Partono le analisi del Progetto Clima: Novembre 2007

Con questa pubblicazione, anche il Progetto Clima incomincia a proporvi una serie di elaborati, a cadenza mensile, che svilupperanno l’analisi del comportamento del clima italiano. Scusandoci per il ritardo, iniziamo con il mese di novembre in cui proponiamo, nei due pdf allegati, il riassunto teleconnettivo e sinottico e la statistica di alcune città campione riferita ai parametri di temperatura e precipitazioni. 
   
Trattandosi della nostra prima uscita, abbiamo cercato di presentarvi un lavoro il più curato possibile, ma siamo noi i primi a riconoscere che si può fare ancora di più. A tal proposito, già con il mese di dicembre la parte statistica sarà ancora più ampia, articolata e dettagliata.
   
Il lavoro che vi appresterete a leggere è il frutto di una proficua collaborazione tra i ragazzi che hanno aderito a questo progetto e di un’organizzazione interna che ha equamente ripartito i compiti tra tutti i collaboratori: si tratta di un vero e proprio lavoro di squadra, portato avanti giorno dopo giorno con passione e costanza.
   
Sotto la supervisione del Comitato Scientifico, il Progetto Clima saprà sicuramente intraprendere, da qui in avanti, un cammino di sviluppo mirato a diffondere una corretta conoscenza ed interpretazione della climatologia italiana.
   
Buona lettura

A spasso per il mondo: Marzo 2008

Ecco un nuovo aggiornamento dell’analisi relativa all’emisfero boreale. Si affronta questa volta Marzo 2008: in Europa in questo mese , come ben ricordiamo, abbiamo assistito ad una recrudescenza invernale che ha mitigato in parte l’assenza di fenomenologia di questo inverno.
Tuttavia se andiamo a vedere quanto accaduto nel nostro emisfero, un dato significativo è senza dubbio stato il riscaldamento anomalo del contientente asiatico, ed in particolare la drastica perdita di snow cover che da Gennaio a Marzo ha visto una perdita di 10 milioni di Kmq , cosa mai accaduta da quando vengono fatti i rilievi dello snow cover ( 1973) . Non ci resta che analizzare nel dettaglio cosa è avvenuto.
Buona lettura.
Luigi Bellagamba CS gruppo teleconnessioni.

La fase invernale di Pasqua 2° parte

Dopo aver analizzato nella prima parte la preparazione dell’attacco invernale al ponte pasquale, ed aver capito come siamo arrivati in pieno Marzo ad avere una configurazione tipicamente invernale, passiamo ad occuparci della seconda parte del peggioramento, quella che va dal 22 al 24 Marzo sempre grazie all’ausilio delle analisi di Lorenzo Catania, ed al contributo fotografico di molti nostri lettori.

Buona lettura a tutti.

La radiazione elettromagnetica

Un'onda elettromagneticaLa radiazione elettromagnetica è un fattore molto importante alla base delle dinamiche atmosferiche. In questo lavoro si prendono in considerazione le onde elettromagnetiche che più le riguardano, ovvero il visibile, l'ultravioletto e l'infrarosso e viene mostrata l'enorme quantità di energia che trasportano con loro. Inoltre è spiegato in maniera qualitativa come avvengono gli scambi di energia e le interazioni con le molecole che compongono l'atmosfera, ovvero assorbimento, riflessione e trasmissione, ed è riportato un bilancio energetico globale che ci spiega l'insorgere dei moti atmosferici a livello globale.

Previsione di un fronte

FronteQuesto articolo nasce da un confronto nell'area didattica del nostro forum e mette in risalto proprio l'eterogeneità del nostro gruppo e la notevole “palestra” costituita dalle discussioni didattiche. Nei giorni precedenti alla creazione di questo thread didattico infatti Lorenzo Catania si era reso protagonista di una performance degna dei migliori meteoman, descrivendo l'evoluzione di una perturbazione con dovizia di particolari. Di fronte alla sua esposizione ho ritenuto utile aprire in primis per me, ma un po' a tutti, una  nuova discussione che spiegasse a grandi linee, come si fa avendo delle mappe a costruire i movimenti di un fronte.
Detto e fatto, contando sulla disponibilità di Lorenzo Catania ne è uscito un bel lavoro che a mio avviso ha meritato un posto anche in questo portale.
   
Buona lettura a tutti.
Luigi Bellagamba

CS-MNW: Proiezione Estate 2008

Cari amici, dopo un lavoro di studio e di ricerca iniziato a fine febbraio abbiamo raggiunto una linea di tendenza per la stagione estiva che potrete leggere nel file allegato.

Progressivamente l'outlook sarà integrato con la mappa di proiezione dei principali centri di anomalia di pressione media mensile e con i bilanci mensili corredati di considerazioni sugli scostamenti tra la proiezione ed il dato reale.

Buona lettura.

La storia del Comitato Scientifico dell'Associazione MeteoNetwork

Risulta difficile parlare della nascita del CS senza prima affrontare gli argomenti che l’hanno resa necessaria. Nel 2002 nasce il forum di MNW, frutto della passione del ristretto gruppo di soci fondatori e divenuto, in pochi anni, punto di riferimento per moltissimi appassionati. L’esperimento ha lo scopo di sopperire alla cronica carenza di informazioni nella quale viene relegata la meteorologia italiana, costretta in spazi esigui e ritagliati tra una pubblicità e il telegiornale.
  
Grazie allo sviluppo della rete, quello che per anni è stato appannaggio di una ristretta cerchia di addetti ai lavori diviene di dominio pubblico: le immagini dal satellite, le carte sinottiche, il materiale didattico e di aggiornamento quotidiano, uniti al confronto con realtà diverse (si pensi ad esempio ai forum stranieri ), consentono uno spettacolare passo in avanti della meteorologia amatoriale.
   
Ben presto alcuni forumisti, attingendo al materiale finalmente disponibile, mostrano come la meteorologia possa essere sviluppata ben oltre le informazioni fornite dai mass media: in questo gruppo cominciano così a distinguersi persone che, facendo tesoro delle ricerche online, promuovono la diffusione di tematiche fino a quel momento sconosciute ai più.
Dopo i primi articoli apparsi sul Forum, si avverte l'esigenza di concentrarsi su questo filone; tuttavia, la complessità della materia è tale che essa deve venire “filtrata” per risultare fruibile al vasto pubblico dei meteoappassionati.
   
Proprio questa esigenza porta lo staff di MNW a creare un nuovo gruppo di lavoro, inizialmente incentrato su un ristretto gruppo di individui, che formerà il primo nucleo del CS. Esso è composto da Marco Magnani (Blizzard) , Andrea Corigliano, Andrea Rossi (4ecast), Stefano Agustoni (Steph), Lorenzo Catania, Luca Montella (Montel-Na), Matteo Sacchetti (Mat69).
Ecco il comunicato integrale con cui Andrea Corigliano, il 1 marzo 2007, sancisce la nascita del CS:
   
“Carissimi amici,
sono passati già quattro anni da quel giugno del 2002 in cui l’Associazione MNW ha fatto ingresso in internet. Sembrava l’altro ieri, e invece ci apprestiamo già a vivere tutti insieme il suo quinto anno di vita. Spinta e incoraggiata dalla passione, dalla voglia di fare e dall’amore incondizionato per la meteorologia sempre manifestati dai suoi soci fondatori, MNW in questi anni è riuscita a scalare la vetta del successo e a porsi come faro per tutti coloro che, appassionati delle scienze del tempo e del clima, hanno sempre desiderato conoscere e seguire, giorno dopo giorno, gli avvicendamenti e i capricci dell’atmosfera. Giunti ora a questo punto, è arrivato il momento di voltare pagina e aprire un nuovo capitolo della nostra storia: una nuova esperienza che ci porti a fissare un nuovo traguardo da perseguire con quella ragionevolezza e quel maggior senso di responsabilità che adesso, visto che siamo cresciuti, sicuramente ci appartiene.
   
MNW ha quindi deciso di cominciare ad evolvere e di istituire un Comitato Scientifico che rappresenti il primo passo verso un progetto ancora più ambizioso che si ponga come traguardo di portare l’Associazione a svilupparsi oltre il web tramite un progetto molto ambizioso a cui stiamo lavorando. A tal proposito, desidero ringraziare sentitamente il Presidente Marco Giazzi per aver appoggiato fin da subito questo progetto, il cui scopo è ovviamente quello di cercare di fronteggiare la triste realtà meteorologica presente nel nostro Paese. È infatti ben noto, purtroppo, che il più delle volte si parla di tempo e di clima con toni apocalittici, tanto da incutere apprensione e paure nell’utente che, nella stragrande maggioranza dei casi, non ha le basi per comprendere quanto si sta dicendo. I temi legati all’atmosfera e alle problematiche innescate dai cambiamenti climatici sono infatti venduti alla pari di un gossip: approfittando dell’ignoranza comune, i mezzi di informazione ne parlano snaturando spesso e volentieri il senso scientifico su cui si basano proprio questi importantissimi concetti.
   
E quando si è in balia dei media, senza un “appiglio culturale” a cui attaccarsi per non lasciarsi trasportare via dalla corrente del sensazionalismo più esasperato, è allora assai facile trovare terreno fertile per coltivare allarmismi, inesattezze e diffondere notizie non veritiere. Con un pizzico di rabbia, credo che sia arrivata l’ora di finirla con questo gioco al… massacro scientifico e con questa indegna spettacolarizzazione: la meteorologia è una scienza e come tale merita rispetto. Forse più delle altre, perché essendo governata dalla teoria del Caos, necessità di maggiore attenzione e di una più accurata valutazione delle sue dinamiche.
   
Il Comitato si adopererà quindi per tentare di sviluppare una corretta cultura della scienza del tempo che sia in grado di mostrare la vera realtà dei fatti. E lo farà proprio a partire da questo Forum: l’opera del Comitato costituirà la “voce ufficiale” dell’Associazione, ovvero il pensiero di MNW sui vari temi che, di volta in volta, saranno sollevati dalla cronaca. Tenendo poi conto anche delle risposte che avete dato nel sondaggio, scriveremo anche alcune dispense mirate ad approfondire una vasta gamma di argomenti specifici: si spazierà dalla didattica in ambito meteorologico a quella in ambito climatico, dalle analisi di particolari eventi alle analisi statistiche, dal cambiamento climatico alle problematiche ad esso connesse. Da un lato, in un certo senso, non abbiamo un programma particolare da seguire, perché il Comitato vuole essere anche un…”libro aperto” che seguirà, passo dopo passo, le vicende del tempo come l’atmosfera ce li proporrà ogni giorno.
   
Con oggi, quindi, primo giorno di primavera, inizia la nostra nuova avventura. Avrete modo, prossimamente, di cominciare a vedere tutto il gruppo all’opera, con cadenze diverse: ci stiamo organizzando al meglio per offrirvi un buon servizio. Ci tengo a ribadire che il Comitato non è l’ennesimo quotidiano meteorologico presente in rete, ma è un organo che interverrà a difesa della corretta informazione scientifica in ambito meteorologico e climatico. Affinché si possa quindi parlare in questi termini, deve essere allora chiaro che abbiamo bisogno di tempo per preparare tutti i nostri interventi, qualunque essi siano, non solo perché la “voce di MNW” deve essere unica e quindi le idee e le posizioni del Comitato devono convergere verso un punto comune, ma anche perchè la mole di lavoro che si nasconderà dietro ad ogni intervento richiede tempo anche per trovare un’esposizione accessibile a tutti, specie a coloro che giustamente rivendicano il sacrosanto diritto di conoscere e di sapere.
   
Sicuri della vostra comprensione ci auguriamo che questo progetto, certamente allo stato embrionale ma si spera in continuo divenire per sfociare in ESSFAM, possa dare un valido contributo affinché la cultura meteorologica in Italia possa cominciare a germogliare e, in futuro, portare anche frutto.
Noi ci crediamo. Speriamo che ci crediate anche voi.
   
Il Comitato Scientifico vi saluta
   
Andrea Corigliano
Coordinatore Comitato Scientifico e Progetto Clima”

   
Ecco quindi le necessità che hanno concorso alla creazione del CS: da una parte l’esigenza di fornire un’informazione corretta, dall’altra un tentativo di elevare la cultura meteorologica italiana con lavori di un certo spessore tecnico.
Nonostante esistano già le premesse per un buon lavoro, la crescita vertiginosa del forum ha richiesto l’allargamento del gruppo di lavoro a nuovi elementi.
   
Da qui la richiesta di entrare a far parte del CS a persone che, in qualche modo, partecipavano attivamente alla vita del Forum: Luigi Bellagamba (mmg1) ,Roberto Ciabini (Casentino), Giacomo Masato (Giacomo), Yuri Brugnara (El Nino), Paolo Coccimiglio (Tormenta), Simone Perron (Simone3500) Claudio Stefanini (Nivis tempestas) e Rendina Cristian (Cristian-Ostuni/Bologna).
   
A questo punto, ad ognuno degli elementi del CS è stato chiesto di scegliere una “specializzazione”, in modo da concentrare le attenzioni dei singoli verso obiettivi specifici e ottimizzare il lavoro all’interno del gruppo.
Infine, si è cominciato a organizzare un lavoro corale che permetta di ottenere un risultato di gruppo. Le pubblicazioni dei singoli elementi o, quantomeno, quelle che il Comitato stesso riterrà opportune, verranno pubblicate sotto l’egida del CS, come già accaduto, per esempio, per la dispensa introduttiva sulle teleconnessioni di Marco e come accadrà per i lavori in procinto di essere pubblicati. Analogo procedimento è stato utilizzato per le previsioni invernali.Il nuovo CS si pone ora obiettivi sempre più ambiziosi. In primis, continuare ad intervenire sul Forum con thread tematici capaci di attirare l’attenzione delle nuove leve; inoltre, far confluire il materiale didattico nel portale che nascerà tra pochi giorni e che andrà a costituire la nostra banca dati.
   
Insomma, niente male per una storia cominciata soltanto nel 2002 dall’intuizione di un gruppo di persone che hanno capito quanto fosse importante la meteorologia…

Proseguono le analisi del Progetto Clima: Gennaio 2008

Benritrovati al consueto appuntamento con le analisi mensili del Progetto Clima, che ci illustra l'andamento del primo mese del 2008. Nel primo allegato trovate l'analisi sinottica del mese di Gennaio a cura di Giacomo Tassi, con descrizione sintetica dei principali eventi meteo locali e a corredo la rielaborazione grafica delle mappe GFS-MNW. Nel secondo allegato l'analisi microclimatica per la città di Milano, corredata da grafici, confronti statistici e una minuziosa descrizione degli eventi osservati in città e dintorni, a cura di Gianfranco Bottarelli.

Le masse di aria fredda

La storia e le vicissitudini di una massa d’aria sono più affascinanti di quanto si possa pensare: il luogo di origine, la trasformazione termodinamica a cui va incontro lungo il proprio cammino e l’interazione con la morfologia del territorio su cui transita sono alcuni degli aspetti più importanti che la caratterizzano. Conoscere una massa d’aria significa, quindi, conoscere tutto il suo comportamento da quando parte a quando arriva, insieme alle sue potenzialità ed ai fenomeni ad essa associati.
   
In questa dispensa troverete un’accurata descrizione delle masse di aria fredda e un’analisi dei suoi parametri termodinamici, conservativi e non, che ci permettono di catalogarla. Ad una descrizione prettamente nozionistica si accompagna una parte descrittiva mirata ad illustrare l’interazione delle varie masse di aria fredda con il bacino del Mediterraneo: a tal proposito, troverete alcune illustrazioni sinottiche che favoriscono l’arrivo del freddo sulla nostra penisola ed un quadro sintetico della fenomenologia che può generarsi a seconda dell’estrazione della massa d’aria in arrivo.
   
In allegato, trovate anche un file excel creato dal nostro Alessandro Raolil che vi permette di calcolare la temperatura di rugiada e quella di bulbo umido: come sappiamo, quest’ultima riveste un ruolo determinante per sapere se ci sono le condizioni affinché nevichi.
   
Buona lettura

L'informazione e la meteorologia

Diffidare dalle imprecisioni e dal sensazionalismo che talvolta emerge dal mondo dell'informazione è fondamentale.Il Comitato Scientifico dell'Associazione MeteoNetwork scrive al quotidiano nazionale La Repubblica. Con un nuovo obiettivo: quello di sorvegliare la disinformazione meteo sui mass media.
   
Dalla nascita di MeteoNetwork molti sono stati i progressi compiuti e i traguardi raggiunti, che hanno contribuito in un modo o nell’altro ad evolvere e a far progredire la nostra Associazione. In particolare siamo passati dall’essere un semplice punto di riferimento per i meteoappassionati, al proporci come un valido luogo di incontro e dibattito su argomenti inerenti la meteorologia e i suoi aspetti più tecnici e meno conosciuti, grazie anche all’ausilio di interventi chiari e precisi e sicuramente cresciuti di qualità col tempo. Proprio questo tipo di evoluzione ci ha fatto prendere coscienza che anche in Italia è possibile attuare una campagna di corretta informazione meteorologica. La nascita del Comitato Scientifico prima e l’avvento di uno staff sempre più preparato all’interno di MeteoNetwork poi, hanno consentito di strutturare un’organizzazione interna capace di proporre nuovi progetti e di porsi nuovi obiettivi, tra cui il cercare di offrire una corretta informazione meteorologica e l’operare un’azione di “sorveglianza” rispetto a certe dichiarazioni sbagliate ed inadeguate offerte dai mass media. 
  
In un’epoca in cui la meteorologia e gli allarmismi ambientali sono ormai diventati di dominio pubblico (ma che sovente risultano strumentalizzati per fini impropri, spesso politici), ci è quindi sembrato sempre più opportuno e quanto mai utile proporre al pubblico un’ informazione pacata, priva di allarmismi ingiustificati, e soprattutto supportata da basi scientifiche adeguate. Proprio in questa chiave di lettura nasce la missiva che abbiamo deciso di inviare al direttore del quotidiano “La Repubblica” (che trovate qui di seguito in forma integrale) da intendersi appunto come una protesta di fronte ad un articolo palesemente superficiale, che poteva sicuramente indurre in errore il lettore medio. La nostra sorveglianza in tal senso ovviamente continuerà e di fronte a certi tipi di divulgazione saremo pronti ad intervenire nuovamente, in nome della cultura meteorologica, contro tutti coloro che non attueranno una corretta informazione scientifica.
   
Egr. Direttore,
   
il Comitato Scientifico dell’Associazione MeteoNetwork (
www.meteonetwork.it) vuole esprimere il proprio dissenso in merito alla lettera scritta dalla signora Capanna Margherita (sulle cui esatte generalità ci permettiamo evidentemente di esprimere qualche dubbio, dal momento che il famoso rifugio si trova proprio nel comune di provenienza indicato nella missiva) e pubblicata sul Suo quotidiano giovedì 27 dicembre. 
   
Dobbiamo infatti prendere atto, ancora una volta, della cattiva salute di cui gode lo stato culturale della nostra società in ambito meteorologico e climatico. Colpa di un’informazione che ha parlato a tal punto di riscaldamento globale da renderlo responsabile, nell’immaginario collettivo, solamente di un aumento della temperatura del pianeta, colpa della mancanza, in Italia, di una corretta conoscenza del comportamento del tempo e del clima. La lettera apparsa sul Suo quotidiano evidenzia in effetti in modo chiaro ed inequivocabile come non si conoscano affatto l’influenza del global warming sul motore atmosferico né i cambiamenti da questo provocati. 
   
Il fatto che quest’anno alcune regioni italiane del Centro-Sud abbiano già attraversato una fase fredda e nevosa, non ci deve indurre a cancellare i ricordi della scorsa stagione invernale, né a ritenere che tutto sia tornato a posto. Anzi, è proprio questa grande differenza che stiamo per il momento appurando tra due anni consecutivi a dimostrarci che il riscaldamento globale esiste, sotto la veste di “estremizzazione”. Il calore che viene accumulato in più dall’atmosfera per effetto del riscaldamento globale, può infatti essere impiegato in due modi, come ci dice il primo principio della termodinamica: per far aumentare la temperatura media (in Italia, per esempio, il 2007 chiuderà al terzo posto tra gli anni più caldi da quando si effettuano le registrazioni, dopo il 2003 ed il 2001) o per accrescere la quantità di energia in più, disponibile all’atmosfera per incrementare l’intensità dei suoi fenomeni, siano essi di matrice calda o di matrice fredda. Ecco che allora se l’inverno dell’anno scorso ha chiuso con un’anomalia positiva di ben 3.1 °C rispetto al trentennio 1961-1990 (è stato per la cronaca il più caldo degli ultimi 200 anni), quest’anno, per il momento, ci troviamo ben lontani da questo scenario: basti pensare che nelle regioni del Centro-Sud, durante l’evento nevoso di metà dicembre, le temperature medie, calcolate su un campione di 40 località, sono state tra i 6 ed i 7 gradi sotto la media dello stesso trentennio di riferimento. Anche se le valutazioni saranno fatte alla fine dell’inverno, questo dato avrà certamente un peso verso il basso nel plasmare il bilancio termico stagionale. 
   
Vorremmo infine ricordare che il riscaldamento globale non è né una comodità, né un’opportunità per soddisfare i desideri della massa. Semplicemente è la “febbre” del nostro pianeta. Se si cominciasse a capire e a riconoscere seriamente il problema, forse tante parole non verrebbero mai pronunciate e nemmeno pensate.
   
Cordiali saluti
   
Il Comitato Scientifico di MeteoNetwork.

Associazione MeteoNetwork OdV
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