– Basaluzzo (AL):             33,0°C
– Sezzadio (AL):              33,0°C
– Cameri (NO):                33,0°C
– Cumiana (TO):               32,8°C
– Casale Monferrato (AL):     32,7°C
– Nizza Monferrato (AT):      32,7°C
– Albano Vercellese (VC):     32,7°C
– Borgomanero (NO):           32,7°C

06 - isola san antonio

Figura 6 – Grafico della stazione ARPA di Isola S. Antonio, il picco viene raggiunto il 9 aprile.

Nella nostra rete (MeteoNetwork/Meteo.it) vengono registrati 34,3°C gradi di massima a Novara S. Antonio.

Nei capoluoghi di provincia le temperature massime del giorno 9 aprile 2011 sono le seguenti:

– Alessandria:   33,1°C
– Vercelli:      32,6°C
– Novara:        32,5°C
– Verbania:      32,5°C
– Asti:          32,0°C
– Torino:        31,8°C
– Biella:        31,2°C
– Cuneo:         29,8°C

I dati oltre i 30°C sono eclatanti già per la pianura, ma se ci si sofferma sui valori raggiunti in montagna si notano delle temperature che spesso non si raggiungono neppure durante il mese di luglio.

In particolare nell’Alto Piemonte a Cursolo (VB) e Nebbiuno (NO), rispettivamente a 940m e 865m s.l.m., la massima si attesta a 28,7°C; a Trasquera (VB) si raggiungono i 26,0°C di massima a 1145m.

In alta montagna si rilevano temperature abbondantemente superiori a 10°C, spiccano i 16,3°C del Rifugio Zamboni, sopra Macugnaga a 2075m, e gli 11,5°C del Passo Del Moro, sempre sopra Macugnaga ma a 2820m.

Nel torinese spiccano i 27,9°C ai 1006m di Ala di Stura, mentre valori sempre elevati si rilevano in Val di Susa, come i 22,6°C a 1585m poco sopra Bardonecchia. Più riparato dall’aumento termico il comparto alpino tra basso torinese e cuneese e quello appenninico tra cuneese ed alessandrino.

Conclusasi una giornata storica dal punto di vista meteorologico, l’ultimo giorno “di fuoco” risulta essere domenica 10. Già dal mattino temperature più miti facevano presagire una giornata con temperature in calo. In tutta la regione le temperature massime scendono anche di 4-5°C, attestandosi intorno ai 28°C nelle zone pianeggianti e riportandosi a valori più consoni alla stagione anche in montagna.

Nei giorni immediatamente successivi, grazie ad infiltrazioni di aria fredda da Nord, le temperature sono scese bruscamente fino a riportarsi su valori in linea con il periodo, mentre l'assenza di precipitazioni ha protratto il periodo secco perdurante ormai da un mese.

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