Siglata la Convenzione tra MeteoNetwork e l’Unione Astrofili Italiani

Nuove opportunità per i soci MeteoNetwork, a seguito della convenzione appena siglata con l’Unione Astrofili Italiana (UAI), da oltre 50 anni il principale punto di riferimento culturale, organizzativo e motivazionale degli astrofili italiani, ovvero gli appassionati di astronomia e di scienza in generale.

L’UAI è un ente non lucrativo, associazione di promozione sociale iscritta al registro nazionale delle APS, che concretizza la sua missione di promozione della cultura astronomica e scientifica operando in costante e proficua collaborazione con gli astronomi professionisti, gli enti pubblici e privati di ricerca e le Università, il mondo della scuole e dell’istruzione, le istituzioni pubbliche nazionali e locali, le altre Associazioni ed Enti/Strutture che condividono, anche in campi affini, obiettivi e metodologie.

L’UAI si propone, in particolare:

  • la diffusione e la divulgazione dell’Astronomia
  • la realizzazione e l’incentivazione di studi e ricerche nel settore
  • la tutela e la valorizzazione dell’ambiente per la salvaguardia dell’osservazione del cielo
  • la promozione di attività didattiche in astronomia nonché la formazione del
  • personale della Scuola

L’accordo tra l’UAI e MeteoNetwork nasce allo scopo di sviluppare attività congiunte, volte al raggiungimento degli obiettivi istituzionali. Tra queste attività rientrano convegni, seminari, gruppi di studio, attività di divulgazione scientifica, compresa la pubblicazione di articoli e altre opere. I temi privilegiati delle conferenze saranno quelli di “confine” tra astronomia e meteorologia, quali l’influenza delle condizioni atmosferiche sulle osservazioni astronomiche e lo space weather. Ai soci delle rispettive Associazioni saranno offerti inoltre Star Party, visite a Osservatori astronomici e a stazioni meteorologiche, a scopo di crescita culturale.

Una collaborazione a tutto tondo, che – come si legge nell’accordo appena siglato – “potrà venire svolta anche coinvolgendo studenti e neolaureati attraverso stage e tesi di laurea, tutelando la finalità formativa e scientifica”. UAI e MeteoNetwork si impegnano inoltre a favorire “l’appartenenza congiunta alle due Associazioni definendo condizioni di miglior favore per l’iscrizione a MeteoNetwork dei soci UAI e viceversa”.

UAI offre ai soci MeteoNetwork con iscrizione in corso di validità la quota ridotta pari ad Euro 15,00 per anno civile per l’iscrizione con rivista digitale; per l’opzione di iscrizione con “rivista cartacea” rimane confermata la quota aggiuntiva di Euro 25,00 per un totale di Euro 40,00 per anno civile. Le convenzioni riservate ai soci sono descritte sul sito www.uai.it;

Il socio MeteoNetwork, con iscrizione in corso di validità e che volesse iscriversi all’UAI, dovrà effettuare il pagamento secondo le indicazioni reperibili su https://www.uai.it/sito/associazione/iscriviti-e-sostienici/,  pagando la quota ridotta pari a Euro 15,00 (o pari a Euro 40,00 nel caso di rivista cartacea) e inviando la ricevuta del bonifico alla Segreteria Soci MeteoNetwork (soci@meteonetwork.it), che provvederà a inoltrarla all’Ufficio Amministrazione UAI (amministrazione@uai.it).

Emergenza COVID19 : donazione MeteoNetwork al Giovanni XXIII di Bergamo

Carissimi,

stiamo tutti vivendo una situazione emergenziale senza precedenti che ha modificato in brevissimo tempo tutte le nostre abitudini sociali ma, sopra ogni cosa, ha esposto in primissima linea tutte le donne e tutti gli uomini che lavorano nel nostro Sistema Sanitario Nazionale.

Persone che hanno messo tutte loro stesse a disposizione di tutti noi, per darci soccorso e assistenza; persone che hanno messo da parte le loro Famiglie e il loro tempo libero per dedicarsi totalmente al prossimo, che rischiano quotidianamente la vita, svolgendo la loro professione.

Proprio per questo motivo l’Associazione MeteoNetwork ha deciso di effettuare una donazione all’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Giovanni XXIII di Bergamo dove, al momento, la situazione è tra le più gravi sul territorio nazionale.

La donazione rappresenta tutti i Soci che, anche grazie al loro tesseramento, hanno reso possibile questo; vi ringraziamo TUTTI veramente di cuore.

Restiamo a casa

Direttivo Associazione MeteoNetwork

MeteoNetwork entra nell’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia

Il Presidente Marco Giazzi nominato nel Consiglio Direttivo e il Segretario Luca Garbolino eletto nel Collegio dei Probiviri.

Nata ufficialmente il 27 luglio scorso e figlia della pluridecennale esperienza di AGI (Associazione Geofisica Italiana), l’AISAM è ad oggi l’unico punto di riferimento nazionale per i professionisti che operano nel variegato campo delle scienze dell’atmosfera e della meteorologia in generale, riservando comunque analoghe attenzioni anche ad altre discipline affini, come l’Oceanografia, l’Idrologia e le Scienze della Terra.

Un amalgama professionale di altissimo valore che comprende già ora diversi studiosi dei principali Enti di ricerca italiani (CNR, Ispra, Crea, Enea), altrettanti accademici di differenti atenei, numerosi soggetti attivi nel campo meteorologico pubblico e privato e un numero sostanzioso di studiosi italiani operanti all’estero. Il punto di riferimento italiano del settore, come si diceva, del quale fa parte dal 19 settembre scorso anche l’Associazione Onlus MeteoNetwork.

Una presenza, la nostra, tutt’altro che secondaria in virtù dell’elezione nel Collegio dei Probiviri del Segretario Generale Luca Garbolino e della nomina (da parte del neo Presidente, Prof. Dino Zardi) di Marco Giazzi direttamente all’interno del Consiglio Direttivo.

Una svolta epocale, insomma, che sancisce ufficialmente il riconoscimento della meteorologia amatoriale da parte dei professionisti del settore, ma che testimonia altresì l’assoluta competenza che la nostra associazione ha ormai raggiunto.

Un traguardo del tutto insperato, per noi inarrivabile e inconcepibile fino a pochi anni fa. Senza dubbio, però, un punto di partenza per pianificare al meglio il futuro della meteorologia italiana, con unità d’intenti e sguardo interdisciplinare.

Outlook Estate 2016 – 2a parte

Verifica outlook #1

Cominciamo con una veloce verifica dell'outlook #1

anom. geopotenziale 500 hpa della prima parte dell'estate

La prima parte dell'outlook estivo si è rivelata, al termine del periodo preso in esame, abbastanza soddisfacente.
Sia le anomalie complessive che le indicazioni generali sono risultate essere coerenti con la previsione. Qualche difficoltà nel leggere le anomalie su Iberia e Nord est ed est Europa non hanno inficiato, a nostro avviso, sul posizionamento dei centri di anomalia previsti e sull'andamento configurativo del periodo in esame.
Fra i principali pattern di riferimento, abbiamo avuto una AO leggermente positiva, una SNAO invece piuttosto negativa (tranne nella terza decade di giugno) e un EA, come ormai al solito, da tempo, positiva. Proprio nella possibilità che si manifestasse un periodo con EA– nella prima parte del mese e mezzo coperto dall'outlook risiede forse l'unico errore in termini di proiezione. Difficile identificare un vero e proprio Weather Regime dominante: si è passati da una fase connotata da anomalie di GPT negative su Scandinavia, meridiani centrali Europei e Mediterraneo centrale(prima metà di giugno) ad una fase con prevalente distenzione zonale dell'alta pressione oceanica (prima metà di luglio) passando per un periodo contraddistinto da un intrusione di aria Subtropicale continentale su Mediterraneo centrale e area balcanica(ultima parte di giugno).

Outlook stagionale #2: seconda metà di luglio e agosto


Nella parte finale del primo outllook dedicata alle prime indicazioni di massima sulle tendenze del lungo periodo, scrivevamo che un rafforzamento dei monsoni africano e indiano lasciava intravvedere la possibilità di una più netta fase positiva dell'indice EA nella seconda parte dell'estate, con eventuale graduale affermazione dell'alta pressione sub tropicale continentale o oceanica sul continente Europeo a seconda che la SNAO risultasse negativa risp. positiva.
Rispetto a quella prima indicazione, alcuni elementi nuovi stanno parzialmente mutando lo scenario previsto. 
Il monsone indiano è partito forte e – secondo le previsioni – sembrerebbe continuare ad essere più intenso rispetto alla media. Quello dell'Africa occidentale è partito anch'esso in modo sorprendentemente forte, segnando già un notevole surplus di precipitazioni nella regione del Sahel e shiftando verso nord la parte più occidentale dell'ITCZ soprattutto nell'ultimo mese. Per la verità ci sono alcuni dubbi circa la possibilità che queste piogge siano direttamente causate del monsone ma soprattutto sull'eventuale tenuta dello stesso per il tratto a venire. È vero che le previsioni continuano a segnalare un monsone leggermente più forte della media, tuttavia è da vedere se questa situazione sarà sufficientemente intensa da poter condizionare il prosieguo della stagione in termini di influenza della cella anticiclonica di matrice nordafricana fin sulle regioni europee a media latitudine.
Un altro elemento di relativa novità, rispetto al primo outlook, è il mutamento della configurazione delle SSTA. Ad una situazione pacifica sostanzialmente poco differente rispetto a due mesi fa e sempre caratterizzata da PDO+ e dalla transizione (un po' meno rapida del previsto) dal forte Nino ad una possibile/probabile Nina entro l'autunno, si aggiungono il passaggio ad unoIOD– nell'Indiano (SSTA– nella parte occidentale e SSTA+ in quella orientale dell'oceano) e soprattutto una situazione nel Nordatlantico che tende gradualmente a favorire una maggior ondulazione della corrente a getto in Atlantico e contemporaneamente ad inibirne il transito e la forza di spinta verso l'Europa meridionale.
Tutto questo dovrebbe favorire una configurazione caratterizzata da una anomalia di geopotenziale più alta della media fra il Nordatlantico orientale e l'Europa occidentale e più bassa fra il Mar di Norvegia e l'Europa nordorientale (vedi figura), con condizioni generali caratterizzate da maggior stabilità e anomalie termiche più alte su nord e centro tirrenico mentre il centro adriatico e il sud apparirebbero complessivamente scoperti e influenzati dall'instabilità più o meno diffusa. 
Tuttavia è bene rimarcare come non ci si attenda nessun regime di tempo prevalente, piuttosto sembrano profilarsi fasi che si susseguono: c'è la possibilità di una prima fase con distensione dell'alta pressione azzorriana verso l'Europa, seguita da una con HP centrato sull'Irlanda e bassa Tra Scandinavia e Balcani e infine una con HP oltralpe che possa generare forte anomalie di GPT su centro-nord Italia lasciando il Sud Est della penisola a rischio di deboli iinfiltrazioni di aria instabile da NE.
Non è escludibile, in questo contesto, che lo shiftare verso ovest dei centri di anomalia previsti, possa far riemergere per l'ultima decade di Agosto una configurazione assimilabile a quella avuta nella prima parte di Giugno 2016.

anomalìe prevalenti di geopotenziale nella seconda parte dell'estate 2016

Il tornado di Pianiga, Dolo e Mira (VE) dell’8 luglio 2015

E' disponibile l’intero rapporto scientifico relativo al tornado che ha funestato i comuni di Pianiga, Dolo e Mira in provincia di Venezia nel tardo pomeriggio dell’8 luglio del 2015. L'opera è stata realizzata da MeteoNetwork, SerenissimaMeteo, Valentina Abinanti ed altri autori.
 

 

L’opera è stata curata da Valentina Abinanti, Daniele Bianchino, Alberto Gobbi, Zuara Mistrorigo, Marta Valeria Perini, Marco Rabito, Pierluigi Randi, Davide Rosa, Tobia Scortegagna e Diego Valeri. Nel primo link si trova la parte testuale (i 10 capitoli), nel secondo link l’allegato al capitolo 6 contenente le schede di danno e le isolinee di danno definite secondo la scala EF dei tornado.

 

Scarica i capitoliScarica le schede

 

Il presente lavoro descrive l’interazione tra i vari fattori meteorologici che hanno determinato la genesi di un vortice così violento, nonché le varie tecniche di monitoraggio che hanno permesso di seguire l’evoluzione della supercella tornadica sin dai suoi primi stadi di vita, tra le quali si citano le immagini del radar meteorologico e l’osservazione diretta delle nubi temporalesche.

Sono stati presi in considerazione anche gli aspetti emotivi e cognitivi del trauma causato dall’impatto con il tornado, attraverso le interviste alla popolazione colpita, con alcuni suggerimenti su come aiutare le persone interessate e viene illustrata una serie di indispensabili consigli di autoprotezione per salvaguardare la propria incolumità.

Una cospicua parte del lavoro è dedicata alla ricostruzione del percorso seguito dal vortice e all’analisi dei danni da un punto di vista ingegneristico, allo scopo di stimare la velocità del vento seguendo il protocollo della scala EF dei tornado (“Enhanced Fujita scale”).

Nella parte conclusiva si evidenziano i vari limiti a cui deve sottostare il meteorologo nella previsione dei fenomeni meteorologici estremi, sia nel tempo che nello spazio, sottolineando l’importanza del cittadino consapevole nel riconoscere ogni segnale di allarme, considerato, tra l’altro, che la pianura veneta è quella più a rischio di fenomeni vorticosi nel territorio nazionale.

Si propongono in tal senso alcune soluzioni tecniche, tra cui bollettini meteorologici costanti e mirati, nel caso di temporali potenzialmente in grado di generare trombe d’aria, e un’applicazione per smartphone che possa fornire aggiornamenti in tempo reale, sottoforma di indicazioni visuali e georeferenziate, sugli eventi estremi in corso, tra cui fulmini, forti rovesci di pioggia, grandinate e intense raffiche di vento.

Segue l’elenco dei capitoli:

  1. Analisi sinottica e a mesoscala
  2. Analisi termodinamica e di stabilità atmosferica
  3. Analisi satellitare e radarmeteorologica
  4. Analisi nefologica e testimonianze di caccia
  5. Analisi fotogrammetrica del tornado
  6. Analisi dei danni con applicazione della scala EF e ricostruzione del percorso del tornado
  7. Precauzioni da adottare in caso di tornado
  8. Aspetti emotivi e cognitivi del trauma causato da un evento naturale
  9. Climatologia dei tornado in Veneto
  10. Si poteva prevedere il tornado?

Studio statistico dell’impatto della rete MeteoNetwork sulla stima di parametri meteo superficiali in Emilia-Romagna

Viste le differenti caratteristiche tra le reti osservative meteorologiche istituzionali (Arpa Emilia-Romagna) e quelle amatoriali (Associazione MeteoNetwork), il progetto qui presentato, si è posto come domanda se fosse possibile e utile utilizzare l’intero insieme dei dati per alcuni scopi, quali ad esempio l’analisi regionale di una variabile meteo e se la differente rappresentatività e i differenti errori strumentali potessero indurre un peggioramento delle stime conseguente all’introduzione di errori.

L’obiettivo di questo studio consiste, infatti, nel verificare la possibilità di integrare (in applicazioni specifiche) le reti di stazioni meteorologiche MeteoNetwork e Arpa Emilia-Romagna. L’analisi proposta è riferita al solo territorio regionale emiliano-romagnolo. La densità delle due reti osservative è differente come lo è la strumentazione e spesso anche la rappresentatività delle stazioni. L’associazione MeteoNetwork Onlus è sostenuta da meteo-amatori e ha tra gli scopi del suo statuto quello di sviluppare e diffondere la conoscenza delle scienze meteorologiche, climatologiche e dell’ambiente.

I risultati mostrano come le stazioni MeteoNetwork in Emilia-Romagna sembrano rappresentare coerentemente le variabili meteo superficiali quali temperatura e precipitazioni.

Per quanto riguarda l’umidità relativa non è invece possibile esprimere un giudizio univoco: il confronto puntuale tra stazioni ha generato risultati abbastanza soddisfacenti, ma lo studio dell’errore di previsione ha evidenziato una possibile distorsione sistematica delle osservazioni di umidità tra le stazioni MeteoNetwork e Arpa. I confronti tra coppie di stazioni vicine hanno evidenziato differenze generalmente paragonabili con il solo errore complessivo di misura. La collocazione della stazione e, quindi la sua rappresentatività, pare essere sostanziale e determinante rispetto all’errore di misura strumentale.

Qualità e quantità delle osservazioni MeteoNetwork sono significativamente migliorate negli ultimi due anni.

L’uso congiunto delle due reti per temperatura e precipitazione è generalmente migliorativo o al peggio neutro rispetto all’utilizzo della sola rete Arpa, specialmente nell’ultimo biennio osservato. Ulteriori verifiche sono necessarie per l’umidità per la quale l’uso è consigliato solo in situazioni particolari. L’integrazione futura delle due reti è quindi consigliabile rispetto agli scopi dichiarati in questo studio: con almeno due variabili sui tre esaminate. Infatti, la qualità delle stime si consolida con l’integrazione delle reti; si può considerare utile l’uso congiunto delle reti per alcune applicazioni.

Come Associazione MeteoNetwork, questo studio consolida e ribadisce l’importanza della Rete Nazionale di osservazioni meteo-climatiche, rete che è in continua crescita e miglioramento. L’associazione vuole ringraziare tutti i tecnici che lavorano quotidianamente alla gestione e sviluppo di questa realtà e tutti gli utenti che liberamente pubblicano i dati delle loro centraline sul nostro portale. L’invito è di continuare a gestire sempre meglio le proprie stazioni che già oggi hanno raggiunto un alto grado di efficienza, come questo studio ha dimostrato.

Buona lettura!

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Porte aperte all'osservatorio meteorologico Istituto Cavanis di Venezia

L'Istituto Cavanis con la collaborazione di un gruppo di volontari e alcuni soci Meteonetwork in occasione della giornata della giornata mondiale della meteorologia e del 180° anniversario di fondazione dello storico osservatorio Meteorologico organizza una giornata “porte aperte”.

Il 9 aprile sarà possibile effettuare un tour guidato della durata di circa mezz'ora, diviso in 3 parti:

1-Breve introduzione e parte storica con l'aiuto di qualche slide.

2-visita e illustrazione dei vecchi strumenti di misurazione, alcuni dei quali restaurati in collaborazione con Siap Micros

3-strumenti meteo attuali di Arpa Veneto e Meteonetwork sulla  terrazza panoramica

Ingresso gratuito, previa prenotazione :

Orario e disponibilità posti : LINK

 

e-mail :  veneziameteo@gmail.com

Sms e  WhatsApp: 366 5946335

 

Telefonicamente  366 5946335

nei giorni 1-2-4 aprile ore 13 -19

tutte le info dettagliate LINK

Scarica e diffondi la locandina LINK

Quinta Giornata Provinciale della Meteorologia

A Savigliano (CN) sabato 12 marzo  la Quinta Giornata della Meteorologia

Torna il prossimo 12 marzo la Giornata della Meteorologia, giunta quest’anno alla sua Quinta Edizione. Creata nel 2011 per volontà proprio di MeteoNetwork, la manifestazione è oggi organizzata e curata in ogni singola parte da Datameteo, realtà cuneese di fama internazionale, particolarmente attiva nella meteorologia applicata

Diverse le tematiche che verranno affrontate nella Sala della Crusà Neira di Savigliano (CN) durante la mattinata: dall’impatto del clima globale sulla vita quotidiana, ai cacciatori di temporali, passando per l’interazione tra benessere fisico e clima estremo.

Al pomeriggio, invece, interessante tavola rotonda dall’evocativo titolo “Il clima interessa tutti”, con una fotografia eterogenea ed interdisciplinare sul mondo meteorologico attuale. Sotto la moderazione esperta di Doriano Mandrile, saranno quindi diversi i relatori d’eccezione presenti per l’intera giornata, a partire dall’ospite d’onore dell’intera edizione, il celebre Colonnello Mario Giuliacci. Molti, inoltre, gli eventi collaterali, tra cui “Il Volo del Cuore” con il pluricampione italiano di mongolfiera John Aimo e “L’Essenza del Tempo”, innovativa rassegna espositiva realizzata in collaborazione con il Mùses.

Come ogni anno, infine, spazio anche per la solidarietà, con un’apposita raccolta fondi destinata all’Associazione Onlus “Una mano per i bambini”.

Per maggiori informazioni, richieste e prenotazioni: www.datameteo.com/giornatameteo ; giornatameteo@gmail.com

Quarta Giornata Provinciale della Meteorologia

Sabato 7 marzo 2015 a Savigliano torna la Giornata della Meteorologia con Flavio Galbiati

Sarà ancora una volta l'affascinante Sala della Crusà Neira di Savigliano (CN) ad ospitare il prossimo 7 marzo dalle ore 9.00 la Quarta Giornata della Meteorologia, organizzata dalla nostra Associazione in collaborazione con gli amici e partner di Datameteo. Due le sessioni previste quest'anno: al mattino un corso base di meteorologia applicata alla montagna (tenuto dai nostri Andrea Vuolo e Gabriele Gallo) a cui seguirà un analogo seminario di meteorologia avanzata rivolto al settore aeronautico; al pomeriggio, invece, una tavola rotonda incentrata sui recenti cambiamenti climatici, animata da relatori d'eccezione come il Prof. Claudio Cassardo dell'Università degli Studi di Torino e il Prof. Roberto Cremonini dell'Arpa Piemonte. Al termine della stessa, spazio all'ospite d'onore, il celebre Flavio Galbiati direttamente dalle reti Mediaset. Una giornata da seguire intensamente, insomma, tanto dal vivo quanto (per chi non potrà) in streaming collegandosi al portale www.datameteo.com. In ottemperanza con i nostri scopi statutari, infine, anche quest'edizione supporterà le attività benefiche dell'Associazione “Una mano per i Bambini Onlus”, impegnata in programmi a favore dell'infanzia in diversi paesi del mondo, tra cui le Filippine, la Cambogia, il Myanmar e l'Uganda.

15 Gennaio 2015: Una giornata con tema meteorologia ai Licei Pujati di Sacile (PN)

Nella mattinata di venerdì 15 gennaio 2016 Meteonetwork ha organizzato una conferenza con tema meteorologia presso i licei Pujati di Sacile (PN). La conferenza è stata rivolta agli allievi che frequentano il triennio ( 3°, 4° e 5°) del Liceo Scientifico, Scienze Applicate, Linguistico, Scienze Umane e Socio-Economico, per un totale di circa 400 ragazzi. Siccome l’auditorium in cui si è svolta la conferenza conteneva al massimo circa 200 studenti, la conferenza è stata ripetuta due volte nell’arco della mattinata, ciascuna delle quali della durata di due ore.  

Lo scopo della conferenza era quello di fornire una visione diversa dalla meteorologia alla quale sono solitamente abituati ( talvolta inconsapevolmente) i ragazzi, ossia dalla meteorologia delle app meteo commerciali e da quella sensazionalistica diffusa da alcuni siti web meteo e dai mass media. Si è provato a far vedere la meteorologia “genuina” sia dagli occhi di un professionista, che per molti anni ha operato nel settore, sia dagli occhi del meteo-appassionato: questo per fornire un idea completa di una meteorologia non solo connessa all’utile ( legata quindi all’output di una previsione meteo), ma anche alle emozioni che questa disciplina può suscitare. Per evitare inoltre che il rapporto dei ragazzi con la meteorologia “genuina” si esaurisse in quelle due ore, si è cercato di fornire degli input che potessero tornarli utili in futuro e che potessero stimolare la loro curiosità per approfondire ulteriormente questa disciplina troppo bistrattata in Italia.

Dopo l’iniziale breve presentazione della conferenza e dei relatori da parte di Francesco De Martin, è intervenuto Marcello Cerasuolo. Cerasuolo, forte di una carriera da meteorologo che l’ha visto per 35 anni previsore all’aeronautica militare e per 20 anni docente di meteorologia all’università, ha fatto un excursus della storia della meteorologia  dagli albori fino ai giorni nostri, e poi ha focalizzato l’attenzione sulla spiegazione di alcune mappe meteorologiche attualmente disponibili sulla rete. Il titolo del suo intervento è stato ”Meteorologia: dalle origini al web. Introduzione all'interpretazione dei prodotti disponibili in rete.”

 

Il secondo intervento, intitolato“Forme colori e dimensioni delle nubi temporalesche. Osservazione sul campo e riconoscimento” , è stato presentato da Alberto Gobbi, socio di meteonetwork. Gobbi ha dato un infarinatura su come effettuare un analisi critica delle nubi temporalesche, con lo scopo che ciascuno dei ragazzi, nella futura stagione calda, possa provare ad effettuare una semplice previsione meteo a brevissimo termine.

Ultimo intervento è stato quello di Giorgio Pavan, collaboratore di meteonetwork, che ha presentato il tema “Stormchasing triveneto: un racconto attraverso immagini di una delle zone col più alto potenziale temporalesco d’Italia”. Pavan ha presentato la figura atipica del cacciatore di temporali, ha accennato i motivi per cui nelle Grandi Pianure degli Stati Uniti ci sia una particolare propensione per lo sviluppo di temporali  e tornado violenti e ha spiegato perché questa pratica la si possa praticare in parte anche in Italia. In conclusione della conferenza ha proiettato un video di una decina di minuti con le sue migliori foto scattate sul triveneto.

L’incontro è stato apprezzato da una buona fetta degli allievi: molto apprezzato è stato in particolare l’intervento di Alberto Gobbi sulle nubi temporalesche. 

Con questa iniziativa speriamo di aver dato un piccolo contributo nella campagna portata avanti da numerosi meteorologi italiani che mira a ridare dignità alla meteorologia italiana: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno” diceva Maria Teresa di Calcutta.

I relatori: da sinistra Marcello Cerasuolo, Giorgio Pavan, Alberto Gobbi e Francesco De Martin.

A cura di  Francesco De Martin 

Associazione MeteoNetwork OdV
Via Cascina Bianca 9/5
20142 Milano
Codice Fiscale 03968320964