OUTLOOK CTS – Mese di Febbraio 2024

PREMESSA

Subito dopo la metà del mese di Gennaio abbiamo assistito ad un riscaldamento stratosferico che ha portato ad una brevissima inversione dei venti zonali; a seguito di questo disturbo, il Vortice Polare Stratosferico si è allungato sui paralleli, operando un temporaneo trasferimento di massa dal settore euroasiatico a quello nordamericano. A seguito del riscaldamento stratosferico abbiamo osservato un repentino crollo dei flussi di calore e di momento su entrambe le onde planetarie (wave 1 e wave 2), con il VPS che si è andato nuovamente a riposizionare sull’Artico siberiano durante la terza decade del mese, evidenziando un certo approfondimento.

Nella prima parte del mese la convezione tropicale è stata attiva sull’Oceano Indiano, favorendo l’allungamento del Vortice Polare sullo stesso settore asiatico e producendo un rinforzo del momento angolare associato alla GWO (fasi 5 e 6), creando un momento torcente positivo (MT+) che ha contribuito al rinforzo del flusso zonale in uscita dal continente asiatico e americano, non favorendo quindi la genesi di ridge anticiclonici sopra i due oceani (indici descrittivi NAO e del PNA nettamente positivi nell’ultima decade del mese).

La mancata costruzione di un promontorio di alte pressioni sull’Oceano Atlantico è quindi risultata impattante sulla configurazione nord emisferica; sul finire del mese abbiamo assistito allo spostamento della convezione tropicale sul settore ovest del Pacifico, in una posizione più consona alla fase di Niño in essere. La fase 6 della MJO in buona magnitudine e il suo sofferto passaggio in fase 7, prodromica ad azioni di blocco tra il nord Europa ed il nord Atlantico, ha prodotto un’elevazione verso Nord-Est dell’anticiclone presente sull’Europa centro-occidentale, producendo una configurazione abbastanza inusuale per il periodo invernale con un’alta dinamica che ha raggiunto la Russia occidentale; tale azione si è manifestata con temperature nettamente sopra la norma su buona parte del continente europeo, in particolare sui settori centro-settentrionali ed occidentali, mentre ha prodotto un episodio di freddo moderato sul Mediterraneo orientale e più in generale sul comparto medio-orientale sul finire del mese.

A livello teleconnettivo registriamo un calo dei valori dell’Indian Ocean Dipole (IOD) ed uno spostamento sulla parte centrale dell’Oceano Pacifico delle anomalie positive legate all’episodio di Niño, che sembra essere destinato a terminare entro la fine della stagione primaverile, come testimonia peraltro il ridimensionamento delle anomalie superficiali sulle coste del Pacifico orientale. Per quanto riguarda gli indici di Ice e Snow cover abbiamo un deficit generale sull’emisfero settentrionale, più marcato in Europa e in Nordamerica; in controtendenza invece la Cina. Per quanto riguarda i ghiacci artici assistiamo ad un deficit significativo sull’Artico europeo, sulla scia del trend a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni.


EVOLUZIONE PREVISTA PER IL MESE DI FEBBRAIO

Sulla base di quanto riportato in premessa, l’inizio del mese di Febbraio evidenzierà la prosecuzione del pattern atmosferico che ha contraddistinto l’ultima parte di gennaio, con un’imponente alta pressione di origine oceanica posizionata sul nostro comparto associata alla presenza di un lobo del Vortice Polare tra la Scandinavia ed il nord Europa.

Per la prima parte del mese prevediamo un andamento “lineare” delle vicende stratosferiche, con un VPS leggermente più profondo della media che continuerà ad essere dislocato sul settore euro-asiatico. Nella seconda parte del mese potremmo assistere a nuovi warming sul settore asiatico, che poterebbero portare ad una nuova destabilizzazione del VPS.

Si prevede che la MJO, attualmente in fase 7 con magnitudo moderata, possa nuovamente emergere in fase 6 verso la fine della prima decade, andando ad influenzare progressivamente il setting del Vortice Polare; sul comparto europeo assisteremo quindi ad un progressivo decadimento degli indici descrittivi (prima l’AO e quindi la NAO) con un abbassamento del jet stream polare verso la fine della prima decade associato all’ingresso di correnti da Ovest verso il Mediterraneo, con la tendenza ad una progressiva instabilizzazione delle condizioni meteorologiche all’inizio della seconda decade.

Coerentemente con un nuovo passaggio della MJO in fase 7, verso la metà del mese ci aspettiamo un nuovo blocco alle correnti atlantiche, con il nucleo freddo posizionato sulla Scandinavia che dovrebbe spostarsi sull’Europa centro-orientale, acquisendo caratteristiche di continentalità. In questa fase riteniamo probabile l’afflusso di aria via via più fredda di origine artica fin sul mediterraneo centrale.

Il quadro teleconnettivo, che dovrebbe vedere anomalie di momento angolare positive, GWO in fase 6, migliore ripartizione delle vorticità in seno al VP, unite alla MJO sul Pacifico e allo IOD in fase calante, ci porta a prevedere un’evoluzione del pattern da Atlantic Ridge (ATR) a Blocking; si ritiene tuttavia improbabile almeno inizialmente una eccessiva negativizzazione della NAO come avvenuto a metà Gennaio, con il cuore delle anomalie positive di GPT che questa volta dovrebbe posizionarsi tra Islanda e Mare del Nord.

In considerazione delle configurazioni presenti sullo scacchiere europeo è verosimile ritenere che a ridosso della terza decade del mese si possa assistere ad una fase tipicamente invernale sull’Europa centrale, con possibile interessamento anche delle nostre regioni centro-settentrionali. Qualora si dovesse andare incontro ad un più ficcante disturbo ai danni del VPS e ad un calo del GLAAM con MJO in fase 8 di buona magnitudo è da ritenersi verosimile un graduale arretramento verso Ovest delle figure dominanti verso fine mese, con clima che si farebbe più umido e mite sul Mediterraneo.

PROSPETTIVE PER L’ITALIA

Per quanto riguarda la penisola italiana è lecito attendersi una prima decade del mese di Febbraio decisamente stabile con temperature molto al di sopra della media di riferimento, soprattutto in collina e montagna, mentre le pianure potranno “beneficiare” degli effetti dell’inversione termica. Consolidata assenza di precipitazioni sulla penisola.

Nel corso della seconda decade dovremmo assistere ad un graduale rientro verso condizioni più consone al periodo con precipitazioni che dovrebbero interessare prevalentemente i settori occidentali del Centro-Nord peninsulare, in un contesto ancora mite al Centro-Sud e più vicino alle medie climatologiche al Nord, con possibilità di nevicate a quote medie sul settore alpino.

Anomalie di geopotenziale previste per la prima parte di Febbraio. La tendenza è ad un progressivo abbassamento verso Sud delle anomalie di geopotenziale

Dopo metà mese ci attendiamo un ulteriore calo termico soprattutto al Centro-Nord, in un contesto anche instabile/perturbato. Anomalie di scarso rilievo al Sud e sul medio-basso Adriatico.

Tale assetto dovrebbe protrarsi per gran parte del mese, con tendenza ad un ulteriore aumento delle precipitazioni al Centro-Nord ed un contestuale blando rialzo termico.

Anomalie di geopotenziale previste per la seconda parte del mese di Febbraio

OUTLOOK CTS – Mese di Gennaio 2024

PREMESSA

Le ultime due decadi del mese di dicembre sono state contraddistinte come previsto da un netto rinforzo della corrente a getto polare sugli oceani Pacifico e Atlantico, indotto dal trasferimento di flusso zonale causato da un Mountain Torque positivo bilaterale nei continenti asiatico e americano.
Il netto rialzo dei valori del PNA e della NAO è avvenuto come conseguenza di tale forzante, ed il gradiente termico (enfatizzato dal trasferimento dei minimi di geopotenziale del vortice polare) ha portato nella terza decade di dicembre ad uno storm track molto teso con scarse ondulazioni con accenno di Atlantic Ridge, sempre in un contesto prevalente di NAO positiva.
La risonanza di questo tipo di circolazione è risultata ben evidente in stratosfera, con un VPS compresso da un doppio forcing e da una sua dislocazione di massa con gli assi sui 2 oceani. Attualmente stiamo assistendo ad un rinforzo di W1 con un conseguente dislocamento di massa del vortice stratosferico, così come descritto nel precedente outlook.
In questi giorni stiamo assistendo ad un disimpegno dalle condizioni di MT+, visibile dalla transizione dei venti globali verso uno stage 4, che porterà le anomalie positive di momento angolare (AAM+) a calare progressivamente.
A livello teleconnettivo, per quanto riguarda la regione tropico-equatoriale continuano ad interferire due principali centri convettivi di azione: il primo, indotto da una fase moderata di ENSO+ nella regione 3.4, il secondo da un’anomala positività dello IOD.
Tale interferenza si sviluppa sul coupling delle suddette forzanti oceano/atmosfera, spostando nel Pacifico i centri convettivi assai oltre il meridiano del cambio di data, ma attivando un polo attrattore anche in Atlantico e nell’estrema regione nord occidentale dell’oceano Indiano (fasi 8/1/2 della Madden Julian Oscillation).
Nel frattempo, stiamo assistendo ad un calo progressivo della tensione dei venti zonali nel Nord Atlantico, con un ridimensionamento dei valori positivi della NAO.
Parimenti in stratosfera si assisterà a breve ad una nuova rotazione di massa del VPS, con una configurazione ad asse bilobato disposto sui continenti.
Per l’analisi del mese di gennaio si parte quindi da queste ultime condizioni sopra descritte.

ANALISI DEL MESE DI GENNAIO

La particolare disposizione del lobo del VPS sul settore euroatlantico riflette un approfondimento della saccatura sul nord Europa ed uno “svuotamento” di vorticità sull’Est Canada / Groenlandia, con temporanee fasi di cut-off anticiclonico su quest’ultima. Il fronte polare è atteso abbassarsi fino alle latitudini mediterranee ed alle medio basse latitudini dell’oceano Atlantico, rinforzando le correnti umide e miti da Ovest. Questo flusso potrebbe solo temporaneamente rallentare verso la fine della prima decade, quando la spinta dell’HP verso la Groenlandia porterà ad un fisiologico ma temporaneo break del flusso atlantico e all’avvicinamento di aria più fredda di matrice artica dall’Europa centrale.
Nel suo complesso però, fatta salva la possibilità di un’ondulazione mobile di cui si faceva cenno, il flusso occidentale dovrebbe permanere tale e scorrere con blande ondulazioni dall’Atlantico fino all’Europa meridionale fino a tutta la seconda decade di gennaio compresa.
La corrente a getto subtropicale dovrebbe infatti ricevere un’alimentazione di aria fredda che scorrerà con moto retrogrado dai confini dell’Europa centrale fino alle medie latitudini dell’oceano atlantico, per ripresentarsi quindi con correnti umide in entrata verso le coste dell’Europa meridionale.
In questa fase, che dovrebbe realizzarsi attorno alla metà del mese di gennaio, le condizioni teleconnettive saranno caratterizzate da flussi di calore orizzontali e verticali (eddy) più deboli, dati i centri di maggior convezione situati nell’oceano Indiano, ed anomalie dei venti globali (GWO) prossime alla neutralità o leggermente negative.
Alla fase NAO negativa si accompagnerà un calo anche del PNA, e quindi della tensione del jet stream polare anche sull’oceano Pacifico, a rispecchiare un segnale di fondo del Niño soppresso o fortemente limitato dal segnale positivo dello IOD.
In stratosfera il riflesso di questa fase sarà visibile con un’attenuazione generale dei forcings d’onda ed un contenuto approfondimento del vortice polare.
Tuttavia, emergono in prospettiva nuovi segnali che indicano la traslazione dei centri di maggior convezione sul Pacifico verso la fine della seconda decade di gennaio, con un’attività convettiva che tenderà ad assecondare il segnale di fondo del Niño mentre il segno positivo dello IOD dovrebbe attenuarsi.
E’ pertanto assai probabile l’emersione più palese di un segnale della MJO nelle fasi 6 e 7 ed una nuova positivizzazione delle AAM.
In questa ultima fase del mese di gennaio emergono quindi indicazioni favorevoli all’emersione di nuove attività d’onda, con possibile esordio di regimi di blocking assimilabili a Scandinavian pattern positivo.
Questa tipologia di pattern tornerà a favorire un’interferenza costruttiva delle Rossby troposferiche nei confronti delle onde planetarie climatologiche della stratosfera, che dovrebbero tornare ad apportare nuovi disturbi anche importanti al vortice stratosferico.
Non si può escludere un evento di riscaldamento maggiore come conseguenza di questa evoluzione.
E’ quindi da considerare come probabile un netto cambio circolatorio in grado di veicolare masse d’aria molto fredda verso l’Europa centro meridionale.

PROIEZIONE MENSILE

In considerazione delle premessa esposte nell’analisi sopra riportata, il mese di gennaio, caratterizzato all’inizio da un progressivo calo del segno della NAO, dovrebbe vedere un’interferenza crescente delle correnti occidentali provenienti dalle medie latitudini del Nord Atlantico in direzione dell’Europa meridionale.
Si tratterà di correnti umide e mediamente miti che solo a ridosso della fine della prima decade del mese potrebbero interferire con aria più fredda di matrice artica; in questa fase non sono da escludersi episodi di instabilità ,con nevicate (specie al Nord) anche a quote basse.
Maggiori probabilità di eventi nevosi anche consistenti si verificheranno sull’Europa centrale per probabile sovrascorrimento di aria oceanica su strati di aria fredda confluenti o preesistenti, mentre sull’Europa meridionale soprattutto nel corso della seconda decade di gennaio si assisterà ad un’alternanza di fasi umide localmente perturbate e di intervalli interciclonici, in un contesto prevalentemente non freddo con temperature attorno alle medie del periodo (o leggermente superiori) al Nord e superiori alle medie del periodo al Centro-Sud, dove le schiarite potrebbero essere localmente più ampie rispetto a quanto ipotizzabile sulle regioni settentrionali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un cambio di rotta è ipotizzabile a cavallo tra la seconda e la terza decade del mese a causa di più ampie trasmissioni d’onda, in grado di rinvigorire la corrente a getto polare.
In quest’ultimo contesto il segno della NAO si potrebbe riportare su valori vicini alla neutralità consentendo ampie ondulazioni trasmesse dall’Atlantico in direzione dell’Europa settentrionale, ove è ipotizzabile un incremento del valore dei geopotenziali.
Ne conseguirebbe un cambio circolatorio, contraddistinto dall’arrivo di masse d’aria fredda dal continente europeo e dalla Russia anche verso l’Europa meridionale ed il Mediterraneo.
Conseguentemente in quest’ultima fase le regioni settentrionali vedrebbero un clima più rigido ma più asciutto, mentre le regioni esposte ai venti prevalenti da Nord-Est risentirebbero più direttamente degli effetti dell’aria fredda e di condizioni di maggior instabilità, con precipitazioni nevose localmente a quote basse o di pianura.

Bando MeteoNetwork: progetto di monitoraggio meteorologico e condivisione dei dati

L’Associazione MeteoNetwork indice un concorso di idee, con l’obiettivo di sostenere soggetti fisici e giuridici nelle attività di monitoraggio ambientale del territorio, mediante la raccolta e la condivisione di dati meteorologici, per la diffusione della conoscenza nel campo della meteorologia e della climatologia, promuovendo al contempo la libera condivisione dei dati meteorologici. A tale scopo, MeteoNetwork mette a disposizione 1 stazione meteorologica “Davis Instruments Vantage Pro2” che sarà assegnata al progetto ritenuto più rilevante.

COME PARTECIPARE

SELEZIONE: I soggetti proponenti dovranno compilare la scheda di progetto scaricabile dall’apposita sezione del nostro sito indicando all’interno: descrizione della località che ospiterà la stazione, modalità di installazione, caratteristiche climatiche, modalità di trasmissione dati in rete, eventuali soggetti partner con relativo accordo di partenariato. Il Consiglio Direttivo valuterà ciascun progetto mediante apposita griglia di punteggio e assegnerà le stazioni meteorologiche alla proposta con maggior punteggio.

REGOLAMENTO

1) Soggetto promotore: il bando è indetto dall’Associazione MeteoNetwork.
2) Durata: il bando durerà 40 giorni dalla data di pubblicazione sul sito dell’Associazione.
3) Strumentazione a disposizione: 1 stazione meteorologica “Davis Instruments Vantage Pro2” dal valore di circa 1.000 euro.
4) Requisiti di partecipazione: possono partecipare al concorso tutte le organizzazioni non a scopo di lucro e gli istituti di istruzione.
5) Come partecipare: gli utenti dovranno compilare la scheda di progetto “Allegato A” in tutte le sue parti; non saranno prese in considerazione proposte incomplete o carenti della documentazione richiesta. Gli utenti avranno 40 giorni di tempo a partire dalla pubblicazione del bando sul sito dell’associazione per inviare la propria candidatura a info@meteonetwork.it.
6) Valutazione e assegnazione premi: il Consiglio Direttivo a proprio insindacabile giudizio valuterà i progetti finalisti entro 20 giorni dalla chiusura del concorso, tenendo conto anche delle seguenti premialità:
– Luogo dell’installazione: location carente di monitoraggio meteorologico nella rete MeteoNetwork: 5 punti
– Qualità dell’installazione: su tetto 1 punto; su prato 3 punti;
– Esperienza nel settore del soggetto proponente: da meno di 5 anni 1 punto; da oltre 5 anni 3 punti.
– Soggetto proponente socio MeteoNetwork: 5 punti;
– Evento di promozione del progetto: 3 punti;
– Accordi di partenariato: 3 punti;
– Eventuali output di progetto: 3 punti.

Il progetto con maggiore punteggio si aggiudicherà il premio di cui al punto 3.

7) Vincoli obbligatori: l’installazione della stazione dovrà rispettare i requisiti minimi previsti dalle norme MNW consultabili a questo link: http://wiki.meteonetwork.it/. Dovrà essere garantita la necessaria alimentazione per la strumentazione e la costante condivisione online dei dati rilevati con iscrizione della stazione su http://my.meteonetwork.it/.
Il mancato rispetto di uno o più vincoli obbligatori comporterà la restituzione del premio.

Assemblea elettiva 2023

Il 15 aprile 2023 si è svolta l’assemblea annuale dell’Associazione MeteoNetwork, durante la quale sono stati presentati ai soci, oltre ai bilanci associativi, le attività di gestione dei fondi 5×1000 e le attività istituzionali svolte nel 2022 e in programmazione nel 2023.

Le attività sono state svolte in streaming, una modalità consolidata negli ultimi anni che anche nel 2023 ha consentito una larga partecipazione dei soci di tutta Italia i quali hanno potuto presentare le proprie osservazioni o proposte e confrontarsi in merito all’ordine del giorno.

L’assemblea, inoltre, è stata occasione di rinnovo del Consiglio Direttivo 2023-2026 che ha visto l’elezione dei seguenti consiglieri:
Alessandro Ceppi;
Marco Giazzi;
Francesco Marasco;
Isabella Riva;
Marco Tadini.
Tra i candidati a tale carica era presente anche Franco Tuzzato che potrà assumere il ruolo di consigliere in caso di dimissioni di un eletto.

In occasione del primo consiglio direttivo successivo all’assemblea, i consiglieri hanno assegnato le seguenti nomine associative:
Presidente – Marco Giazzi;
Vice Presidente – Marco Tadini;
Segretario – Luca Garbolino;
Tesoriere: Fabrizio De Grandi.

Tutta l’Associazione augura un proficuo triennio a tutte le cariche sociali.

Outlook gennaio 2023

PREMESSA

Il mese di dicembre è stato, per gran parte, caratterizzato da un vortice polare troposferico debole fino in bassa stratosfera e da valori negativi degli indicatori NAO/AO.
Alle quote medio alte della stratosfera diversamente il vortice ha proseguito un percorso di raffreddamento piuttosto marcato benché mantenuto in condizioni di equilibrio rispetto a moderati flussi di calore prevalentemente disposti su W2 ( 2 waves pattern) con la prima cresta d’onda leggermente recessiva.
La troposfera ha coadiuvato questo equilibrio attraverso un vortice poco coeso che ha permesso l’evoluzione di uno scenario assimilabile al pattern SCAND + ad ATH in evoluzione di blocco sulla Groenlandia.
Una successiva fase maggiormente forzante in troposfera dovuta ad un AAM+ con Mountain Torque sulla catena asiatica ha generato un rinforzo del PNA evidente nell’approfondimento della depressione semipermanente aleutinica sfociato in un deciso blocco che ha esordito Dal Golfo dell’Alaska fino al polo ove si è generato il wave breaking dell’onda planetaria con conseguente inversione di gradiente troposferico e soppressione dei flussi orizzontali e verticali di calore per venir meno del gradiente meridionale di temperatura e di pressione.
Tale evento è associato, proprio per quanto detto, ad un rapido rinforzo della colonna del vortice polare per il venir meno dei disturbi provocati dagli eddy calore e momento.
L’evento stratosferico estremo che ne consegue rappresenta la rottura di quell’equilibrio fino a prima mantenuto tra flussi di calore e raffreddamento radiativo.
L’influenza di questo evento in troposfera, manifestatasi soprattutto sull’andamento della NAO, ha dovuto verosimilmente fare i conti con MPV nettamente sotto la media su tutta la colonna del VP. Questo si traduce in una minor capacità da parte dei piani più alti di condizionare quelli più bassi a livello polare, come dimostra l’andamento dell’indice AO, in netta risalita ma su valori comunque neutri/debolmente negativi.

PROSPETTIVE PER IL MESE DI GENNAIO

La prima parte del mese di gennaio risentirà giocoforza degli eventi occorsi nell’ultima parte di dicembre con un debole rinforzo del vortice polare troposferico, soprattutto nel suo ramo Nord-Atlantico, al punto che l’indice NAO da valori marcatamente negativi, generati dal vasto anticiclone polare, invertirà repentinamente il suo segno divenendo positivo seppure in maniera contenuta.
L’Europa meridionale nella prima decade di gennaio subirà dapprima i residui effetti generati dalla falla pressoria presente nel medio atlantico causata dalla precedente circolazione e responsabile di marcate anomalìe positive di temperatura e geopotenziale con valori del tutto anomali sull’Italia rispetto al periodo e a seguire di modeste ondulazioni in seno alla corrente occidentale con effetti limitati alle aree alpine e alle regioni settentrionali con temperature ancora elevate ma in progressivo ridimensionamento.
La tendenza verso un periodo dai connotati moderatamente invernali dovrebbe aversi dopo l’epifania, intorno alla fine della prima decade del mese e caratterizzare questo breve periodo.
Si prevede infatti un temporaneo aumento dei geopotenziali in direzione dell’Europa settentrionale verso la penisola scandinava ove vi sarà la tendenza all’affermarsi di una situazione di blocco.
Il disturbo al vortice polare sarà pertanto a carico di 3 principali ondulazioni a livello emisferico.
La prima nel Pacifico tra il Golfo dell’Alaska e la west coast nord americana incentivata dall’oscillazione del PNA che permarrà su valori mediamente positivi, la seconda dalle medie latitudini euroatlantiche verso la penisola scandinava e la terza più debole sull’Asia centro orientale.
Due i principali centri motore nei quali si ripartiranno le masse artiche: il primo a carico della semipermanente aleutinica, il secondo a carico del vortice canado-groenlandese.
Conseguenza di questo nuovo assetto sarà il calo dell’indice AO verso valori moderatamente negativi mentre il segno della nao oscillerà tra valori neutri o leggermente positivi.
A ragione di questa circolazione si ritiene che gli afflussi di aria fredda provenienti dal continente euroasiatico dovrebbero prediligere l’Europa orientale con debole e marginale coinvolgimento delle regioni orientali della nostra penisola.
Nel contempo la riattivazione degli eddy heat fluxes dopo la stasi di fine dicembre / inizio gennaio, dovrebbe rendersi evidente anche in stratosfera attraverso l’esordio di un nuovo disturbo al vortice polare con esordio prevalente di W1 su quasi tutte le quote (1/70 hpa).
L’azione compressiva del pattern ad una onda si tradurrà in troposfera in un travaso verso est della forte semipermanente islandese formatasi in precedenza. Questo porterà ad un sensibile rinforzo zonale sul settore europeo. Le correnti dovrebbero disporsi da WNW/NW alle medio-basse latitudini con clima spesso perturbato sull’Europa centro-settentrionale e più stabile su quella meridionale. L’andamento delle correnti potrebbe portare a ripetuti fenomeni di foehn alpino sul Nord Italia, in un contesto non lontano dalle medie termiche su tutto il Paese.

La rotazione del VP indotta dall’azione della prima onda dovrebbe compiersi, intorno a metà mese, con una maggiore redistribuzione delle masse artiche anche sul settore canadese, fino ad allora pressoché sgombro dalle maggiori vorticità. Questo potrebbe portare alla riemersione di uno dei pattern caratteristici di questo fine autunno/inizio inverno, cioè lo Scand +, intorno alla fine della seconda decade. Il tutto si accompagnerebbe con un calo della NAO su valori debolmente negativi e ad un nuovo disturbo a 2 onde in stratosfera.
Sull’Europa si riaffaccerebbero, in questo caso, correnti fredde di matrice artico-continentale o polare-continentale, con probabile maggior interessamento delle zone centrali ed orientali europee. Qualora la NAO dovesse calare su valori più marcatamente negativi, non è da escludere un maggior travaso dell’aria fredda verso ovest (ipotesi minoritaria).
Anche il nostro Paese dovrebbe risentire di questo afflusso freddo, specie le regioni Settentrionali e Orientali. Permane la possibilità di avere contributi umidi da ovest ad interagire con l’aria più fredda da est, durante l’ultima decade. In tal caso andrebbe valutata l’area di “scontro” per individuare quali zone potrebbero essere colpite da maltempo di carattere freddo, cosa ad ora impossibile da stabilire.

Qualora il disturbo su due onde dovesse risultare stazionario ed intrusivo, sarebbe da mettere in conto un MMW di tipo split nella prima parte del mese del febbraio.

Non possiamo tuttavia non sottolineare l’esistenza di un importante “bivio previsionale” a metà mese. Se infatti la rotazione del VP non dovesse tradursi in un aumento di gpt sul settore nord-europeo e quindi una riattivazione di wave 2 (ipotesi per noi maggioritaria) ma dovessimo assistere ad un fisiologico calo di W1 con riaccentramento del VPS sul Polo, allora si assisterebbe ad una nuova impennata del NAM in medio-alta stratosfera, con l’attivazione di un nuovo ESE Cold, stavolta con possibilità di condizionamento troposferico nettamente maggiori (ipotesi per noi minoritaria).

Outlook prima parte estate 2022

PREMESSA

La primavera 2022 è trascorsa con un regime di tempo molto secco, soprattutto al centro nord. La parte iniziale ha subito una sorta di reversal pattern rispetto a quello invernale, dovuto ad un warming stratosferico di tipo major a fine febbraio che ha riversato i suoi effetti in marzo sull’Europa meridionale e centrale, attraverso un corridoio di aria fredda proveniente dalla Russia continentale.
Nel mese di aprile è continuato l’effetto pregresso di tale configurazione, congiuntamente ad un Final Warming di tipo early. Nell’ultimo mese vi è stata una prima parte con un leggero rientro del clima siccitoso al centro e in misura minore al nord est. Nella seconda parte vi è stato invece un anticipo della stagione estiva, con clima caldo e secco sulla penisola; molto caldo interrotto da temporali sulla pianura Padana nell’ultima decade.
La Nina continua il suo lungo episodio oramai al suo terzo anno. Attualmente osserviamo un’anomalia di temperatura superficiale in Pacifico tropicale molto negativa ad est che si affievolisce spostandosi verso l’Indonesia, congiuntamente all’avanzare verso est di acque più calde del normale sotto la superficie. Per questo motivo le chance di Nada sono molto vicine a quelle de La Nina a fine estate e nel mese di settembre. La porzione dell’Oceano pacifico dove è inibita la convezione si sta spostando lentamente verso il continente marittimo ( Figura 1) mentre le aree di massima convezione sono relative a MJO7 e 8 cioè in area pacifica

Nella prima parte dell’estate questa situazione tende a favorire il distacco di blocchi alla circolazione zonale che dal nord America si spostano verso la Groenlandia e per contrasto a favorire un’area depressionaria sul medio Atlantico. Questa situazione è in linea con le SSTA atlantiche che presentano un dipolo zonale con acque che tra aprile e maggio si sono raffreddate tra Irlanda e Terranova e invece si sono riscaldate tra Gibilterra e la Florida ( Figura 2).

Gli altri indici di natura tropicale oceanica che interessano in vista della prossima estate europea sono l’AMM e l’IOD, gli unici due contigui all’Africa che hanno subito una netta variazione in primavera. L’Indian Ocean Dipole (IOD) dopo una fine inverno debolmente positivo ora torna ad essere consistente con la Nina, cioè con acque più calde della media che contornano Indonesia e nord Australia e più fredde a ridosso dell’Africa orientale.
L’Atlantic Meridional Mode (AMM) è passato con segno negativo in primavera dopo un inverno positivo. Quest’ultimo indice è in linea con il 2012. Se consideriamo il riflesso dell’AMM attuale con anomalia negativa su Capo Verde sul monsone occidentale del golfo di Guinea, l’ITCZ in ovest africa è previsto essere sostanzialmente in media nella prima parte dell’estate, eccetto per impennate nella porzione più estrema occidentale, Senegal e Mauritania. La dinamica che vede blocchi ad ovest della penisola con rotazione dell’asse nord-est / sud-ovest sarà favorita sotto questo aspetto. L’ITCZ ad est è previsto essere molto basso di latitudine per l’azione congiunta di IOD- e venti secchi dal deserto a nord est tra Etiopia e Ciad.
Il vortice polare è soggetto ad essere debole in area groenlandese (come detto in precedenza) e il difficile riassorbimento della pregressa area fredda continentale sul nord della Russia e Siberia, almeno in un primo tempo, spinge l’aria stabilizzante più ad est sull’Oceano Artico (Figura 3).

Il quadro descritto vede una coppia di aree depressionarie continentale e atlantica separate da un forte blocco alla circolazione zonale con asse meridiano tra Svalbard e Mar del Nord/Germania. Tuttavia questo blocco non copre latitudini inferiori (Francia, nord Spagna e nord Italia) favorendo il distacco di un’area di instabilità in quota dall’Oceano Atlantico. L’anomalia della prima parte estate 2022 è compatibile con il WR4.

Eventuali fasi assimilabili al WR 1 summer pattern saranno temporanee e ascrivibili agli effetti traslati più marcati della suddetta fase della Madden Julian Oscillation durante la quale maggiore sarà lo sprofondamento della corrente a getto verso le medie latitudine dei meridiani centro occidentali del NordAtlantico. In questo caso si assisterà ad un forcing dinamico del promontorio dell’alta pressione nord africana verso l’Europa occidentale e nord occidentale, passante per Spagna e ovest Francia. Questo pattern sarà probabilmente più presente ad inizio stagione e andrà via via perdendo d’importanza col passare delle settimane, complice un graduale calo dell’intensità della convezione tropicale.

PROSPETTIVE

Con tali premesse, dati gli scarsi contributi di correnti umide di matrice oceanica verso l’Europa centrale e meridionale dovuti all’alternanza di ATR (Atlantic Ridge) e/o blocking e di correnti mediamente zonali ad alta latitudine mediamente oltre i 55/60°N con ritornante di aria temporaneamente instabile verso l’Europa centro orientale, si prevedono fasi contrassegnate da un clima caldo (ben al di sopra delle medie del periodo) torrido sull’Europa e Mediterraneo centrale, alternate alla discesa di linee di instabilità associate a rovesci e temporali a ridosso delle Alpi centro orientali, e dell’Appennino centrale sconfinanti occasionalmente nelle aree pianeggianti del nord e sulle regioni del medio ed alto versante adriatico.
Data la radice dinamica occidentale, le onde di calore dovrebbero risultare più insistenti sulle aree tirreniche, pur colpendo in modo anche piuttosto intenso il resto delle regioni nei momenti di piegamento ad est della struttura.

Dalla parte finale del mese di giugno si dovrebbe assistere ad un debole e graduale mutamento verso un WR4 più statico. In un siffatto pattern, il promontorio dinamico dovrebbe seguitare ad interessare maggiormente la parte centro-occidentale del continente, con anomalie di geopotenziali positive anche sul Nord Europa. Temporanei deboli rinforzi del getto subtropicale potrebbero portare a rapidi tagli della radice subtropicale, con fugaci ingressi di aria più fresca ed instabile da ovest sul mediterraneo centrale.
Anche in questa fase le zone più a rischio, per quanto riguarda le anomalie termiche più rilevanti, dovrebbero risultare quelle occidentali, mentre gli ingressi instabili da ovest, in un contesto mediamente molto caldo, potrebbero portare a fenomeni violenti sulle pianure del Nord.

 

Outlook Febbraio 2022

PREMESSA
La prima parte della stagione invernale è stata contraddistinta da un Vortice Polare piuttosto disturbato dalla buona azione di un pattern a 2 onde, che però non è riuscito a portare alla sua destrutturazione a causa di flussi di calore sempre deboli; nel mese di gennaio abbiamo assistito ad un maggiore accorpamento delle vorticità in stratosfera, con rapido e fortissimo raffreddamento della colonna del VP, specie in medio-bassa stratosfera. Questo rinforzo del VPS è sfociato in un ESE Cold conclamato (su base NAM a 10 hPa) il 10 di gennaio, con primo impulso stratosferico diretto verso la troposfera individuabile il 16 gennaio. Questo primo trasferimento di moto verso la troposfera, seguito da altri in ultima decade, ha rappresentato l’inizio di un condizionamento troposferico che, verosimilmente, ci accompagnerà anche nel corso del mese di febbraio.

ANALISI
La configurazione media assunta dal VP e dal treno d’onda ad inizio stagione non lasciava presagire ad un possibile Evento Stratosferico Estremo di tipo “cold” nel cuore dell’inverno ma, nonostante un buon setting di partenza, è mancata l’energia interna al sistema, come testimoniato dall’andamento dei flussi di calore. E’ verosimile immaginare che dietro a questa carenza di energia, nonostante che il trend del GW giustifichi speculazioni di senso opposto, ci possa essere l’episodio di Niña biennale che sta assumendo caratteristiche più simili a quelle di una Niña CP (Central Pacific, ovvero con le anomalìe negative maggiori verso la regione ENSO 3.4), nonostante una chiara impostazione di partenza come Niña EP (East Pacific, ovvero con anomalìe negative maggiori nelle SST a ridosso dell’America latina), come peraltro testimoniano sia i valori da evento moderato toccati anche nella zona 3.4 (ONI nel trimestre OND che ha toccato -1.0) che i forti effetti avvertiti nella componente atmosferica del fenomeno (SOI molto positivo in dicembre). Si ricorda infatti che secondo gli studi disponibili una Niña CP ha una maggiore influenza sul NAM rispetto ad un episodio EP .
Ad ESE Cold ormai conclamato, con effetti in troposfera che rientrano nella casistica ben descritta dal paper di Baldwin & Dunkerton e da quello di Waugh e Polvani a proposito di “Low Flux Events”, è ipotizzabile una prosecuzione dei pattern AO+ e NAO+ anche per il mese di febbraio, soprattutto per quanto riguarda quest’ultimo. Questa “accoppiata” sarà molto probabilmente l’elemento che caratterizzerà maggiormente il futuro prossimo, almeno fino all’esordio del mese di marzo. Eventuali disturbi troposferici al pattern principale, più probabili sul settore est siberiano-pacifico, risulteranno comunque deboli e transitori.
Primi cenni più significativi di ripresa degli heat fluxes potrebbero mostrarsi nella fase finale del mese, quando l’avanzamento stagionale e gli ormai 40/45 giorni passati dall’inizio dell’ESE Cold potrebbero portare a qualche timida risposta troposferica più incisiva negli intervalli tra gli impulsi stratosferici. Nonostante il reset imposto dall’Evento Stratosferico Estremo, riteniamo che il setting del VP possa mantenersi, e per questo ci attendiamo una disposizione sinottica simile a quella avuta in precedenza nelle possibili (brevi) fasi in cui andremo incontro ad un allentamento zonale, con la riproposizione di un ATR con deboli flussi divergenti anche al di sotto dei 60°N, quindi con valori della NAO che dovrebbero mantenersi positivi. Da segnalare il fatto che molto probabilmente il pattern zonale conseguente alla reiterazione di impulsi di una stratosfera che si manterrà molto fredda per tutto il mese, specialmente alle quote medie (30 hPa) e medio – basse (50/70 hPa), potrebbe relegare la stratificazione del gelo continentale molto ad est nel continente asiatico, allentando la presa progressivamente anche sull’Europa orientale.


PROSPETTIVE
Il mese di febbraio potrebbe trascorrere senza particolari sussulti invernali sul settore centro-occidentale europeo e quindi anche sul nostro paese. La circolazione marcatamente zonale per gran parte del mese non consentirà l’instaurazione di regimi che potrebbero portare azioni invernali degne di nota sul Mediterraneo centrale. Il mese probabilmente risulterà contraddistinto da una vasta e coriacea area di alta pressione in allungamento dall’Atlantico verso l’Europa centro-occidentale, caratterizzando il tempo anche sulle nostre regioni, con clima secco e a tratti mite. Le zone di pianura potrebbero risentire spesso di nebbie e accumulo di sostanze inquinanti, con temperature che risulterebbero quindi più basse rispetto alle anomalie positive che si avranno in quota.
Come abbiamo accennato sopra, non possiamo escludere qualche timido cambiamento nella parte finale del mese, quando potrebbe rifarsi vedere qualche ondulazione nella corrente a getto. L’abbozzo di ATR con NAO comunque prevalentemente positiva lascia pensare ad un maggiore interessamento dell’Est Europa e della zona Balcanica per ipotetiche discese di aria artica. In una siffatta situazione sarebbe più probabile un marginale o parziale interessamento delle nostre regioni orientali e meridionali, mentre più riparate potrebbero risultare ancora le zone settentrionali e tirreniche.

Visita Osservatorio meteorologico Cavanis, Venezia

Visita Osservatorio meteorologico Cavanis, Venezia

Dopo la lunga chiusura causata dalla pandemia, il 14 Giugno scorso l’Osservatorio Cavanis ha
riaperto le porte per una visita guidata ad un gruppo di giovani laureati di diverse università di
Europa, Australia, USA che stanno trascorrendo un semestre a Venezia impegnati in vari progetti in qualità di Postdoctoral Research Fellows in Environmental Humanities – Center for Humanities and Social Change – Ca’Foscari University of Venice.

La visita, iniziata con un discorso di benvenuto del Direttore, Padre Gigi Pennacchi, è proseguita
con la presentazione in lingua inglese a cura del Colonnello Marcello Cerasuolo, riscuotendo
grande apprezzamento da parte dei ricercatori, alcuni hanno richiesto informazioni e
documentazione per i loro progetti su specifici argomenti (nebbia, temperature).
Silvia Spanio e Giuliano Nardin (Meteonetwork) hanno curato la documentazione fotografica
dell’incontro, di seguito si pubblicano alcune istantanee.

Venezia 14.6.2021 – Giuliano Nardin

#seasonscolors 3.0  – terzo contest fotografico MeteoNetwork

Prende il via #seasonscolors 3.0, il terzo contest fotografico MeteoNetwork, dedicato a tutti i luoghi e le città d’Italia e alle stagioni.

L’obiettivo è quello di realizzare un calendario per l’anno 2021 che possa raccontare le località italiane attraverso una foto che ne ritragga i luoghi più conosciuti nei diversi mesi dell’anno.

Il calendario sarà realizzato in doppio formato:

  • A5 da tavolo, per l’invio in omaggio a tutti i Soci MeteoNetwork in regola con l’iscrizione;
  • A4 da parete, per la distribuzione a tutti i nostri partner.

Tutti gli utenti, anche non Soci, sono invitati a partecipare inviando una o più fotografie all’indirizzo photo@meteonetwork.it entro e non oltre il 30 ottobre 2020.

Le foto dovranno rispettare le seguenti caratteristiche:

  • per il calendario A4: immagini a taglio verticale, di formato 2400×3700 pixel
  • per il calendario A5: immagini a taglio orizzontale, di formato 2400 pixel x 1800 pixel

Le foto inviate saranno selezionate dall’Associazione e le 12 ritenute migliori, a insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo MeteoNetwork, andranno a caratterizzare il calendario 2021.

Gli autori delle foto vincitrici, oltre alla pubblicazione del proprio scatto, riceveranno il calendario A4 all’indirizzo indicato nella liberatoria.

– Chi può partecipare?

Tutti gli utenti, anche non Soci di MeteoNetwork, raccontandoci con le foto una o più stagioni della località in cui vivono o di qualsiasi altro luogo italiano che li abbia colpiti.

– Come partecipare?

Inviando un massimo di cinque foto a partecipante all’indirizzo: photo@meteonetwork.it

L’invio delle foto implica l’accettazione della licenza Creative Commons by/nc/nd 3.0, che impegna MeteoNetwork a impiegare le vostre foto a sostegno delle proprie attività senza scopi di lucro, senza modificarle e specificandone sempre l’autore.

All’atto dell’invio, le foto dovranno essere accompagnate dalla seguente liberatoria:

Io sottoscritto/a dichiaro di voler partecipare al contest #seasonscolors 3.0 per il Calendario MeteoNetwork:

Cognome/Nome……………………………………………………………………………

Nato a……………………………………………………………………… il……………………………………………….

Residente in Via………………………………………………………………………………………….

Città………………………………………………………………CAP…………………..

Prov…………      Telefono………………..          Cellulare………………………………………….

e-mail………………………………………………………………………………………

A tal fine, allego alla presente n° … fotografia/e, avente/i le caratteristiche specificate nel presente comunicato, da valutarsi per il calendario (barrare quale d’interesse):

O A4

O A5

Nel caso di partecipazione con più immagini per entrambi i formati, dettagliare quali immagini debbano essere associate a quale formato.

Dichiaro di essere stato/a informato/a che i dati personali saranno trattati per le finalità di cui al contest, nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali Reg.(UE)2016/679.

Io sottoscritto/a con la presente dichiaro inoltre di essere il solo autore ed il solo titolare di ogni diritto di proprietà autoriale delle immagini fotografiche allegate.

All’atto delle invio delle immagini, dichiaro, contestualmente, di accettare i termini della licenza Creative Commons by/nc/nd 3.0, che impegna MeteoNetwork a impiegare le foto a sostegno delle proprie attività senza scopi di lucro, senza modificarle e specificandone sempre l’autore.

Con la presente dichiaro di obbligarmi a manlevare e tenere indenne MeteoNetwork da ogni azione, onere o conseguenza derivante dalla asserita o attuale violazione di diritti d’autore pertinenti a terze parti in relazione o comunque connesse all’uso di dette immagini.

Dichiaro di essere stato/a informato/a che i dati personali saranno trattati per le finalità di cui alla presente comunicazione, nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali Reg.(UE)2016/679.

Il conferimento dei dati richiesti è facoltativo, ma necessario per consentire la partecipazione dell’interessato al contest e, pertanto, la loro eventuale omissione comporterà l’oggettiva impossibilità per MeteoNetwork di procedere ad operazioni di trattamento (quali la pubblicazione e/o diffusione delle immagini fotografiche) per le finalità connesse al citato contest, determinandone l’esclusione dallo stesso.

I predetti dati saranno trattati in forma documentale e/o con l’impiego di strumenti informatici nel rispetto delle misure di sicurezza adottate da MeteoNetwork ODV in conformità alla normativa sulla privacy ed alle direttive del Garante. I dati verranno conservati per il tempo strettamente necessario al perseguimento delle finalità indicate e, in caso di revoca del consenso prima del raggiungimento della finalità, saranno cancellati e non più utilizzati.

In relazione al trattamento oggetto della presente informativa è possibile esercitare il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, l’aggiornamento e la cancellazione, se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge, di chiedere la limitazione del trattamento, di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi nonché il diritto alla portabilità dei dati e di proporre reclamo all’autorità di controllo competente.

Attendiamo ora le vostre foto e… Buona Fortuna!!

MeteoNetwork a Scuola di Astronomia ATA!

Facendo seguito alla firma dell’accordo con l’Unione Astrofili Italiana, MeteoNetwork ha avviato la definizione di un’intesa anche con ATA (Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton”), delegazione territoriale UAI per la zona di Roma Sud-Castelli Romani.

Parte centrale di questa intesa sarà l’installazione di una stazione meteo, presso il Parco Astronomico ATA “Livio Gratton”, sito in una frazione del Comune di Rocca di Papa (RM), a sud di Roma, nell’area dei Castelli Romani.

L’accordo con ATA prevede innanzitutto le seguenti facilitazioni reciproche per le quote d’iscrizione:

  • Soci MeteoNetwork che desiderano iscriversi ad ATA ma non a UAI: Euro 20,00
  • Soci ATA (ma non Soci UAI) che desiderano iscriversi a MeteoNetwork: Euro 10,00
  • Soci ATA (anche Soci UAI) che desiderano iscriversi a MeteoNetwork: Euro 10,00

Le quote sono intese per anno civile.

Il socio Meteonetwork, con iscrizione in corso di validità e che volesse iscriversi all’ATA, dovrà effettuare il pagamento secondo le indicazioni reperibili su https://lnx.ataonweb.it/wp/iscriviti-e-sostieni-lata/,  pagando la quota ridotta pari a Euro 20,00 e inviando la ricevuta del bonifico alla Segreteria Soci Meteonetwork (soci@meteonetwork.it), che provvederà a inoltrarla alla Segreteria ATA (segreteria@ataonweb.it).

Il prossimo 13 ottobre, inoltre, ATA avvierà il primo ciclo di lezioni della propria una Scuola di Astronomia, che sarà tenuta on line e quindi fruibile da qualsiasi socio MeteoNetwork lo desideri, indipendentemente dalla sua residenza.

Per la partecipazione a questo primo ciclo della Scuola sono previste le seguenti quote agevolate, riservate ai Soci MeteoNetwork:

  • Per i Soci MeteoNetwork già iscritti ATA: Euro 70,00 (a fronte di una tariffa piena di Euro 90,00)
  • Per i Soci MeteoNetwork non già iscritti ATA: Euro 90,00, comprensivi di iscrizione (a fronte di una tariffa piena di Euro 120,00)

La Scuola prevede la partecipazione alle 8 lezioni on line, tenute da esperti astrofili ATA (alcuni anche astronomi professionisti), secondo il calendario pubblicato su:

https://lnx.ataonweb.it/wp/wp-content/uploads/2020/09/Calendario-Scoprire-lUniverso-2020.pdf

La Scuola prevede anche due lezioni in presenza al planetario del Parco Astronomico ATA “Livio Gratton” (https://lnx.ataonweb.it/wp/parcoastronomicoliviogratton/); i soci MeteoNetwork iscritti alla Scuola e in grado di assicurare la partecipazione in presenza alle lezioni, potranno parteciparvi liberamente.

ATA attua tutte le prescrizioni previste dalle autorità sanitarie ai fini della prevenzione dal contagio COVID-19; per le lezioni in presenza, i partecipanti alla Scuola dovranno quindi  seguire rigorosamente quanto previsto dal protocollo pubblicato su: : https://lnx.ataonweb.it/wp/misure-igienico-sanitarie-per-la-gestione-del-rischio-sars-cov-2/

Associazione MeteoNetwork OdV
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