11.07.2014 - Comitato Tecnico Scientifico
WR2 afro-azzorriana: carattere recessivo di questa estate 2014 ?

Spesso il termine azzorriana si presta ad interpretazioni soggettive che affondano le radici nei tempi passati quando questo termine veniva usato per denotare una stagione caratterizzata da estati vivibili e stabili nella zona mediterranea-peninsulare con assenza di precipitazioni sulle coste ma interrotte al nord da passaggi a cadenza decadale di code di perturbazioni atlantiche che lasciavano talvolta il segno sulle interne centrali con temporanea circolazione fresca e chiusa in quota ma comunque con scarse precipitazioni sulle zone costiere. Fatta questa premessa, il CTS nell’outlook estivo ha scritto:

“Nel corso della stagione si dovrebbe assistere ad un passaggio da un WR3 verso un regime estivo di tipo 2, caratterizzato dall'espansione verso l'Europa dell'alta azzorriana; a nostro avviso l'instaurazione di un WR2 dovrebbe risultare soltanto una veloce fase transitoria.

Più avanti con la stagione l’alta azzorriana dovrebbe rinforzarsi, poiché agganciata a sud-ovest dall’alta pressione in area caraibica. Questo aggancio dovrebbe indebolire l'area di bassa pressione in est Atlantico, favorendo una transizione verso un regime estivo di tipo 4.”

Da questo quadro emerge una valutazione oggettiva del termine azzorriana, individuata semplicemente come un regime del tempo associato alla NAO estiva o Summer NAO POSITIVA (SNAO+). Questo perché, citando quanto quotato, il WR2 è caratterizzato da una “espansione verso l'Europa” dell'azzorriana e il WR4 permette il “rafforzamento” dell'azzorriana. E l'unica cosa che lega WR2 e WR4 è la SNAO+.

Continuando su una linea il più possibile divulgativa pur aderendo ad una certa rigorosità dell’analisi, giova riportare un indice fortemente ANTIcorrelato alla SNAO: la differenza tra un percorso basso (simil anni70) ed uno alto (simil anni 2000) della storm track density in JJA, pubblicata meno di un anno fa su IOP da Dong et al.

Figura 1. SNAO-: anomalia SLP associata alla fase negativa dell’oscillazione nord atlantica estiva (JJA). Tratto da Dong et al 2013, Variability of the North Atlantic summer storm track: mechanisms and impacts on European climate, Environ. Res. Lett. 8 (3).

 Le strorm track associate alla SNAO+ passano praticamente a ridosso della Groenlandia e sono lontanissime dall'Europa. Proseguono in pieno Artico e poi hanno un piccolo rientro sul Baltico. Particolare questo che invece non si evidenzia con quelle da SNAO- che sono molto entranti in Europa, transitano tra Regno Unito e sud Scandinavia. Sul Baltico e la Russia ci arrivano direttamente.

Figura 2. Percorso seguito dalle storm track (perturbazioni) in estate: durante la SNAO+ a sinistra, durante la SNAO- a destra.

 Quello che conta in definitiva è proprio quello cui nessuno s'immagina: il blocking scandinavo (SCH). Dalla Figura 3, che mostra anticorrelazione tra frequenza di SCH e frequenza di storm track da SNAO-, discende infatti che se c'è questo anomalo blocco della circolazione, a valle di esso cioè sull'area che caratterizza la nostra SNAO, ci sono alte pressioni e se non c'è ci sono basse pressioni.

Figura 3. Anticorrelazione tra frequenza dei blocchi sulla Scandinavia e frequenza delle storm track da SNAO-.

 

Concludendo, avremo garanzia di stabilità estiva continuativa, se c'è un blocking scandinavo più o meno evidente, che è caratteristico del WR4 ma non è presente nel WR2. Ed è per questo forse che il WR2, ha in genere un carattere più fugace a meno che non sia sostenuto dall’alta pressione subtropicale di matrice africana in quota.

Figura 4. Il secondo regime del tempo estivo, WR2.

 

 Senza nulla togliere al WR4, considerato nell’outlook come pattern dominante della seconda parte dell’estate, mi soffermerei un attimo sul WR2. Sotto il WR2 si legge ZON=NAO+, ma se guardiamo bene abbiamo un tripolo in cui ci deve essere necessariamente la semipermanente islandese ed una alta oceanica molto defilata in Atlantico ma collegata ad un fondamentale terzo piccolo polo anticiclonico collocato a ridosso dell’Europa, in zona pirenaica tra Spagna e Francia, sostenuto dalla componente subtropicale di matrice (ovest) africana. La subtropicale in quota si trova allineata ad una LP termica che nasce e si mantiene attiva su un suolo riarso e secco tra Marocco e Spagna. L'esile ponte tra le 2 HP fa si che un debole scorrimento di aria umida atlantica da nord verso le Canarie dia dinamicità alla subtropicale di matrice africana. Più si rafforza l’anello di congiunzione tra i 2 anticicloni di diversa origine, più il termine afro-azzorriana rende bene di quale configurazione stiamo parlando.

Nel precedente articolo mi chiedevo se il WR1 sarebbe stato un fuoco di paglia. Adesso a bocce ferme, possiamo affermare che il WR1 è stato il regime più prolungato di questa prima parte dell’estate. A tal proposito vedremo presto le rianalisi dell’outlook ma già posso anticipare che il WR3 è associabile al periodo 1-13 giugno mentre il WR1 al 14 giugno – 1 luglio.

 Accadrà lo stesso al WR2 ? Contro una prevalenza di WR2 ci sono le SSTA est Atlantiche che sono associabili a pattern SNAO-. 

 

Figura 5. Comparazione tra SSTA atlantiche attuali (sinistra) e quelle sotto regime SNAO- (destra)

 

Questa lingua disposta sui paralleli da costa atlantica USA a costa atlantica europea delle SSTA negative che è l’effetto della NAO- (ricordo che i regimi WR1 e WR3 hanno in comune Summer NAO-) tende col passare dei giorni ad interagire con il getto atlantico divenendo causa dell’onda mobile anticiclonica di matrice (ovest) africana che poi, come è accaduto finora, accompagna invece una saccatura est atlantica ad interessare il Mediterraneo (Figura 6). L'unica attenzione da prestare a mio avviso sarà che l'onda di matrice africana stavolta sarà breve ma molto forte.

 

 Figura 6. Aggancio di goccia latente in EA con onda mobile di matrice africana (sfondo by ECMWF-Wetterzentrale.de)

 

L’analisi del getto in quota mostra un campo anticiclonico strutturato a tutte le quote in ovest Atlantico e uno in zona continentale centrato sulla Penisola Arabica. Tra i due, onde mobili di matrice africana e getto est-atlantico positivo (EAJ+). Da questo punto di vista, ad oggi nessuna modifica dell’impianto della prima parte estiva sarebbe da ritenere giustificato. 

 

Figura 7. 200 hPa: i principali attori sul campo euro-atlantico Luglio 2014 (sfondo by http://www.weatheronline.co.uk)

Tuttavia la presenza del culmine della stagione estiva, che porta il getto subtropicale a salire di qualche grado di latitudine, potrebbe alla lunga cavalcare una di queste onde mobili per strutturare una dorsale anticiclonica afro-azzorriana.

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