Proiezione estate 2008

Cari amici, dopo un lavoro di studio e di ricerca iniziato a fine febbraio abbiamo raggiunto una linea di tendenza per la stagione estiva che potrete leggere nel file allegato.

Progressivamente l'outlook sarà integrato con la mappa di proiezione dei principali centri di anomalia di pressione media mensile e con i bilanci mensili corredati di considerazioni sugli scostamenti tra la proiezione ed il dato reale.

Buona lettura.

Autori: 

S.Agustoni, L.Bellagamba, Y.Brugnara, M.Magnani, G.Masato, A.Rossi, C.Stefanini

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Outlook_estate_2008_-_mappa_Giugno.pdf184.12 KB
Outlook estate 2008 – Aggiornamento e mappa Luglio.pdf105.04 KB

Situazione di stampo autunnale

Anche all’inizio di questo nuovo mese il maltempo ha interessato la nostra penisola da nord a sud, sulla base di una situazione instabile presente sul Mediterraneo centro-occidentale fin dalla settimana scorsa: nuovi impulsi artici hanno generato perturbazioni con precipitazioni temporalesche anche di forte intensità . Nell’articolo che segue descriveremo gli eventi della settimana con l’aiuto delle immagini satellitari elaborate da Lorenzo Catania.

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articolo.pdf929.42 KB

Fase perturbata di fine ottobre

Ecco la terza fase perturbata stagionale e con essa è arrivato il tempo delle piogge al nord e su buona parte del settore tirrenico saltato dai due precedenti episodi. I contrasti accesi dall'affondo artico via via sempre più occidentale hanno fatto assaporare una parvenza d'inizio inverno sulle Alpi centro-occidentali e di fine estate sul basso Adriatico se settore ionico. In questo breve articolo cerchiamo di ripercorrere gli eventi che abbiamo seguito nel nowcasting generale attraverso il commento delle carte sinottiche e delle immagini satellitari a cura di Lorenzo Catania

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Fase perturbata di fine ottobre 2008.pdf1.14 MB

Previsione di un fronte

Questo articolo nasce da un confronto nell'area didattica del nostro forum e mette in risalto proprio l'eterogeneità del nostro gruppo e la notevole “palestra” costituita dalle discussioni didattiche. Nei giorni precedenti alla creazione di questo thread didattico infatti Lorenzo Catania si era reso protagonista di una performance degna dei migliori meteoman, descrivendo l'evoluzione di una perturbazione con dovizia di particolari. Di fronte alla sua esposizione ho ritenuto utile aprire in primis per me, ma un po' a tutti, una nuova discussione che spiegasse a grandi linee, come si fa avendo delle mappe a costruire i movimenti di un fronte.
Detto e fatto, contando sulla disponibilità di Lorenzo Catania ne è uscito un bel lavoro che a mio avviso ha meritato un posto anche in questo portale.

Autori: 

Luigi Bellagamba

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Previsione di un fronte.pdf789.87 KB

Settembre 2008

Dopo un lungo e travagliato periodo di incubazione il gruppo CS-analisi clima presenta il primo lavoro di analisi climatica made in Meteonetwork.
La nostra rete, ormai diffusa a livello nazionale sta diventando un fiore all’occhiello e pertanto stiamo cominciando a valorizzarla. Abbiamo creato perciò un gruppo di lavoro denominato CS – Analisi clima che si occuperà di analizzare la rete MNW.
Ci siamo trovati di fronte realtà regionali completamente diverse, con il nord Italia che ha il maggior numero di stazioni, centro e sud che pur con una tendenza all’aumento delle stazioni disponibili continua a evidenziare carenze di copertura.
Abbiamo cercato comunque di procedere anche in mezzo a queste difficoltà, avvertendo laddove necessario sulla significatività dello studio,
Questo lavoro, sicuramente migliorabile, dovrebbe diventare il primo di una lunga serie e nell’arco di un anno vi porteremo a conoscenza dei risultati di questa analisi.
Al momento abbiamo suddiviso l’Italia su scala regionale, anche se in alcuni casi siamo riusciti anche a creare statistiche per aree omogenee.
Un ringraziamento ai ragazzi per il lavoro fin qua svolto e per quello che svolgeranno nel prossimo futuro.
Buona lettura a tutti.

Autori: 

CS-Analisi Clima

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Microsoft Word – Nord.pdf2.95 MB
Microsoft Word – Centro.pdf1.59 MB
Microsoft Word – Sud.pdf1.37 MB

Dietro le quinte: ottobre 2008

Eccoci al secondo appuntamento con il “Dietro le quinte” targato Meteonetwork. In questo breve articolo andremo a ripercorrere passo, passo l’evoluzione della breve ma intensa irruzione di aria artica marittima che ha interessato l’Europa e l’Italia dal 1 al 4 Ottobre 2008.
Anche grazie ai numerosi contributi degli utenti del forum, il Comitato Scientifico Meteonetwork ha intenzione di redigere d’ora in avanti brevi riassunti per qualsiasi avvenimento meteorologico rilevante per la nostra penisola.
Nella foto a lato Colfosco (1650 metri in alta Val Badia, Dolomiti) la mattina di Sabato 4 Ottobre, dopo la nevicata della sera precedente.

Autori: 

Michele Salmi

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Dietro le quinte – ottobre 2008.pdf1.13 MB

La calotta polare artica: bilancio estivo 2008

Dopo essere tornata a livelli medi durante l’inverno e la primavera scorsi, la calotta polare artica sembra essere di nuovo in difficoltà.
Di seguito i lettori troveranno una analisi completa dello stato della superficie ghiacciata del Polo Nord.
Dopo aver raggiunto il suo minimo stagionale durante la terza settimana di settembre, il ghiaccio artico ha cominciato nuovamente a incrementare la sua estensione. A partire dal 21 settembre infatti il numero di ore di luce ha cominciato ad essere inferiore a quelle di oscurità, ed il raffreddamento in sede polare con il passare di pochi giorni può farsi solitamente molto rilevante.

Autori: 

Staff Comitato Scientifico

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La calotta polare artica – bilancio estivo 2008.pdf387.71 KB

Dietro le quinte: la fine delle estate 2008?


L’autunno è la stagione in cui in genere assistiamo all’alternanza di circolazioni ancora tipiche dell’estate, con bel tempo e temperature gradevoli, a situazioni perturbate e fresche che introducono alla stagione invernale. Durante l’autunno la frequenza con cui si presentano situazioni dalle caratteristiche estive va diminuendo man mano che ci si avvicina alla stagione fredda, lasciando sempre più spazio ad un tempo più umido e freddo. E’ lecito quindi attendersi, in questo periodo dell’anno, bruschi cambiamenti del tempo meteorologico, che il più delle volte possono erroneamente far pensare alla scomparsa delle mezze stagioni.
Durante i primi 10 giorni dell’autunno meteorologico 2008 (1 Settembre-30 Novembre), la situazione meteorologica in Europa è stata caratterizzata dal rafforzamento dell’alta pressione delle Azzorre sul Mediterraneo, con contributo via via maggiore di aria di origine africana. I primi disturbi alla stabilità hanno così coinvolto solo la parte più settentrionale e occidentale d’Europa mentre, specie in Italia, si sono registrati valori termici considerevolmente sopra le medie del periodo. Durante gli ultimi giorni della settimana appena trascorsa la situazione è invece cambiata grazie all’isolamento di un grosso anticiclone sulla Penisola scandinava. Così, una prima perturbazione atlantica arrivata sul Regno Unito (Figura 1) durante il suo tipico spostamento da Ovest verso Est, ha trovato la “strada sbarrata” ed è stata costretta a trovare una via più meridionale, la via per il Mediterraneo.

Fronte freddo in discesa sul Mediterraneo
Figura 1: Immagine satellitare sull’Europa alle ore 5 di Giovedì 11 Settembre 2008. In blu il lungo fronte freddo che scende verso il Mediterraneo. Al suo seguito linee di instabilità e aria fredda. In rosso il fronte caldo che risale verso la Norvegia. In viola il fronte occluso.Elaborazione grafica a cura di Lorenzo Catania.

Nella giornata di venerdì 12 l’aria fredda entra nel bacino del Mediterraneo dalla Porta di Carcassonne: lo scontro tra masse d’aria dalle caratteristiche nettamente differenti, rinvigorite dal contributo marino viste le alte temperature superficiali, produce i primi sistemi temporaleschi che colpiscono soprattutto la Pianura Padana Centro Orientale, la Sardegna ed il Lazio (Figura 2).

Fronte freddo sulle regioni centrali italiane
Figura 2: a sinistra immagine satellitare alle ore 13 di venerdì 12 Settembre 2008. Il fronte freddo ha raggiunto le regioni centrali italiane. L’aria fredda nelle ore successive comincerà ad affluire anche dalla porta della Bora, con l’approssimarsi del fronte freddo sull’Austria. Sistemi convettivi alla mesoscala sono presenti sulla Pianura Padana centrale, Ovest Sardegna.(Elaborazione grafica a cura di Lorenzo Catania). A destra è visibile il top delle nubi. I sistemi convettivi prima individuati ci mostrano la loro struttura tondeggiante: sono agglomerati di temporali, alcuni anche molto violenti, che colpiranno Sardegna, Lazio e Pianura Padana centro orientale.

Sabato 13 Settembre la perturbazione prende forma (Figura 3a). Un minimo di pressione a 500hPa si scava sul Golfo di Genova andando in breve tempo a coincidere con il minimo al suolo. Contemporaneamente l’aria fredda russa affluisce aggirando le Alpi da est. Una lunga fase perturbata comincia a concretizzarsi per il nord Italia con venti freddi, precipitazioni e nevicate in alta montagna. Sulla Campania e su tutte le regioni Meridionali gli effetti dello scontro tra aria in risalita dall’Africa e quella nordatlantica si fanno sentire con temporali anche violenti e duraturi a partire dalla serata (Figura 3b). Sulle altre regioni si assiste a rovesci sparsi, alcuni anche di forte intensità.

Aria fredda da ovest e da est
Figura 3a-b: a) sinistra: immagine satellitare alle ore 7 di sabato 13 Settembre 2008: azione a “tenaglia” con l’aria fredda che sfocia nel Mediterraneo sia da ovest (fronte freddo, linea tratteggiata blu) che da est , dove osserviamo la sovrapposizione del fronte caldo della perturbazione atlantica sull’aria fredda russa in discesa da nordest (fronte occluso in viola). B) destra: Ore 20:30 si comincia a delineare il minimo di geopotenziale sull'ovest Piemonte, sviluppatosi bene grazie anche all'orografia ed alla azione combinata di Mistral da una parte e Bora dall'altra. Nel frattempo sulla Toscana centrale l'arrivo di una Jet Streak (un'accelerazione improvvisa della Corrente a Getto) ha portato alla formazione di una nuova linea temporalesca, che lentamente si estenderà verso nord-est, scivolando in contemporanea (molto lentamente) verso SE. Elaborazione grafica ed interpretazione a cura di Lorenzo Catania.

Domenica 14 Settembre La struttura depressionaria nella sua fase più matura si manifesta nel pieno vigore. L’instabilità è accentuata, i venti si intensificano portando una corposa diminuzione della temperatura e le precipitazioni si fanno sentire specialmente sulle linee frontali. Il fronte freddo ha raggiunto nelle prime ore della giornata la Sicilia, la Calabria e la Puglia, mentre il fronte occluso è stazionario da molte ore sull’appennino tosco-emiliano. Altrove permangono condizioni prettamente instabili con alternanza di nubi, rovesci e sprazzi di sole. La neve ha fatto la sua comparsa sulle Alpi a quote prossime o lievemente inferiori ai 2000 metri. Durante il pomeriggio e la serata di Domenica i fenomeni tendono ad indebolirsi ulteriormente. L’intera struttura ciclonica tende infatti ad occludersi con il passare delle ore.

Vortice sull'Italia
Figura 4a-b: a) sinistra: immagine satellitare delle prime ore di Domenica 14 Settembre 2008: Un bel vortice abbraccia tutta l'Italia in una morsa di tempo generalmente instabile. La perturbazione formatasi venerdì sera sulle Baleari ormai è evoluta in ossequio ai venti freddi russi ed a quelli freschi atlantici, arrivando ad occludersi in buona parte; il ramo freddo sta finendo di attraversare il sud, con gli ultimi spettacolari temporali. Al nord, grazie ai venti in quota ancora favorevoli, nonostante il passaggio dell'occlusione c'è ancora qualche ammasso cumuliforme ben organizzato; sulle altre regioni l'instabilità è ancor meglio accentuata, ed i cumulonembi sono alternati a belle schiarite.(Elaborazione grafica ed interpretazione a cura di Lorenzo Catania).

Al termine della giornata di domenica la prima perturbazione a carattere autunnale, che ha coinvolto la totalità delle regioni italiane, ha dato ormai il meglio di sé. Le precipitazioni sono state mediamente abbondanti e a carattere temporalesco, specie sulla Pianura Padana, sulle Alpi di Nordest ed al sud Italia, segnatamente su Campania, Calabria Basilicata e Sicilia. Le regioni centrali hanno anch’esse beneficiato delle prime piogge dopo un lungo periodo siccitoso (circa 80 giorni senza precipitazioni degne di considerazione), ma sono state le più penalizzate a causa del carattere stazionario della perturbazione.

Autori: 

Staff Comitato Scientifico

North Atlantic Oscillation – Parte Prima

Perché scrivere un articolo sulla North Atlantic Oscillation? La prima risposta che mi viene in mente è legata al fatto che per capire di più nell’ ambito delle teleconnessioni l’unico mezzo è avere una buona conoscenza dell’inglese e cominiciare a vagare in Internet per trovare articoli che trattino questo argomento. Il fatto è che la North Atlantic Oscillation non è fine a se stessa: ci sono interazioni molteplici che possono influenzare l’andamento di questa teleconnessione e questo indice è in grado di influenzare a sua volta altri indici.

Per fare un po’ di chiarezza e mettere a disposizione in italiano i testi che ho tradotto ho deciso di mettere tutto nero su bianco ed è così uscito fuori questo lavoro che dovrebbe almeno negli intenti rendere più chiaro a tutti cosa è la NAO.

Questa prima parte pubblicata sul nostro portale può essere intesa come un’introduzione, una parte semplicemente descrittiva che spiega cos’è la North Atlantic Oscillation. Seguirà una parte dedicata alle interazioni.

Autori: 

Luigi Bellagamba

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NAO parte 1.pdf2.25 MB

Verifica outlook estivo

Le previsioni stagionali sono da sempre un insidia in virtù della oggettiva difficoltà nel prevedere le linee di tendenza che potranno manifestarsi nei mesi successivi. Da qualche anno il Comitato Scientifico “espone” il fianco pubblicando le previsioni stagionali e, novità di quest’anno, eseguendo le revisioni del lavoro effettuato.
Al termine dei mesi analizzati dal nostro outlook era perciò un obbligo verificare quanto di buono era stato previsto nel nostro lavoro, e quanto invece poteva essere stato sbagliato, e dopo le verifiche mensili, ecco qua la verifica stagionale.
In attesa perciò di cominciare a lavorare per il prossimo outlook invernale, ecco in allegato il lavoro.
Buona lettura

Autori: 

Rossi Andrea

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